Klingon

specie extraterrestre umanoide dell'universo fantascientifico di Star Trek
(Reindirizzamento da Kor (Star Trek))
Disambiguazione – Se stai cercando la voce sulla lingua artificiale, vedi lingua klingon.

I Klingon (in lingua klingon, TlhIngan) sono una specie extraterrestre umanoide dell'universo fantascientifico di Star Trek, apparsi per la prima volta nell'episodio Missione di pace della serie originale.

Klingon
gruppo
UniversoStar Trek
Lingua orig.Inglese
AutoreGene Roddenberry
1ª app.23 marzo 1967
1ª app. inStar Trek episodio Missione di pace
Ultima app. inStar Trek: Discovery
app. it.27 ottobre 1981
Caratteristiche immaginarie
Luogo di nascitaQo'noS
Capo/leaderImperatore/
Alto Consiglio Klingon
AffiliazioneImpero Klingon

I Klingon sono una razza di guerrieri umanoidi originaria del pianeta Qo'noS (Kronos, pronunciato nella lingua klingon), la cui rappresentazione si è evoluta nei decenni, da iniziali avversari della Federazione dei pianeti uniti, come i sovietici per gli Statunitensi, fino alla versione più moderata di un popolo fiero con un'etica guerriera. Con il crescere della popolarità, l'attenzione dei produttori passò nello sviluppo di effetti di make-up migliori, di una lingua klingon ufficiale e nell'esplorazione delle varie sfaccettature della loro società.

Sviluppo

modifica

Serie originale

modifica
 
Cosplay di un Klingon della serie originale

I Klingon furono introdotti nella serie originale[1] e originariamente sarebbe dovuta essere la loro unica apparizione.[2] Lo scrittore dell'episodio, Gene Coon, fu il primo a immaginare questa razza e la relativa cultura[3], modellandone i tratti salienti innanzitutto politicamente, a partire dai sovietici, in modo che Federazione e Klingon rappresentassero, rispettivamente, Stati Uniti e Unione Sovietica,[4] e ispirandosi un po' anche alla Cina comunista e ai suoi alleati vietnamiti e nordcoreani.[5] Dopo averli ideati, Coon dovette pensare a come chiamarli: colse l'ispirazione sentendo il nome di un amico di Gene Roddenberry, il tenente della polizia di Los Angeles Wilbur Clingan.[6][7]

Nonostante vengano introdotti con caratteristiche somatiche "orientali" e descritti come individui "dalla faccia dura, in uniforme, pesantemente armati e che indossano quelli che sembrano essere dei gilet di maglia", nell'episodio in questione, appaiono molto simili a normali esseri umani. A parte il pesante trucco infatti, non vi erano il tempo, né il budget e i materiali necessari per creare un make-up elaborato.[8] Poiché nessuno sapeva all'epoca che aspetto dovesse avere un Klingon, il truccatore Fred Philips chiese direttamente a John Colicos, interprete del comandante Kor, come volesse sembrare. Colicos rispose che voleva somigliare a Gengis Khan, dato che Kor era un ambizioso leader militare, e al personaggio immaginario Fu Manchu, ottenendo così un aspetto vagamente tartaro e un colorito marrone verde.[9] Le caratteristiche fisiche dei Klingon variarono poi da episodio a episodio, mentre essi divenivano la razza antagonista della serie; in alcuni episodi vennero rappresentati molto simili agli esseri umani, con sopracciglia e pelle più chiare[10]. Come giustificazione, anche riguardo alla futura decisione di creare Klingon con le creste craniali, Roddenberry affermò che, come per gli Umani, anche per i Klingon vi sono differenti etnie, con caratteristiche proprie.[5]

Roddenberry inoltre avrebbe voluto che i Klingon apparsi nella serie originale fossero più alieni di quanto non sembrassero, ma questo desiderio dovette scontrarsi con il budget a disposizione.[11] Inoltre, non fu nemmeno contento del modo in cui i Klingon furono ritratti, rendendosi sempre più conto di quanto sembrassero delle “teste di legno”, rappresentati esclusivamente come dei meri nemici, in contrasto con l'idea dei creatori ovvero che differenti razze dovessero rappresentare diversi modi di vedere la verità e non semplicemente l’archetipo “Bene contro Male”.[12][13]

Primi film

modifica

Nella realizzazione del primo film, Star Trek - The Motion Picture, migliori tecniche di make-up, budget superiori e più tempo a disposizione portarono a ridisegnare l'aspetto dei Klingon, rendendoli molto più elaborati e "alieni" rispetto alla serie originale.[14] Il nuovo aspetto includeva alcuni particolari del viso e dei capelli visti nella serie originale, ma aggiungeva la cresta ossea sul capo, che diverrà un segno distintivo della razza.[15] Questa cresta venne pensata prendendo come ispirazione un'opera non realizzata di Roddenberry, Planet Earth, in cui vi era un'altra razza aliena con strutture ossee sul capo.[16]

Per il terzo film, Star Trek III - Alla ricerca di Spock, venne realizzata la terza versione dei Klingon, le cui creste frontali furono rese meno pronunciate rispetto al primo lungometraggio. Questa scelta venne fatta per rendere i Klingon meno brutali e prominenti, in modo da poter meglio distinguere le singole facce dei personaggi e renderli più interessanti agli occhi del pubblico. In questa versione, per definire la lingua e i costumi dei Klingon, si trasse ispirazione dalla cultura del Giappone feudale, in modo che questi evocassero guerrieri samurai autoritari.[17][18] Roddenberry non fu molto soddisfatto neppure dei Klingon di Star Trek III, poiché ai suoi occhi continuavano a essere troppo simili ai Klingon delle versioni precedenti.[19]

Serie The Next Generation e opere successive

modifica

Per la serie Star Trek: The Next Generation inizialmente Gene Roddenberry era totalmente contrario alla presenza dei Klingon.[20] Non voleva infatti far riapparire questi ultimi, né Vulcaniani e Romulani, finché la serie non fosse stata accettata dal pubblico,[21] oltre al fatto che le molte storie già esistenti relative ai Klingon avrebbero rappresentato un potenziale ostacolo per le trame di The Next Generation.[22] Il produttore Robert Justman convinse però Roddenberry proponendogli di inserire un personaggio Klingon a bordo della Enterprise, suggerendo che le abilità militari della sua razza potessero essere adatte per un ruolo sulla nave stellare[23] e asserendo che l'ingresso dei Klingon nella Flotta sarebbe stato un segno di evoluzione dell'umanità che avrebbe confermato così la visione ottimistica sempre voluta da Roddenberry per Star Trek.[22] Alla fine, Roddenberry diede il suo assenso all'ideazione di un personaggio che poi sarebbe divenuto Worf,[24] ma si oppose con fermezza a qualunque storia di guerra relativa ai Klingon.[25]

L'aspetto dei Klingon in The Next Generation e nelle opere successive fu influenzato dalle precedenti caratteristiche facciali.[26] Michael Westmore ritenne che le protesi craniali fossero insufficienti al fine di differenziare i Klingon di questa serie da quelli della serie originale e dei film.[27][28] Westmore si basò principalmente, dunque, sull’aspetto elaborato per The Motion Picture,[25] adattandolo alla serie televisiva.[26] Il tratto reintrodotto più distintivo fu il naso Klingon che presentava una cresta in lattice. Questo naso sembrava unirsi con la fronte in una struttura unica in cui la cresta continuava lungo la fronte, come nei precedenti Klingon,[28] spunto questo preso da immagini di vertebre dei dinosauri.[29] Un'altra novità fu l'elaborata dentatura: Westmore rese i denti klingon scoloriti, rotti e irregolari, coprendo la dentatura degli attori con dei tappi acrilici; una dentiera per ogni singolo attore.[30]

Uno degli episodi più significativi per l'esplorazione della cultura Klingon fu in Star Trek: The Next Generation[31], che esplorò la loro cultura[32] parlando ai fan per la prima volta dell'Alto Consiglio Klingon e dei pilastri fondanti del loro governo.[33] Ron Moore, che lavorò a questo episodio, trasse ispirazione dal romanzo Dune, per quanto riguarda il sistema di caste sociali,[34] rimanendo però fedele alle analogie con gli archetipi sovietici, Samurai giapponesi e Vichinghi.[33][35]

Quando i tre comandanti Klingon, apparsi nella serie originale, riapparvero in un episodi di Star Trek: Deep Space Nine[36], il loro aspetto venne adattato alle nuove caratteristiche facciali dei Klingon.[37] La giustificazione che venne data fu che i cambiamenti estetici erano legati all'invecchiamento dei personaggi.[38][39] Le stesse caratteristiche furono poi usate anche nella serie Star Trek: Voyager.

