Kojibiosio

composto chimico

Il kojibiosio è un disaccaride costituito da due unità di glucosio connesse da un legame glicosidico α(1→2).[3] Il nome kojibiosio deriva da koji-kin, nome giapponese della muffa Aspergillus oryzae usata nella fabbricazione del sakè.

Kojibiosio
Formula di struttura del kojibiosio
Formula di struttura del kojibiosio
Nome IUPAC
(2R,3S,4R,5R)-3,4,5,6-tetraidrossi-2-[(2R,3R,4S,5S,6R)-3,4,5-triidrossi-6-(idrossimetil)ossan-2-il]ossiesanale
Nomi alternativi
2-O-α-D-Glucopiranosil-D-glucosio[1]
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC12H22O11
Massa molecolare (u)342,3
Aspettosolido bianco
Numero CAS2140-29-6
PubChem164939
SMILES
C(C1C(C(C(C(O1)OC(C=O)C(C(C(CO)O)O)O)O)O)O)O
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione187-188 °C[2]
Indicazioni di sicurezza

Il kojibiosio fu rilevato per la prima volta nel 1953 nel sakè. In seguito fu trovato anche nell'estratto di koji, nel miele,[4] e nella membrane cellulari dell'Enterococcus faecalis.[2] Nel 1957 il composto fu sintetizzato in laboratorio e ne venne determinata la struttura.[3] Il kojibiosio si forma anche durante il processo di caramellizzazione del glucosio.[5]

Tossicità / Indicazioni di sicurezza

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Il kojibiosio è disponibile in commercio. Il composto non è classificato pericoloso secondo la Direttiva 67/548/CEE. Non risultano dati su eventuali effetti cancerogeni.[1]

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Brewing process (of sake), su japansake.or.jp, Japan Sake and Shochu Makers Association, 2013. URL consultato il 29 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
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