Koteka
La koteka (nota anche come astuccio penico o coprifallo) è un indumento, ottenuto essiccando e svuotando una zucca o zucchina perlopiù appartenente alla specie Lagenaria siceraria di forma adatta o appositamente adattata, in cui viene inserito il pene, celandolo così alla vista.
Il suo uso è attestato in diverse parti del mondo, dall'Africa subtropicale al Nordamerica ed è diffuso soprattutto presso diversi gruppi etnici (tra cui Dani, Lani, Moni, Mee, 'Nggem, Yali, Walaak, Baruya) delle zone montuose della Nuova Guinea, dell'Irian Jaya e della Papua Nuova Guinea, dove gli uomini la indossano tenuta eretta da un filo di rotang (palma tropicale), a sua volta legato a una cintura all'altezza del pube.
Vi sono vari tipi di koteka: a seconda dell'uso (caccia, danza, occasioni mondane, ecc.) e delle tribù, l'astuccio penico assume forme e dimensioni diverse. La foggia e soprattutto la dimensione dell'oggetto fungono inoltre da "marcatore sociale", indicando il rango del portatore[senza fonte]. La koteka non indossata viene talvolta utilizzata anche come semplice contenitore, ad esempio per il tabacco.
L'inequivocabile valenza simbolica dell'oggetto richiama fertilità e prosperità e anche, almeno nel caso di etnie "fallocratiche" come i Baruya, dominazione maschile; tuttavia i membri di diversi gruppi etnici che ne fanno uso affermano di indossarlo soltanto per coprirsi, senza attribuirgli particolari connotazioni sociali o sessuali. Secondo altri, la koteka servirebbe a proteggere il membro, e quindi la fecondità, dell'uomo che la indossa dagli spiriti maligni[senza fonte].
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