Serie Enterprise

modifica

Nel contestualizzare la serie Star Trek: Enterprise circa un secolo prima della serie originale, i suoi creatori, Rick Berman e Brannon Braga, ebbero l'opportunità di reinventare i Klingon. Essi tornarono così a essere quella razza fiera e antagonista vista nella serie originale, priva della comprensione e distensione politica vista in The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager.[40]

Venne presa inoltre la decisione di non tornare alla rappresentazione vista nella serie originale, ma di mantenere le caratteristiche facciali adottate per quindici anni, a partire da The Next Generation, non volendo modificare di nuovo l'aspetto dei Klingon per poi dover giustificare eventuali cambiamenti con motivazioni legate al processo evolutivo della razza. Le uniche novità estetiche furono delle clavicole ossute ben distinte.[41]

Come avvenuto sempre per la serie originale, i Klingon rievocano qui il ruolo degli "oppositori" dell'Occidente, in conformità con la visione dell'epoca in cui la serie venne realizzata. Nello specifico, i Klingon evocano i russi[42] com'è intuibile, per esempio, in un episodio di Star Trek: Enterprise[43], che si ispira all'incidente del sottomarino russo Kursk. L'idea di spiegare le mutazioni fisiche che porteranno a Klingon esteticamente più umani – quelli presenti nella serie originale – venne nell'ultima stagione di Enterprise[44] nella quale i Klingon ottengono il DNA di Umani potenziati.[45]

Realtà alternativa

modifica

Nella realtà alternativa dei film di J. J. Abrams, i Klingon compaiono brevemente solo nel film Into Darkness - Star Trek. Abrams volle che questa versione dei Klingon somigliasse ai soliti Klingon, ma avesse anche qualcosa di originale. Venne così accentuata la parte superiore del capo, con la cresta che cominciava dalla fronte e proseguiva fin dietro la testa e su cui vennero aggiunti dei piercing o delle scarificazioni, che rappresentavano le vittorie ottenute in battaglia dal Klingon. Abrams stesso afferma che, poiché nelle varie serie televisive essi avevano sempre caratteristiche diverse, anche in questo film dovevano avere qualcosa di originale.[46] Inoltre dice che non vi è un motivo preciso per cui appaiono in modo diverso rispetto alla serie originale, ma possiedono comunque tutte le caratteristiche per essere definiti Klingon.[47]

Serie Discovery

modifica

Nella serie Discovery venne deciso di rappresentare i Klingon privi di capelli, con delle cavità sensoriali simili a quelle dei pitoni che corrono dalla fronte fino al retro del capo, assieme a una cresta ossea, pensati come un unico organo sensoriale sulla loro testa. I produttori vollero inoltre mostrare gli adattamenti di una razza divisa in ventiquattro Casate tramite una varietà di colori della pelle, diversi stili d'abbigliamento e variazioni nelle caratteristiche facciali.[48]

Alex Kurtzman spiegò che venne deciso di mostrare cosa volesse dire per i Klingon affrontare la Federazione, spostando così la prospettiva sul loro punto di vista e non relegandoli al solito ruolo di cattivi.[49]

Storia dei Klingon

modifica

Origine

modifica

Secondo la mitologia, i Klingon nascono con la creazione di Kotar e della sua compagna su un pianeta chiamato Qui'Tu, una sorta di Giardino dell'Eden. Kotar e la sua compagna causarono la distruzione degli dei, loro creatori[50][51][52]. Nel 2369, prove scientifiche suggeriranno che molte delle razze umanoidi della galassia discendono da una singola razza, vissuta probabilmente 4,5 miliardi di anni prima e che ha disseminato parte del proprio DNA su vari mondi nella Via Lattea[53].

Impero Klingon

modifica

L'Impero Klingon viene fondato nel IX secolo da Kahless l'Indimenticabile, dopo aver unificato le varie tribù ed essersi proclamato Imperatore, in seguito all'uccisione del tiranno Molor per mezzo della prima bat'leth, la Spada di Kahless. Egli verrà poi venerato quasi come una divinità, tanto che molti aspetti della cultura Klingon sono legati alla vita di Kahless stesso[54].

Nel XIV secolo, Qo'noS fu saccheggiato da una razza molto potente che i Klingon chiamarono Hur'q, "stranieri", proveniente dal quadrante Gamma, probabilmente attraverso il wormhole bajorano. I razziatori se ne andarono dopo aver rubato molti tesori, anche culturali, inclusa la Spada di Kahless[55][56].

All'inizio del XVI secolo, la Seconda Dinastia prese il potere sull'Impero Klingon. La sua linea di sangue cessò di esistere per mano del generale K'Trelan che assassinò l'Imperatore Reclaw e tutti i membri della sua famiglia. Nei dieci anni che seguirono, l'Impero venne governato da un consiglio eletto dal popolo e quest'epoca venne poi chiamata "epoca oscura", nonostante in questo periodo fossero state varate importanti riforme. In seguito a questa breve fase di democrazia, un nuovo gruppo di Klingon, la Terza dinastia, ricevette i titoli e i nomi della Famiglia imperiale originaria, restaurando l'Impero con un senso di continuità con la discendenza di Kahless[51].

Epoca spaziale

modifica

Secondo Quark, i Klingon raggiunsero la tecnologia della propulsione a curvatura non prima del 1947 e, per l'anno 2152, i loro vascelli potevano raggiungere il fattore di curvatura 6[57][58].

Nel 2016, una nave stellare vulcaniana attraversò lo spazio klingon, nei pressi di H'atoria, venendo subito distrutta. I Vulcaniani, da quel momento, spararono sempre per primi quando incrociarono navi klingon, finché non furono stabilite relazioni diplomatiche formali tra le due razze[59].

L'etica del guerriero ha rappresentato un aspetto fondamentale della società klingon sin dall'epoca di Kahless, ma divenne ancor più dominante all'inizio del XXI secolo. Nel tempo, la casta guerriera guadagnò importanza fino al punto che i Klingon iniziarono a essere considerati una "razza guerriera"[60][58]. A metà dello stesso secolo, la monarchia imperiale giunse al termine allorché l'ultimo Imperatore morì e il governo passò al Cancelliere dell'Alto Consiglio Klingon[54].

XXII secolo

modifica

Nel XXII secolo, i Klingon erano oramai divenuti una potenza regionale, protetta dalle Forze Difensive Klingon[55][61]. Periodicamente inviavano navi in saccheggi, finché una di esse non si avventurò nella Distesa Delfica, nel 2133. Quando riemerse, il suo equipaggio era anatomicamente invertito e, da quel momento, l'Alto Consiglio proibì di entrare nella Distesa[62]. Sempre in questo periodo, i Klingon incontrarono per la prima volta gli Organiani[63].

Tra gli anni '40 e '50, i Klingon furono impegnati in duri scontri interni che per poco non sfociarono in una vera e propria guerra civile. Diverse schermaglie ebbero luogo in tutto l'impero, diviso in varie fazioni, e che, a loro insaputa, erano state pilotate dalla Cabala sulibana, guidata da un individuo misterioso impegnato nella Guerra fredda temporale[60].

Il contatto con gli Umani e la crisi dei potenziati

modifica

Il primo contatto tra i Klingon e gli Umani avvenne nel peggiore dei modi, dopo l'incidente di Broken Bow, Oklahoma, in cui un Klingon si schiantò sulla Terra mentre era inseguito da due soldati sulibani. Sopravvissuto seppur ferito nello scontro con i due, il Klingon venne curato dagli Umani e il capitano Jonathan Archer lo ricondusse su Qo'noS, non comprendendo però che ciò era un grave insulto per i Klingon[60].

Nel 2154, i Klingon ebbero accesso al DNA di Umani potenziati - retaggio delle Guerre eugenetiche - che usarono per provare a potenziare loro stessi. Inizialmente gli effetti erano quelli desiderati ma poi la rete neurale dei soggetti cominciò a degradarsi portandoli alla morte. Uno di essi soffrì dell'influenza levodiana che venne mutata dal DNA potenziato, dando vita a una piaga che si diffuse in tutto l'Impero e che, nella prima fase, faceva assumere ai Klingon sembianze più umane. Con l'aiuto dello scienziato klingon Antaak, il dottor Phlox riuscì a realizzare una cura che fermava i cambiamenti nell'aspetto[55][61].

 
Un chonnaQ, noto come "grande bastone appuntito".

XXIII secolo

modifica

Nel 2223, le relazioni tra Federazione e Impero Klingon degenerarono fino all'ostilità, che durò per diversi decenni.[64][65]. Le tensioni tra le due fazioni continuarono a crescere, fino allo scontro diretto nella battaglia di Donatu V nel 2245, e nella battaglia alla stella binaria nel 2256, provocata da T'Kuvma, e che sfociò nella Guerra tra la Federazione e i Klingon[10][66].

Il conflitto si concluse rapidamente, tuttavia i trattati di pace proseguirono fino al 2267, quando fallirono, e la Federazione dichiarò ufficialmente guerra all'Impero. I Klingon lanciarono subito un assalto, occupando diversi mondi, in particolare il pianeta Organia. Gli Organiani rapidamente intervennero come mediatori e posero fine al conflitto dopo appena quattro giorni di combattimenti, stabilendo una zona neutrale e sovrintendendo agli accordi[63][10][1][67]. Nei successivi decenni prese corpo una complessa fase di pace, spezzata solo da brevi e feroci schermaglie, in particolare negli anni '80, con la crisi del Progetto Genesis[68].

Le interazioni tra i Klingon e i Romulani invece furono estremamente rare. Nel 2268, un incrociatore da battaglia klingon venne usato dai Romulani, che lo modificarono con il loro dispositivo di occultamento[69], una tecnologia nuovissima per l'Impero[70]. Nel 2271, Kor guidò i Klingon nella memorabile vittoria sull'Impero Stellare Romulano nella battaglia di Klach D'kel Brakt[36]. Nei decenni successivi, i due imperi inizieranno a guardarsi come "nemici di sangue"[71].

Nel 2290, un criminale di nome "L'Albino" lanciò una serie di raid contro delle colonie klingon, costringendo l'Impero a inviare i generali Kor, Kang e Koloth a scovarlo. Essi riuscirono a interrompere i raid, ma L'Albino non venne catturato e tempo dopo si vendicò sui tre comandanti uccidendone i primogeniti[36].

La pace con la Federazione

modifica

Le relazioni tra Impero Klingon e Federazione cambiarono significativamente dopo l'esplosione della luna Praxis nel 2293. Il disastro causò grossi problemi all'economia e al comparto militare klingon, oltre a una crisi ecologica su Qo'noS. Il Cancelliere Gorkon ne approfittò per chiedere una pace totale. Tuttavia, mentre era in viaggio per incontrare il Presidente della Federazione, Gorkon venne assassinato da una cospirazione che aveva complici in entrambi gli schieramenti e anche tra i Romulani. La figlia di Gorkon, Azetbur, venne nominata nuovo cancelliere e, nonostante le pressioni contrarie, continuò il progetto del padre portandolo a compimento. La conseguente Conferenza di Khitomer portò alla firma degli Accordi di Khitomer, sempre nel 2293, un trattato che portò la pace totale tra la Federazione e l'Impero Klingon[64][71][72].

XXIV secolo

modifica

Nonostante gli accordi siglati, le relazioni con la Federazione rimasero difficili e nuove negoziazioni iniziarono nel 2344. Quello stesso anno, un'azione di coraggio cambiò radicalmente la visione che i Klingon avevano della Federazione, quando questa rispose a un segnale di soccorso inviato dall'avamposto klingon di Narendra III, attaccata dai Romulani. L'USS Enterprise-C accorse in aiuto e nello scontro che seguì venne distrutta[73].

Due anni dopo, i Romulani attaccarono il pianeta Khitomer, uccidendo almeno 4 000 Klingon[74][31]. Nel 2350, le forze romulane tentarono di abbordare la nave ammiraglia del generale ShiVang e, alla battaglia che seguì, prese parte anche Martok, futuro Cancelliere. Nello stesso anno, un attacco klingon costò le vite dei familiari del futuro Pretore romulano Neral[70][75].

Nel 2353, il Trattato di Alleanza venne firmato, stabilendo finalmente una ferma amicizia tra la Federazione e l'Impero Klingon, come predetto dagli Organiani [73][76][77][78].

La minaccia Borg

modifica

Poco prima della battaglia di Wolf 359 contro un cubo Borg, la Flotta Stellare richiese assistenza ai Klingon, ma pare che lo scontro sia avvenuto prima del loro arrivo[79]. Il numero di droni Borg di origine Klingon incontrati dalla USS Enterprise-E e dalla USS Voyager suggeriscono che anche l'Impero fosse stato esposto all'aggressione del Collettivo Borg. Chakotay, durante un collegamento neurale con il Collettivo, scopre che era avvenuto almeno uno scontro tra i Klingon e un cubo Borg delle stesse dimensioni di quello incontrato vicino a Wolf 359; sembra che i Klingon in questa battaglia se la siano cavata meglio della Federazione[80][81][82][83].

La Guerra Civile e il ritorno dell'Imperatore

modifica

Durante il regno del cancelliere K'mpec, due fazioni rivali si formarono nell'Alto Consiglio Klingon; una di esse, guidata da Duras, alleato segretamente con i Romulani, voleva adoperare una politica indipendente e aggressiva contro la Federazione. L'altra fazione, guidata da Gowron, era invece favorevole a mantenere le relazioni attuali e ricevette anche il supporto di Worf. Dopo la morte per avvelenamento di K'mpec, l'anno successivo, le due fazioni giunsero sull'orlo della guerra civile[31][71].

Dopo la morte di Duras per mano di Worf, le sorelle del primo, Lursa e B'Etor, continuarono la battaglia al posto del fratello. Poiché la maggior parte dell'Alto Consiglio era stata corrotta dal casato di Duras, molti consiglieri appoggiarono le sorelle e uscirono dal Consiglio quando l'Arbitro di Successione Jean-Luc Picard rigettò la pretesa di Toral, figlio illegittimo di Duras, rendendo così ufficiale la spaccatura nell'Impero[84].

La guerra civile che ne seguì fu il più duro e sanguinoso conflitto della storia klingon. Nei primi tre scontri, le forze della famiglia di Duras sconfissero quelle di Gowron. Tuttavia, non era noto all'epoca che le forze di Duras stavano segretamente ricevendo aiuti dai Romulani. La Flotta federale, però, scoprì che i Romulani stavano interferendo nel conflitto e stabilirono un blocco sul confine tra i due imperi per impedire loro di inviare ulteriori aiuti. Quando il legame con i Romulani venne reso noto, i Klingon che appoggiavano la famiglia di Duras ritirarono il loro supporto e Gowron riuscì a unire nuovamente l'Impero sotto la sua guida [85][86].

Nel 2369, i sacerdoti di Boreth ottennero la tecnologia necessaria per ricreare un clone di Kahless l'Indimenticabile. L'intento era quello di opporsi alla corruzione e al disonore crescenti nell'Impero, restaurando la forte leadership dell'Imperatore. Per la stabilità dell'Impero si decise che il clone sarebbe divenuto Imperatore solo come leader morale dei Klingon e che Gowron rimanesse Cancelliere ed effettivo regnante[54].

I conflitti con la Federazione e i Cardassiani

modifica

Sempre nel 2369, venne scoperto il wormhole bajorano che collegava il quadrante Alfa con il Gamma. I Klingon inviarono subito esploratori attraverso il tunnel. La IKS Toh'Kaht fu tra le prime navi ad attraversare il wormhole con l'intento di stabilire nuove colonie. Dopo che una spedizione vulcaniana scoprì il Velo che copriva la Spada di Kahless in un antico avamposto Hur'q nel 2372, Kor, Dax e Worf partirono con l'intento di recuperare la spada ma, capendo che il ritrovamento avrebbe gettato l'Impero nuovamente nel caos, decisero di non riportarla indietro[87][88][89][56].

L'alleanza con la Federazione venne messa a dura prova negli anni '70 del XXIV secolo, con il primo contatto tra Federazione e Dominio. I leader del Dominio, i Fondatori, espressero subito l'intento di conquistare il quadrante Alfa, per prevenire un'interferenza con il Grande Legame[90]. Alla fine del 2371, il Dominio catturò il generale Martok, divenuto un consigliere di Gowron, sostituendolo con un mutaforma[67][91]. Il finto Martok convinse Gowron che le recenti ribellioni nell'Unione Cardassiana erano parte del piano del Dominio per l'imminente invasione. Gowron lanciò quindi un massiccio assalto contro i Cardassiani all'inizio del 2372. Le proteste del Consiglio Federale contro le azioni klingon furono considerate da Gowron come un tradimento, così ritirò l'Impero dagli Accordi di Khitomer, prima di lanciare un attacco alla base federale Deep Space Nine, con l'intento di catturare i restanti membri del Consiglio Cardassiano. Durante la battaglia, Benjamin Sisko fece notare a Gowron che un conflitto tra le loro fazioni era esattamente ciò che il Dominio voleva; resosi conto di ciò, Gowron fermò l'attacco[77].

Negli anni successivi la tensione crebbe, con i Klingon che tentavano di ottenere una giustificazione politica all'offensiva contro i Cardassiani e la Federazione[92][93]. Alla fine del 2372, su suggerimento del finto Martok, Gowron pretese dalla Federazione diversi territori lungo il confine, nel settore Archanis, minacciando la guerra. Al rifiuto della Federazione, l'Impero Klingon iniziò un'invasione che condusse alle battaglie di Archanis IV, Ajilon Primo e Ganalda IV. Gowron stesso mise fine al conflitto quando la Flotta Stellare scoprì che Martok in realtà era un mutaforma del Dominio[94][67][95][96].

La Guerra del Dominio

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra del Dominio.

Quando l'Unione Cardassiana fu annessa dal Dominio, a metà del 2373, i Klingon furono rapidamente sconfitti dai Jem'Hadar e respinti dai territori cardassiani. Prospettando una guerra contro un nemico molto più forte, Gowron accettò di firmare nuovamente gli Accordi di Khitomer e rinnovare l'alleanza con la Federazione. In aggiunta, un distaccamento di guerrieri klingon venne assegnato alla base Deep Space Nine, comandati dal vero Martok, salvato da un campo di internamento del Dominio[96]. L'Impero e la Federazione combatterono fianco a fianco nella Guerra del Dominio[97][98] e alla loro alleanza si unirono inaspettatamente i Romulani a metà del 2374. Nonostante Romulani e Klingon provassero ancora odio reciproco, riuscirono a mettere da parte i dissensi e combatterono assieme con successo[99].

Quando i Breen entrarono in guerra alla fine del 2375 a fianco del Dominio, l'uso dell'arma di smorzamento dell'energia rese completamente inutile tutta la Flotta Stellare e le forze romulane. I Klingon furono gli unici ad adattarsi rapidamente ma si ritrovarono comunque in inferiorità numerica. Gowron ordinò quindi a Martok di lanciare un'offensiva su vasta scala contro il nemico, cercando di sfruttare l'effetto sorpresa[100].

La speranza di Gowron era di ottenere una rapida vittoria contro il Dominio e reclamare la vittoria per il solo Impero Klingon. Il vero piano di Gowron però era molto più politico: temeva infatti la crescente popolarità di Martok, comandante delle forze Klingon. Gowron tentò quindi di recuperare popolarità, guidando egli stesso lo sforzo bellico dalla Deep Space Nine e inviando Martok in missioni senza speranza. Capiti i suoi intenti politici, Worf sfidò Gowron in duello, uccidendolo; Martok venne poi proclamato Cancelliere dell'Alto Consiglio Klingon[101]. Alla fine, l'Impero raggiunse la vittoria assieme alla Federazione e ai Romulani, resa definitiva dal Trattato di Bajor, dopo la sconfitta finale del Dominio nella battaglia di Cardassia, alla fine del 2375[102].

Universi paralleli

modifica

Nell'universo specchio, i Klingon e i Cardassiani fondarono l'Alleanza Klingon-Cardassiana nel XXIII secolo per sconfiggere l'Impero Terrestre[103].

Nel 2233 della realtà alternativa, l'equipaggio della USS Kelvin stava studiando una particolare tempesta luminosa vicino al confine con i Klingon quando giunse il vascello minerario romulano Narada dall'universo primario. La Narada stessa successivamente distrusse 47 Sparvieri klingon nel 2258. In questa realtà alternativa i Klingon possedevano già la tecnologia dell'occultamento, in anticipo rispetto all'universo primario[104].

Al 2259 della realtà alternativa, dopo il primo contatto della Flotta Stellare con l'Impero, i Klingon avevano conquistato e occupato due pianeti conosciuti alla Federazione e avevano aperto il fuoco su navi federali in una dozzina di occasioni. Nel 2259, prima di arrendersi alla Federazione, Khan Noonien Singh distrusse tre pattugliatori klingon di classe D4 su Qo'noS, uccidendo i loro equipaggi[105].

Secondo il soldato temporale Daniels, i Klingon si uniscono alla Federazione entro il XXVI secolo in almeno una linea temporale[106].

Biologia e fisiologia dei Klingon

modifica
 
Cosplay di un Klingon.

Evoluzione della specie

modifica

Come molte altre specie della Via Lattea, i Klingon condividono con le altre razze umanoidi un antenato comune, ossia un'antica razza che seminò il proprio DNA per la galassia, mescolandolo con specie non senzienti. Anche se ognuna di esse evolvette poi indipendentemente, il DNA in comune diede origine a razze pressoché simili e compatibili[53][107][108][109].

I progenitori dei Klingon erano abbastanza grandi e pesavano fino a duecento chilogrammi. Erano corazzati con un esoscheletro da cui partivano spine e piastre ossee sporgenti dai lati, dalla parte superiore delle braccia e dalla schiena; le braccia terminavano con tenaglie artigliate. Sulla loro faccia erano presenti sacche di veleno, un composto acido, e ghiandole sputanti poste all'interno della bocca, che venivano utilizzate per difesa e per marcare il territorio. Possedevano inoltre due mandibole posizionate sulla mascella inferiore[107].

Anatomia e aspetto fisico

modifica

Internamente, gli organi presentano una ridondanza, un principio chiamato brak'lul, che permette ai Klingon di sopravvivere a gravi ferite subite in battaglia. Essi possiedono infatti ventitré costole, due fegati, un cuore a otto camere, tre polmoni e persino una funzione neurale ridondante, oltre a più stomaci[110][111].

Il tratto fisico più distintivo dei Klingon è la cresta sagittale, che parte dalla fronte e spesso continua su tutto il cranio [112]. La testa può avere caratteristiche differenti da individuo a individuo; in alcuni il capo si estende a forma di cono allungato[59][113][114]. Il cranio stesso è incassato in un esoscheletro, il quale possiede una conformazione nota come lobo tricipitale[115].

La metà inferiore della faccia tende a somigliare a un viso umano, con creste meno pronunciate e che svaniscono nelle zone dove crescono i capelli. Le sopracciglia tendono a crescere in una direzione più diagonale rispetto agli Umani e possiedono anche creste diagonali suborbitali dove può crescere della peluria. Le orecchie Klingon sono formate principalmente da un padiglione esterno attaccato a una lamina cartilaginea, come negli Umani. La struttura del padiglione tende a essere arrotondata mentre la cartilagine tende a estendersi verso il retro del capo. Nei Klingon della realtà alternativa, il padiglione somiglia per forma e dimensione alla lamina cartilaginea, con lievi creste lungo il bordo[105].

Gli occhi in generale sono rotondi, di colori differenti su una sclera bianca, la quale può essere intensificata di colore per intimidire i propri rivali o nemici[71][101]. Alcuni Klingon possiedono una cornea più grande, una sclera rosa e una riflettività simile alle gemme[59] e gli altri episodi della serie. Si dice che i Klingon non abbiano dotti lacrimali[64], tuttavia, è certo che Kurn produsse delle lacrime[116][92].

I nasi klingon possono avere una serie di lievi creste orizzontali sulla sommità del naso, o una singola cresta verticale, o una serie di increspature dalla sommità alla punta del naso, il quale risulta essere quindi più ampio e piatto, quasi un tutt'uno con la fronte. Possono avere anche delle creste sulle narici, più grandi di queste e con la stessa forma; in tal caso, il naso tenderà a essere più schiacciato e più grande[117][59].

La dentatura solitamente consiste di due zanne ben evidenti, i canini, assieme ad altri denti ricurvi e aguzzi, simili ai denti di squalo. Si dice che i Klingon si modifichino i denti in questo modo deliberatamente prima di andare in battaglia [83][60][67]. Altri individui invece possono avere labbra spesse con denti sempre aguzzi ma di dimensioni più grandi[59].

I capelli, di solito, sono presenti in entrambi i sessi e i maschi possono avere la barba[118][84]. I capelli vengono tenuti lunghi, ricci o ondulati, fini e lussureggianti[119]. Durante la pubertà, o jak'tahla, vi è una accelerazione della crescita dei capelli, assieme a variazioni intense dell'umore e tendenze aggressive insolite [120] mentre, invecchiando, i capelli ingrigiscono[51]. Alcuni Klingon, invece, sono completamente calvi e privi di peli facciali[59] e gli altri episodi della serie). Anche nella realtà alternativa, i Klingon sono sia calvi e privi di peli facciali, che con lunghi capelli e barbe[105].

I Klingon possiedono delle guance molto più pronunciate e una cresta verticale che scende dal mento fino al collo dove si divide, continuando sulla parte superiore del petto, delle spalle e, nelle donne, anche tra i seni. Il collo può essere simile a quello umano oppure con affossamenti o strutture ossee che salgono ai lati del capo fino alla parte posteriore del cranio e alla spina dorsale. Il torace dei maschi sembra essere perlopiù liscio. La schiena è ampiamente coperta con creste da spalla a spalla e sulla parte inferiore della schiena; tutte si irradiano da una spina dorsale con creste spesse e ben definite. Anche la zona addominale, almeno per le donne, sembra avere creste ben visibili, simili per forma alle costole e anche nella regione delle natiche sono presenti delle creste [59][66][121][122].

I Klingon hanno una muscolatura possente e sono dotati di grande forza. La loro statura è mediamente più alta di quella umana.

Dopo la nascita, alcuni bambini mostrano una curvatura pronunciata alla spina dorsale, una forma di scoliosi, correggibile con la chirurgia. Questo "difetto" tende a trasmettersi ereditariamente, in particolar modo per le bambine. I medici della Federazione garantirono una scelta di trattamento ulteriore, che prevedeva una modifica genetica del feto[111].

Il colore della pelle klingon può variare tra color oliva, marrone, nero, perlaceo, metallico, oltre a fucsia, rosa, bordeaux, giallo o arancio scuro, ambra, grigio, blu, verde scuro, nero carbone e bianco gesso. Per alcuni di loro, inoltre, la pelle ha una lucentezza semitrasparente lucida e scintillante[66].

Essendo mammiferi, le donne Klingon allattano i figli [123] e i loro bambini crescono più rapidamente dei coetanei Umani. Passato un anno terrestre dalla nascita, un Klingon ha l'aspetto di un bambino umano di quattro anni mentre, a otto anni terrestri, ha raggiunto la maturità di un sedicenne[71][124].

Tendenzialmente, i Klingon possono superare i 150 anni di vita. Anche in età avanzata, sono forti abbastanza per combattere ma possono manifestare perdite di memoria[36][70]. La loro forza fisica è mediamente superiore alla maggior parte delle specie ma sembra che riescano a tollerare poco il freddo[125][126].

Virus di potenziamento

modifica

I Klingon furono soggetti al virus di potenziamento, diffusosi con una mutazione dell'influenza levodiana. Questi Klingon persero le caratteristiche creste craniali e divennero nell'aspetto molto simili agli Umani[55]. Nonostante infatti la cura per il virus fosse stata distribuita in tutto l'Impero, il DNA dei Klingon infetti era stato alterato irrimediabilmente dal virus e i tratti fisici più umani erano stati passati ai rispettivi discendenti. Per oltre un secolo, nell'Impero vissero quindi milioni di Klingon con apparenze umane[61][1].

Gravidanze miste

modifica

Le gravidanze klingon normalmente durano trenta settimane, tuttavia con specie miste la gestazione è più breve[111]. Si dice che i Klingon abbiano un numero diverso e non completamente compatibile di organi riproduttivi rispetto agli Umani[113]. Tuttavia, le caratteristiche anatomiche rendono Umani e Klingon sessualmente compatibili[122].

Le probabilità di concepimento tra Umani e Klingon sono abbastanza elevate. In tal caso però metabolismi delle due specie vanno in contrasto, causando fluttuazioni biochimiche nella madre che possono portare a svenimenti. I tratti klingon rimangono dominanti per generazioni, di conseguenza un bambino con un solo nonno klingon avrà, ad esempio, le creste sulla fronte se ne possiede il gene[111].

Società dei Klingon

modifica
 
Il Jejtaj, un'arma klingon.

Prima del declino culturale visto a metà del XXII secolo e di nuovo alla fine del XXIII secolo, la società si basava su un sistema feudale organizzato in tradizionali Casate di sangue nobile. Seguendo la tradizione, queste Casate sono rappresentate nell'Alto Consiglio Klingon, guidato da un Cancelliere. Il declino della cultura klingon si manifestò portandoli a non occuparsi più delle proprie armi, a tal punto che le lasciarono arrugginire, e cessarono persino di interessarsi all'onore[127][58].

Gli uomini tradizionalmente dominano la vita pubblica dell'Impero, assumendo i ruoli di guide politiche e militari, con qualche rara eccezione [84], come Azetbur, figlia di Gorkon, divenuta Cancelliere[64]. Le donne, in compenso, governano gli affari della Casata e la gestione della famiglia[51]. Vengono inoltre considerate alla pari degli uomini, eccetto in politica e in materia di eredità. La legge proibisce loro di prendere il controllo delle Casate finché non abbiano guadagnato sufficiente denaro e se non vi è un possibile successore maschio. I Klingon sono estremamente territoriali e secondo il primo linguista klingon di cui si ha traccia, non vi è un "angolo insignificante nello spazio klingon"[128].

Tradizione e rituali

modifica

La società klingon ha come base l'onore e la reputazione della famiglia. La tradizione è parte integrante della vita e non osservarla viene considerato un grave insulto alla società. La massima vergogna per un Klingon è l'Esclusione, un atto dell'Alto Consiglio che priva un Klingon dell'onore proprio o familiare. Quando un Klingon viene accusato di tradimento, codardia, o di comportamento scorretto verso l'Impero, può scegliere di ignorare le accuse (ed essere disonorato) o, più probabilmente, di accettare la "Sfida", un processo alla presenza dell'Alto Consiglio in cui lui o i suoi figli devono far cadere le accuse per difendere l'onore della casata, dimostrando la propria innocenza. Se la sentenza viene confermata, l'imputato perde l'onore, e tale onta ricade ricade sulla sua famiglia, per sette generazioni.

L'onore può tuttavia essere restituito alla famiglia dal Cancelliere dell'Impero, se nel tempo la famiglia si dimostra meritevole distinguendosi in combattimenti valorosi.

Le linee di sangue e sono anch'esse prese molto in considerazione, poiché una parentela è molto più che un semplice legame familiare[129].

L'esercito è una parte importante della società, dato che dà l'opportunità ai guerrieri di morire in battaglia, un grande onore per i Klingon. Per tale motivo, l'Impero spesso cerca di espandersi attraverso la conquista. La disciplina è fondamentale e imposta senza restrizione a ogni livello gerarchico, anche se i subordinati possono assassinare i propri superiori e prenderne il posto; ciò può avvenire solo in determinate condizioni, tra cui l'abbandono del dovere o la codardia, ed è rivolto solamente al proprio diretto superiore[123][31]. Persino un membro dell'Alto Consiglio può sfidare il Cancelliere se non lo ritiene meritevole di tale carica, e in caso di vittoria può prendere il suo posto in modo legittimo.

I Klingon non si tirano mai indietro di fronte a un combattimento. Sono astuti, abili nell'arte della guerra e maestri di strategia militare, il che li rende avversari temibili sia a terra che nello spazio, sebbene essi prediligano il combattimento corpo a corpo rispetto a quello con armi tecnologiche. Anche in tempo di pace, i Klingon possono sfidarsi tra loro a duello per diversi motivi: per esempio quando sussiste un'offesa diretta o verso un membro delle rispettive famiglie, o quando uno dei due ha disonorato o ucciso la compagna dell'altro.

I duelli vengono effettuati con la Bat'leth, la "Spada dell'Onore", arma tradizionale dei Klingon.

All'interno della tradizione vi sono diversi rituali. Uno di essi è il Rito di Successione, che un futuro leader dell'Impero deve completare con un valido Arbitro di Successione che deve sorvegliare il rituale. Prima che il rito possa cominciare, vi è un'altra elaborata cerimonia necessaria per confermare la morte del precedente leader, nota come cerimonia Sonchi[71].

Un altro rituale importante è quello che coinvolge ogni giovane Klingon, ossia il Rito di Ascensione, che lo introduce alla vita adulta[130]. Il primo rito di Ascensione avviene in giovanissima età: il giovane Klingon deve manifestare la propria volontà di diventare un guerriero, dimostrando di essere abile nel combattimento e di essere fedele all'Impero. Se non riesce nell'intento prima di compiere 13 anni, non potrà più diventare un vero guerriero.

Il secondo Rito di Ascensione avviene in età adulta, ed è una prova di resistenza: il guerriero deve attraversare un lungo corridoio sopportando i colpi dei "bastoni del dolore" (una specie di lancia che si incendia quando è a contatto con il corpo).

Se il casato a cui un Klingon appartiene si scioglie o cade in disgrazia, egli può essere adottato da un altro casato attraverso la cerimonia R'uustai che simbolicamente segna un'unione di parentela e fedeltà [131][92][132][124]. L'alternativa, molto più cruenta, è il Mauk-to'Vor, un omicidio rituale in cui un membro anziano del casato caduto in disgrazia uccide un membro più giovane (l'omicidio è su richiesta di quest'ultimo), che in seguito alla sua morte recupererà l'onore.[92]

Accoppiamento e matrimonio

modifica

I Klingon sono molto passionali, soprattutto le femmine, e in genere sono loro ad attirare i maschi. Una donna klingon ricerca in genere nel compagno la prestanza fisica, assieme a fierezza, determinazione e senso dell'onore. Per mostrare interesse, la femmina emette un verso gutturale, una sorta di richiamo sessuale a cui il maschio risponde emettendo lo stesso verso con maggiore intensità.

Se l'attrazione è reciproca, maschio e femmina iniziano ad annusarsi a vicenda, specie sul palmo delle mani. Poiché l'olfatto dei Klingon è molto sviluppato, essi riescono a sentire l'odore dei feromoni della compagna anche a una certa distanza.

Il "bacio" klingon non prevede l'incontro delle labbra: nel momento di scegliere un partner, è tradizione per una donna klingon mordere il viso del maschio per assaggiare il suo sangue e decidere se possa essere un buon compagno. Anche i maschi di solito mordono il viso della donna a cui sono interessati[133][134][82].

Il rito di accoppiamento è di natura piuttosto violenta e ha molto in comune con il regno animale: i due partner spesso lottano fra di loro e si danno la caccia a vicenda. Dopo un combattimento, l'odore e di conseguenza l'eccitazione reciproca sono più intensi. Il rapporto finale viene consumato quando i due partner si stringono a vicenda le mani così forte da far uscire il sangue.

Dopo essersi uniti, la tradizione impone alla coppia di suggellare il loro legame tramite il Klin-gan-gik, ossia il "giuramento", equivalente al matrimonio, attraverso il quale entrambi si giurano amore e fedeltà eterna.

Alcuni Klingon hanno tuttavia avuto figli al di fuori del matrimonio, sebbene questo in genere non venga accettato dalla società poiché disonora il sacro vincolo della famiglia.

Religione

modifica

Nonostante i Klingon non siano un popolo religioso, essi credono che in passato siano vissute delle divinità. Ritengono inoltre che i primi Klingon uccisero i loro dei, ritenuti un problema e esseri non degni di venerazione[135].

Secondo la loro leggenda, il primo Klingon, Kortar, insieme alla sua compagna distrusse gli dei che li avevano creati. Tale leggenda, rievocata nella cerimonia nuziale tradizionale, narra che il primo cuore Klingon creato dagli dei fosse un maschio, estremamente forte e potente, ma triste; gli dei gli chiesero il perché della sua tristezza e questi rispose che si sentiva solo. Gli dei allora crearono un altro cuore Klingon, una femmina; questo secondo cuore era ancora più forte e fiero del primo e questo ne era geloso e l'attaccò, ma il secondo cuore era dotato anche della saggezza e invitò il primo a unirsi a lui per divenire invincibili. Quando i due cuori si unirono e cominciarono a battere all'unisono crearono un frastuono tale che spaventò gli dei loro creatori, che inutilmente cercarono la fuga. I primi due Klingon uccisero gli dei e diedero fuoco al cielo. Da quel giorno, conclude la leggenda, nessuno ha più osato opporsi a due cuori Klingon che battono all'unisono.

Almeno fino al XXIII secolo, alcuni Klingon seppellivano i loro morti in sarcofagi [59]. Tuttavia, nel XXIV secolo, molti Klingon ritengono che quando si muore, lo spirito esca dal corpo, lasciandosi dietro un involucro senza valore da smaltire [136]. Nel rituale della morte, è tradizione per i presenti urlare verso il cielo, in modo da avvertire l'aldilà che un guerriero klingon sta arrivando[117][99]. In alcuni casi, viene eseguito un canto funebre in memoria del deceduto, oppure i suoi amici si siedono accanto al suo corpo per proteggerlo dai predatori, pratica nota come ak'voh[137].

I Klingon credono che un guerriero morto onorevolmente finirà nello Sto-Vo-Kor, dove ad attenderli vi è Kahless stesso. Coloro che muoiono in modo non onorevole, come assassinati in un'imboscata, possono accedere al Paradiso Klingon se qualcuno gli dedica una battaglia, segno del rispetto ottenuto dai vivi[117][54][52][138].

Chi muore nel disonore invece non avrà posto nello Sto-Vo-Kor, bensì viene condotto dalla Barca dei morti, guidata da Kortar il primo Klingon, in quello che è considerato l'Inferno Klingon, il Gret'hor, dominio della bestia Fek'lhr, equivalente Klingon del Diavolo, anche se i Klingon affermano che la loro tradizione non prevede una tale figura[139][52][118].

L'alimentazione klingon si compone principalmente di carne, il più delle volte cruda e a volte viva; di norma non si usano posate.

Il Gagh è uno dei più noti cibi della cucina tradizionale klingon. Si compone di un verme servito rigorosamente vivo in una salsa chiamata "ghevili". I vermi vengono nutriti con sangue animale annacquato, dal quale la pietanza prenderà una parte importante del suo sapore. Prima di essere mangiati, i vermi vengono messi in una scodella piena della salsa sopra citata e di un'erba aromatica che divorano essi stessi prima di morire intossicati dalla pianta. È molto importante mangiarli prima che muoiano. Se non si riesce a mangiarli vivi allora possono essere stufati e mangiati in un secondo tempo. Ne esistono diverse qualità: il Torgud gagh (che si dimena), il Filden gagh (che si contorce), il Meshta gagh (che salta), il Bithool gagh (che ha le zampe), il Wistan gagh (che è servito nel sangue di targh), il Racht (i vermi sono molto più grandi del normale).

Altre pietanze tipiche:

  • Zampa di Pipius: zampa animale servita generalmente cruda.
  • Gladst: varietà di alghe simili a quelle terrestri.
  • Cuore di targh: cuore dell'animale servito crudo. Il targh è essenzialmente un cinghiale ma con il pelo più lungo e spesso; i denti canini dell'animale sono più lunghi e ricurvi. Nel complesso il targh appare come un grosso cinghiale di color grigio.
  • Torta di sangue di rokeg: torta di sangue e carne del rokeg.
  • Polmone di bregit: piatto "cucinato" con i polmoni dell'animale crudi solitamente accompagnati da Salsa Grapok (di color arancio).
  • Zilm'kach: frutto di Qo'nos simile ai datteri terrestri.
  • Pelle di Fuoco: i ritagli della pelle degli animali macellati vengono immersi nel Vino di Fuoco e poi passati alla fiamma. Preferibilmente mangiati bollenti e velocemente.

Bevande

modifica
  • Vino di sangue: molto alcolico, servito caldo. È ottenuto da vermi autoctoni del pianeta Q'onoS, allevati in fattorie simili a vigneti.[140]
  • Warnog: birra klingon, molto alcolica
  • Vino di Fuoco: anch' esso molto alcolico ma servito a temperatura ambiente.
  • Chech'tluth: bevanda assai alcolica.
  • Raktajino: caffè klingon, più forte di quello terrestre, servito bollente o ghiacciato.
  • Tè Klingon: altamente tossico per gli umani, usato raramente in riti tradizionali (paragonabile al rito del tè verde), può procurare malessere e allucinazione anche per i klingon.

Lingua klingon

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua klingon.
 
Un esempio di alfabeto klingon

La lingua klingon (tlhIngan Hol) è una lingua artistica ideata da Marc Okrand per i film di Star Trek, dopo la serie classica, e utilizzata in seguito in tutte le serie televisive in cui appaiono i Klingon.

Il linguaggio klingon contiene ottanta dialetti gutturali costruiti su una sintassi adattiva. Il primo essere umano a diventare fluente nella lingua klingon fu Hoshi Sato, che la imparò da un database linguistico vulcaniano[60]. Il linguaggio klingon non è immutabile ma in costante cambiamento per andare incontro alle necessità e alle aspirazioni del popolo. Per esempio, nel XXIV secolo, la parola "conciliatore" appare per la prima volta nella lingua klingon dopo una negoziazione tra l'Impero e la Federazione[141].

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Astronavi di Star Trek § Impero klingon.

La Marina Imperiale Klingon insieme alla Flotta Astrale e alla Flotta Imperiale Romulana è una delle più potenti flotte del quadrante Alfa. Conta su innumerevoli navi da battaglia di varie dimensioni.

Caratteristica comune delle navi stellari della Marina Imperiale Klingon del XXIV secolo è il dispositivo di occultamento, un sistema non in possesso della Federazione che permette di camuffare tutte le emissioni della nave e di deviare tutte le particelle anche energetiche, nascondendo la nave alla vista e alla rilevazione dei sensori. Durante l'occultamento non vi è possibilità di usare le armi, sia i disgregatori che i siluri fotonici.

Nella storia canonica dell'Impero Klingon solo un Sparviero sperimentale è stato dotato della capacità di fare fuoco con i siluri mentre è in fase di occultamento, quello comandato dal generale Chang[64].

Klingon celebri

modifica

I più famosi personaggi Klingon apparsi nelle serie sono:

  • Alexander Roženko
    Figlio di Worf e K'Ehleyr, per tre quarti klingon e un quarto umano, ha sempre vissuto con la madre; dopo la morte di lei viene affidato al padre, sulla Enterprise, ma dopo qualche anno lo stesso Worf decide di affidarlo ai propri genitori adottivi sulla Terra. Durante la guerra del Dominio si arruola nella Marina Imperiale Klingon a bordo di un incrociatore.
  • B'Elanna Torres
    Metà umana e metà klingon, ingegnere capo della USS Voyager nella serie Star Trek: Voyager.
  • Chang
    Generale dell'Impero Klingon, antagonista principale del sesto film.
  • Duras
    Capofamiglia del Casato di Duras, fratello di Lursa e B'Etor, padre di Toral. Viene ucciso da Worf per vendicare la morte di K'Ehleyr.
  • Gorkon
    Cancelliere dell'Impero Klingon, contemporaneo del capitano James T. Kirk, fautore dei rapporti di pace tra Impero Klingon e Federazione, ucciso durante un complotto nel sesto film.
  • Gowron
    Cancelliere dell'Impero ucciso in duello da Worf.
  • K'Ehleyr
    Metà klingon e metà umana, compagna di Worf, con il quale ha avuto un figlio; ambasciatrice della Federazione nell'Impero Klingon, uccisa da Duras.
  • K'mpec, interpretato da Charles Cooper, doppiato da Sandro Sardone e da Renato Mori.
    Cancelliere dell'Alto Consiglio Klingon nella terza e quarta stagione della serie televisiva Star Trek: The Next Generation.
  • Kahless
    Personaggio leggendario della mitologia klingon. Uccisore del tiranno Molor e primo Imperatore.
  • Koord, interpretato da Charles Cooper.
    Generale klingon e ambasciatore parte della delegazione in visita al "pianeta della pace galattica" Nimbus III, che appare nel film Star Trek V - L'ultima frontiera.
  • Kor
    Capitano dei primi klingon apparsi nelle serie; appare nella serie originale e in quella animata come un Klingon senza cresta ossea frontale. Appare nella serie Star Trek: Deep Space Nine come un Klingon normale con cresta ossea e muscolatura imponente, ma invecchiato avendo più di cento anni.
  • Kruge, interpretato da Christopher Lloyd.
    Ufficiale comandante dell'Impero Klingon, antagonista principale del terzo film, Star Trek III - Alla ricerca di Spock.
  • Kurn
    Fratello di Worf e comandante delle Forze di Difesa Klingon nonché membro dell'Alto consiglio, fino alla rottura delle relazioni tra l'impero Klingon e la Federazione avvenuto dopo l'invasione Klingon dello spazio Cardassiano.
  • Lursa e B'Etor
    Dopo la morte di Duras, le due sorelle divennero le capofamiglia del Casato di Duras, acerrime nemiche del Casato di Mogh e contro l'alleanza con la Federazione. Uccise in battaglia durante uno scontro con l'Enterprise.
  • Martok
    Comandante in capo della Marina Imperiale, succede a Gowron nella carica di Cancelliere; amico fraterno di Worf.
  • Worf
    Primo klingon a entrare nella Flotta Stellare, imbarcato sulla nave stellare USS Enterprise (NCC-1701-D) nella serie Star Trek: The Next Generation; anche personaggio della serie Star Trek: Deep Space Nine.

Cultura di massa

modifica

Dopo la loro prima apparizione, con gli anni, i Klingon assunsero sempre più popolarità tra il pubblico, nonostante nella serie originale siano comparsi solo otto volte.[142] Negli anni successivi all'andata in onda della serie originale, una parte dei fan era così appassionata dei Klingon, che un esteso universo di storie sui Klingon iniziò a formarsi, anche in assenza di serie televisive o film.[143] La risposta dei fan alla notizia che i Klingon non sarebbero stati inclusi in The Next Generation determinò un cambiamento di rotta da parte dei produttori[20] e, in seguito, il pubblico fu ancora più attratto dai Klingon nel vederli come alleati della Federazione che come nemici,[4] soprattutto grazie ai personaggi come Worf.[144]

Nonostante i cambiamenti nell'aspetto fisico, per la fine del Novecento persino molti di coloro che non erano fan di Star Trek avevano sentito parlare dei Klingon, grazie anche all'avvento di internet,[145] e in un sondaggio della rivista Star Trek Magazine nel 2002 i votanti hanno decretato i Klingon come la loro seconda specie aliena preferita, dopo i Borg.[146] Nel 2007, parlando al Congresso degli Stati Uniti e riferendosi alla guerra in Iraq, il deputato David Wu paragonò lo staff del presidente Bush a dei Klingon, che però non avevano mai combattuto in prima persona, mentre, riguardo a questa affermazione, Judith Barad, professore di filosofia alla Indiana State University, affermò che lo staff di Bush somigliava più ai Cardassiani, a cui non importa nulla dell'onore né sono leali e solidali fra loro.[147] Per il 2010, i Klingon divennero la razza più popolare del franchise di Star Trek, superando persino i Vulcaniani.[4]

  1. ^ a b c Gene L. Coon, Serie classica: episodio 1x26, Missione di pace [Errand of Mercy], NBC, 23 marzo 1967.
  2. ^ (EN) Star Trek Magazine, n.º 125, Titan Magazine, gennaio 2006, p. 37.
  3. ^ Solow, p. 136.
  4. ^ a b c Block & Erdmann, p. 139.
  5. ^ a b (EN) Marc Cushman e Susan Osborn, These Are the Voyages: TOS Season One, Jacobs Brown Press, agosto 2013, ISBN 0989238113.
  6. ^ Block & Erdmann, p. 141.
  7. ^ Alexander, p. 131.
  8. ^ (EN) Documentario Starfleet Access, TOS Season 1, "Errand of Mercy", 28 aprile 2009.
  9. ^ Gross & Altman, p. 40.
  10. ^ a b c David Gerrold, Serie classica: episodio 2x15, Animaletti pericolosi [The Trouble with Tribbles], NBC, 29 dicembre 1967.
  11. ^ (EN) Star Trek Monthly, n.º 93, Titan Magazine, 30 maggio 2002, p. 37.
  12. ^ (EN) Star Trek Monthly, n.º 10, Titan Magazine, 30 novembre 1995, p. 50.
  13. ^ Sackett & Roddenberry, pp. 215-216.
  14. ^ (EN) Star Trek: Communicator, n.º 104, ottobre-novembre 1995, p. 12.
  15. ^ Star Trek Magazine, p. 59.
  16. ^ (EN) Cinefantastique, Vol. 37, n.º 2, p. 40.
  17. ^ Judith e Garfield Reeves-Stevens, p. 226.
  18. ^ Vari autori, p. 52.
  19. ^ Shatner & Kreski, p. 289.
  20. ^ a b (EN) Star Trek Monthly, n.º 10, p. 50.
  21. ^ Nemecek, p. 6.
  22. ^ a b (EN) Star Trek: Communicator, n.º 114, dicembre 1997 - gennaio 1998, p. 56.
  23. ^ Judith e Garfield Reeves-Stevens, p. 15.
  24. ^ (EN) Cinefantastique, Vol. 32, N.º 4/5, p. 92.
  25. ^ a b Judith e Garfield Reeves-Stevens, p. 92.
  26. ^ a b Westmore, Sims, Look e Birnes, p. 59.
  27. ^ (EN) Star Trek Magazine, n.º 172, Titan Magazine, 16 maggio 2013, p. 61.
  28. ^ a b Star Trek: The Next Generation Makeup FX Journal, p. 28.
  29. ^ Star Trek: The Next Generation Makeup FX Journal, p. 30.
  30. ^ Star Trek: The Next Generation Makeup FX Journal, pp. 28-29.
  31. ^ a b c d Drew Deighan (soggetto); Ronald D. Moore e W. Reed Moran (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 3x17, I peccati del padre [Sins of the Father], syndication, 19 marzo 1990.
  32. ^ Erdmann & Block, p. 170.
  33. ^ a b (EN) Star Trek: The Magazine, vol. 1, n.º 19, Fabbri Publishing, novembre 2000, pp. 64-66.
  34. ^ (EN) "Sins of the Father", nell'audio-documentario TNG Season 3, 30 aprile 2013.
  35. ^ (EN) Star Trek: Communicator, n.º 114, dicembre 1997 - gennaio 1998, p. 58.
  36. ^ a b c d Peter Allan Fields, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 2x19, Patto di sangue [Blood Oath], syndication, 27 marzo 1994.
  37. ^ (EN) The Official Star Trek: Deep Space Nine Magazine, n.º 15, p. 16.
  38. ^ Erdmann & Block, p. 131.
  39. ^ Westmore, Sims, Look e Birnes, p. 128.
  40. ^ Star Trek: The Official Starships Collection, n.º 41, p. 10.
  41. ^ (EN) Star Trek Monthly, Titan Magazines, n.º 98, 17 ottobre 2002, p. 45.
  42. ^ Star Trek: The Official Starships Collection, pp. 10-12.
  43. ^ Rick Berman, Brannon Braga e Fred Dekker, Star Trek: Enterprise: episodio 1x14, Una nave alla deriva [Sleeping Dogs], UPN, 30 gennaio 2002.
  44. ^ Michael Sussman, Star Trek: Enterprise: episodio 4x6, I potenziati [The Augments], UPN, 12 novembre 2004.
  45. ^ Star Trek: The Official Starships Collection, n.º 53, pp. 14-15.
  46. ^ (EN) "The Klingon Homeworld" in Star Trek: The Compendium, Disco 4.
  47. ^ Star Trek Magazine, p. 63.
  48. ^ (EN) Bill Keveney, Klingons get expert makeover for 'Star Trek: Discovery', su usatoday.com, USA Today, 25 settembre 2017.
  49. ^ Emanuele Manco, Ceci n'est pas un Klingon: le polemiche su Star Trek Discovery, su fantasymagazine.it, 10 ottobre 2017. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  50. ^ Star Trek V - L'ultima frontiera
  51. ^ a b c d Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 6x7, Siete cordialmente invitati... [You are Cordially Invited...], syndication, 10 novembre 1997.
  52. ^ a b c Ronald D. Moore e Bryan Fuller (soggetto); Bryan Fuller (sceneggiatura), Star Trek: Voyager: episodio 6x3, La barca dei morti [Barge of the Dead], UPN, 6 ottobre 1999.
  53. ^ a b Ronald D. Moore e Joe Menosky (soggetto); Joe Menosky (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 6x20, Il segreto della vita [The Chase], syndication, 26 aprile 1993.
  54. ^ a b c d James E. Brooks (soggetto); Ronald D. Moore (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 6x23, Il ritorno di Kahless [Rightful Heir], syndication, 17 maggio 1993.
  55. ^ a b c d Manny Coto, Star Trek: Enterprise: episodio 4x15, Virus letale [Affliction], UPN, 18 febbraio 2005.
  56. ^ a b Richard Danus (soggetto), Hans Beimler (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x9, La spada di Kahless [The Sword Of Kahless], syndication, 20 novembre 1995.
  57. ^ Toni Marberry e Jack Treviño (soggetto), Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x8, Gli omini verdi [Little Green Men], syndication, 13 novembre 1995.
  58. ^ a b c Taylor Elmore e David A. Goodman, Star Trek: Enterprise: episodio 2x19, Il processo [Judgment], UPN, 9 aprile 2003.
  59. ^ a b c d e f g h Alex Kurtzman (storia); Akiva Goldsman e Bryan Fuller (sceneggiatura), Star Trek: Discovery: episodio 1x1, Il saluto vulcaniano [The Vulcan Hello], CBS, 24 settembre 2017.
  60. ^ a b c d e Rick Berman e Brannon Braga, Star Trek: Enterprise: episodio 1x1, Prima missione [Broken Bow: Part 1 & 2], UPN, 26 settembre 2001.
  61. ^ a b c Judith Reeves-Stevens e Garfield Reeves-Stevens, Star Trek: Enterprise: episodio 4x16, Divergenze [Divergence], UPN, 25 febbraio 2005.
  62. ^ Rick Berman e Brannon Braga, Star Trek: Enterprise: episodio 2x26, Attacco alla Terra [The Expanse], UPN, 21 maggio 2003.
  63. ^ a b Judith Reeves-Stevens e Garfield Reeves-Stevens, Star Trek: Enterprise: episodio 4x11, Gli osservatori [Observer Effect], UPN, 21 gennaio 2005.
  64. ^ a b c d e Rotta verso l'ignoto
  65. ^ Marc Scott Zicree (soggetto); Dennis Russell Bailey, David Bischoff, Joe Menosky, Ronald D. Moore e Michael Piller (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 4x15, Primo contatto [First Contact], syndication, 16 febbraio 1991.
  66. ^ a b c Bryan Fuller (storia), Gretchen J. Berg, Aaron Harberts (sceneggiatura), Star Trek: Discovery: episodio 1x2, Battaglia alla stella binaria [Battle at the Binary Stars], Paramount+, 24 settembre 2017.
  67. ^ a b c d Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x1, Inizia l'apocalisse [Apocalypse Rising], syndication, 30 settembre 1996.
  68. ^ Star Trek III - Alla ricerca di Spock; Rotta verso la Terra
  69. ^ Dorothy Catherine Fontana, Serie classica: episodio 3x2, Incidente all'Enterprise [The Enterprise Incident], NBC, 27 settembre 1968.
  70. ^ a b c Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x7, Morire da eroe [Once More unto the Breach], syndication, 11 novembre 1998.
  71. ^ a b c d e f Drew Deighan, Thomas Perry e Jo Perry (soggetto); Thomas Perry, Jo Perry, Ronald D. Moore, Brannon Braga (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 4x7, Successione [Reunion], syndication, 5 novembre 1990.
  72. ^ Ken Schafer e René Echevarria (soggetto); René Echevarria (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 4x24, Con gli occhi della mente [The Mind's Eye], syndication, 27 maggio 1991.
  73. ^ a b Trent Christopher Ganino e Eric A. Stillwell (soggetto); Ira Steven Behr, Richard Manning, Hans Beimler e Ronald D. Moore (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 3x15, L'Enterprise del passato [Yesterday's Enterprise], syndication, 19 febbraio 1990.
  74. ^ Deborah McIntyre e Mona Clee (soggetto); Maurice Hurley (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 1x26, La zona neutrale [The Neutral Zone], syndication, 16 maggio 1988.
  75. ^ Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x16, Inter Arma Enim Silent Leges [Inter Arma Enim Silent Leges], syndication, 3 marzo 1999.
  76. ^ Marc Cushman e Jake Jacobs (soggetto); Peter S. Beagle (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 3x23, Sarek [Sarek], syndication, 14 maggio 1990.
  77. ^ a b Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x1, La via del guerriero [The Way of the Warrior: Part 1], syndication, 2 ottobre 1995.
  78. ^ Jeri Taylor, Star Trek: Voyager: episodio 2x14, Alleanze [Alliances], UPN, 22 gennaio 1996.
  79. ^ Michael Piller, Star Trek: The Next Generation: episodio 4x1, L'attacco dei Borg (seconda parte) [The Best of Both Worlds: Part 2], syndication, 24 settembre 1990.
  80. ^ Primo contatto
  81. ^ Kenneth Biller, Star Trek: Voyager: episodio 3x17, Unito [Unity], UPN, 12 febbraio 1997.
  82. ^ a b Robert J. Doherty e Jimmy Diggs (soggetto), Robert J. Doherty (sceneggiatura), Star Trek: Voyager: episodio 5x7, Regressione infinita [Infinite Regress], UPN, 25 novembre 1998.
  83. ^ a b Mike Sussman (soggetto), Brannon Braga e Joe Menosky (sceneggiatura), Star Trek: Voyager: episodio 6x26, Unimatrice Zero (prima parte) [Unimatrix Zero: Part 1], UPN, 24 maggio 2000.
  84. ^ a b c Ronald D. Moore, Star Trek: The Next Generation: episodio 4x26, La via di Klingon (prima parte) [Redemption: Part 1], syndication, 17 giugno 1991.
  85. ^ Ronald D. Moore, Star Trek: The Next Generation: episodio 5x1, La via di Klingon (seconda parte) [Redemption: Part 2], syndication, 23 settembre 1991.
  86. ^ Rick Berman, Michael Piller (soggetto); Jeri Taylor (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 5x7, Il segreto di Spock (prima parte) [Unification, Part I], syndication, 4 novembre 1991.
  87. ^ Hannah Louise Shearer (soggetto), Robert Hewitt Wolfe (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 1x7, Per amore di Q [Q-Less], syndication, 7 febbraio 1993.
  88. ^ Joe Menosky, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 1x18, Dramma involontario [Dramatis Personae], syndication, 1º giugno 1993.
  89. ^ Kurt Michael Bensmiller (soggetto), Kurt Michael Bensmiller e Ira Steven Behr (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 1x14, Colui che racconta [The Storyteller], syndication, 2 maggio 1993.
  90. ^ Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe (soggetto); Ira Steven Behr (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 2x2, In cerca dei fondatori (seconda parte) [The Search: Part 2], syndication, 3 ottobre 1994.
  91. ^ Robert Hewitt Wolfe e Ira Steven Behr, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x14, All'ombra del Purgatorio [In Purgatory's Shadow (1)], syndication, 10 febbraio 1997.
  92. ^ a b c d Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x15, I figli di Mogh [The Sons of Mogh], syndication, 12 febbraio 1996.
  93. ^ Bradley Thompson e David Weddle (soggetto); Ronald D. Moore (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x18, Le regole del combattimento [Rules of Engagement], syndication, 8 aprile 1996.
  94. ^ Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x26, Legame spezzato [Broken Link], syndication, 17 giugno 1996.
  95. ^ Brice R. Parker e René Echevarria, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x4, Eroe per caso [...Nor the Battle to the Strong], syndication, 21 ottobre 1996.
  96. ^ a b Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x15, Alla luce dell'Inferno [By Inferno's Light (2)], syndication, 17 febbraio 1997.
  97. ^ Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x25, Chiamata alle armi [Call to Arms], syndication, 16 giugno 1997.
  98. ^ Ira Steven Behr e Hans Beimler, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 6x6, Il sacrificio degli angeli [Sacrifice of Angels], syndication, 3 novembre 1997.
  99. ^ a b Ira Steven Behr e Hans Beimler, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 6x26, Le lacrime dei profeti [Tears of the Prophets], syndication, 17 giugno 1998.
  100. ^ René Echevarria e Spike Steingasser, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x21, Quando piove... [When It Rains...], syndication, 5 maggio 1999.
  101. ^ a b Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x22, Navigando contro vento [Tacking into the Wind], syndication, 12 maggio 1999.
  102. ^ Ira Steven Behr e Hans Beimler, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x25, Quel che si lascia (prima parte) [What You Leave Behind], syndication, 2 giugno 1999.
  103. ^ Peter Allan Fields (soggetto); Peter Allan Fields e Michael Piller (sceneggiatura), Star Trek: Deep Space Nine: episodio 2x23, Attraverso lo specchio [Crossover], syndication, 15 maggio 1994.
  104. ^ Star Trek
  105. ^ a b c Into Darkness - Star Trek
  106. ^ Rick Berman, Brannon Braga e Manny Coto, Star Trek: Enterprise: episodio 3x18, Azati primo [Azati Prime], UPN, 3 marzo 2004.
  107. ^ a b Brannon Braga, Star Trek: The Next Generation: episodio 7x19, Genesi [Genesis], syndication, 21 marzo 1994.
  108. ^ Brannon Braga e Joe Menosky, Star Trek: Voyager: episodio 3x23, L'origine della specie [Distant Origin], UPN, 30 aprile 1997.
  109. ^ Michael De Luca (soggetto); Brannon Braga (sceneggiatura), Star Trek: Voyager: episodio 2x15, Oltre il limite [Threshold], UPN, 29 gennaio 1996.
  110. ^ Sara Charno e Stuart Charno (soggetto); Ronald D. Moore (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 5x16, Questione di etica [Ethics], syndication, 2 marzo 1992.
  111. ^ a b c d James Kahn, Star Trek: Voyager: episodio 7x12, Discendenza [Lineage], UPN, 24 gennaio 2001.
  112. ^ Star Trek: The motion picture
  113. ^ a b Gretchen J. Berg, Aaron Harberts, Kemp Powers (storia), Kemp Powers (sceneggiatura), Star Trek: Discovery: episodio 1x5, Scegli il tuo dolore [Choose Your Pain], Paramount+, 15 ottobre 2017.
  114. ^ Aron Eli Coleite e Jesse Alexander, Star Trek: Discovery: episodio 1x7, Toglie di senno fin anche i più saggi [Magic to Make the Sanest Man Go Mad], Paramount+, 29 ottobre 2017.
  115. ^ Jeri Taylor (soggetto); Ronald D. Moore (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 6x26, Il ritorno dei Borg (prima parte) [Descent - Part I], syndication, 21 giugno 1993.
  116. ^ René Echevarria, Star Trek: The Next Generation: episodio 6x17, La voce del sangue (seconda parte) [Birthright - Part II], syndication, 1º marzo 1993.
  117. ^ a b c Maurice Hurley, Herbert Wright e D.C. Fontana (soggetto); Maurice Hurley (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 1x19, Cuore di Klingon [Heart of Glory], syndication, 21 marzo 1988.
  118. ^ a b Jerome Bixby, Serie classica: episodio 3x7, La forza dell'odio [Day of the Dove], NBC, 1º novembre 1968.
  119. ^ Jean Louise Matthias, Ronald Wilkerson (soggetto); Brannon Braga (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 6x5, Sonni pericolosi [Schisms], syndication, 19 ottobre 1992.
  120. ^ Star Trek - La nemesi
  121. ^ Kirsten Beyer, Star Trek: Discovery: episodio 1x8, Si vis pacem, para bellum [Si Vis Pacem, Para Bellum], Paramount+, 5 novembre 2017.
  122. ^ a b Bo Yeon Kim e Erika Lippoldt, Star Trek: Discovery: episodio 1x9, Nella foresta mi addentro [Into the Forest I Go], Paramount+, 12 novembre 2017.
  123. ^ a b Wanda M. Haight, Gregory Amos e Burton Armus (soggetto); Burton Armus (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 2x8, Questione d'onore [A Matter of Honor], syndication, 6 febbraio 1989.
  124. ^ a b David Weddle e Bradley J. Thompson, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 6x3, Figli [Sons and Daughters], syndication, 13 ottobre 1997.
  125. ^ Lisa Klink, Star Trek: Voyager: episodio 3x24, Lo zoo [Displaced], UPN, 7 maggio 1997.
  126. ^ Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 6x16, Cuori Klingon [Change of Heart], syndication, 4 marzo 1998.
  127. ^ Rick Berman e Brannon Braga, Star Trek: Enterprise: episodio 2x6, I predoni [Marauders], UPN, 30 ottobre 2002.
  128. ^ Rick Berman e Brannon Braga, Star Trek: Enterprise: episodio 2x25, La taglia [Bounty], UPN, 14 maggio 2003.
  129. ^ Sara Charno e Stuart Charno (soggetto); Grant Rosenberg (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 5x10, L'onda soliton [New Ground], syndication, 6 gennaio 1992.
  130. ^ David Assael (soggetto); David Assael e Robert L. McCullough (sceneggiatura), Star Trek: The Next Generation: episodio 2x14, Fattore Icaro [The Icarus Factor], syndication, 24 aprile 1989.
  131. ^ Ronald D. Moore, Star Trek: The Next Generation: episodio 3x5, Il vincolo [The Bonding], syndication, 23 ottobre 1989.
  132. ^ Ronald D. Moore, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x21, Soldati dell'Impero [Soldiers of the Empire], syndication, 28 aprile 1997.
  133. ^ Lisa Klink, Star Trek: Voyager: episodio 3x16, La febbre del sangue [Blood Fever], UPN, 5 febbraio 1997.
  134. ^ Larry Nemecek, J. Kelley Burke, Raf Green e Kenneth Biller (soggetto), Mike Sussman e Phyllis Strong (sceneggiatura), Star Trek: Voyager: episodio 7x14, La profezia [Prophecy], UPN, 7 febbraio 2001.
  135. ^ Ira Steven Behr e Robert Hewitt Wolfe, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 4x11, Il nemico tra noi [Homefront], syndication, 1º gennaio 1996.
  136. ^ Brannon Braga, Star Trek: Voyager: episodio 1x9, Post mortem [Emanations], UPN, 13 marzo 1995.
  137. ^ Hans Beimler, Pam Wigginton e Rick Cason, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 5x2, La nave [The Ship], syndication, 7 ottobre 1996.
  138. ^ Ira Steven Behr e Hans Beimler, Star Trek: Deep Space Nine: episodio 7x2, Ombre e simboli [Shadows and Symbols], syndication, 7 ottobre 1998.
  139. ^ Philip LaZebnik (soggetto); Philip LaZebnik e William Douglas Lansford (soggetto), Star Trek: The Next Generation: episodio 4x13, Il diavolo [Devil's Due], syndication, 4 febbraio 1991.
  140. ^ Diana Tay, Star Trek: Lower Decks: episodio 5x4, Un addio alle fattorie [A Farewell To Farms], Paramount+, 7 novembre 2024.
  141. ^ Jacqueline Zambrano, Star Trek: The Next Generation: episodio 2x5, Rumoroso come un sussurro [Loud as a Whisper], syndication, 9 gennaio 1989.
  142. ^ (EN) Star Trek: Communicator, n.º 139, Decipher, agosto-settembre 2002, p. 70.
  143. ^ (EN) Star Trek: Communicator, n.º 114, dicembre 1997-gennaio 1998, p. 26.
  144. ^ (EN) Cinefantastique, vol. 28, no. 4/5, p. 48.
  145. ^ (EN) "The Sword of Colicos", Star Trek: Deep Space Nine - The Official Poster Magazine, Titan Magazine, settembre 1996 - ottobre 1997.
  146. ^ (EN) Star Trek Monthly, n.º 100, Titan Magazine, 12 dicembre 2002, p. 54.
  147. ^ George Bush è un Klingon, su fantascienza.com, 24 gennaio 2007. URL consultato il 26 dicembre 2017.

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica