L'area di Broca è una rivista letteraria pubblicata a Firenze e diretta da Mariella Bettarini. Fino al 1992 si chiamava Salvo imprevisti[1].

Salvo imprevisti/L'area di Broca
StatoItalia (bandiera) Italia
Linguaitaliano
Periodicitàquadrimestrale, poi semestrale
Genererivista
FondatoreMariella Bettarini e Silvia Batisti
Fondazione1973
SedeFirenze
DirettoreMariella Bettarini
ISSN0393-1609 (WC · ACNP)
Sito webwww.emt.it/broca/index.html
 

La prima fase: Salvo imprevisti

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Salvo imprevisti nasce nel 1973, per iniziativa di due scrittrici fiorentine, Mariella Bettarini e Silvia Batisti, le quali nel febbraio di quell'anno danno alle stampe un "numero unico di poesia e altro materiale di lotta", con testi di Ferruccio Brugnaro, Gianni Toti ed altri giovani scrittori e scrittrici. Il fascicolo si apre con una citazione di Antonio Gramsci («Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà») rimasta presente in tutti i successivi numeri della rivista, a evidenziare l'idea di letteratura come impegno civile e responsabilità pedagogica che rimarrà una costante in tutto l'arco di vita della rivista[2]. Dopo un successivo numero zero (settembre 1973) in attesa di autorizzazione del tribunale, nel 1974 esce il primo numero che inaugura la periodicità quadrimestrale della rivista. La redazione è composta da: Silvia Batisti, Mariella Bettarini (direttore responsabile), Aldo Buti, Rino Capezzuoli, Antonio Frau, Roberto Gagno, Stefano Lanuzza, Attilio Lolini, Giovanni R. Ricci, Luciano Valentini. Nel corso degli anni il gruppo redazionale cambierà più volte composizione, in particolare Silvia Batisti lascia la rivista dopo il n.22/23, mentre a partire dal n.29/30 entra nella redazione Gabriella Maleti, scrittrice e fotografa, che affianca Mariella Bettarini nella cura della rivista e delle collane ad essa collegate.

 
Copertina del fascicolo n.7 dedicato a P.P. Pasolini, 1976.

Dal 1973 al 1992 escono 38 fascicoli monografici. Fino al 1979 la rivista si presenta come "quadrimestrale di poesia e altro materiale di lotta", privilegiando temi molto orientati verso gli aspetti politici e sociali dell'attività letteraria[3], con titoli come Donne e cultura, L'immaginazione al potere/Poesia, parte viva della lotta, Cultura e meridione, Cultura e politica, Dopo il sessantotto. A partire dal 1980 Salvo imprevisti diviene più semplicemente "quadrimestrale di poesia" e i temi si fanno sempre più letterari e meno direttamente impegnati politicamente. Lo testimoniano titoli come: Aspetti del romanzo italiano del Novecento, Poesia e teatro, Dino Campana oggi, Del tradurre, Ancora poesia. Infine, nel 1992 escono gli ultimi due numeri, ormai ridotti ad un pieghevole di otto pagine, ma con una nuova definizione ("semestrale di letteratura e conoscenza") che preannuncia sviluppi futuri. Una parte della redazione, infatti, deciderà di non interrompere il lavoro e l'impegno culturale della rivista, rifondandola l'anno successivo con il nome di L'area di Broca. Questa nuova iniziativa editoriale continuerà l'attività di Salvo imprevisti proseguendone la numerazione, con fascicoli monografici a periodicità semestrale.

Parallelamente all'uscita periodica dei fascicoli e con gli stessi obiettivi della rivista (contribuire alla "creazione di una cultura alternativa a quella borghese e alla grande editoria"[4]), la redazione nel 1974 inaugura i "Quaderni di Salvo Imprevisti", una collana di piccoli volumi di poesia che si affianca ai "Ciclostilati di poesia". Nel 1984, per iniziativa di Mariella Bettarini e Gabriella Maleti, i "Quaderni" sono sostituiti dalla collana "Gazebo" che, rendendosi autonoma dalla rivista, continuerà a pubblicare testi di poesia, prosa e saggi fino al 2023.

La seconda fase: L'area di Broca

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L'area di Broca nasce nel 1993 dalle ceneri di Salvo imprevisti, assumendo un nuovo nome per marcare un mutamento di contenuti e di stile editoriale[5]. Nell'ultimo numero di Salvo imprevisti la direttrice Mariella Bettarini ha annunciato il cambiamento con queste parole:

«… ci diamo appuntamento al giugno '93: una inaspettata sponsorizzazione ci permetterà, infatti, di riprendere – più corposa – la pubblicazione col nuovo titolo "L'area di Broca" (la zona del cervello, posta nel lobo sinistro, adibita alle funzioni del linguaggio). La nuova rivista – monografica, come lo è sempre stata "Salvo imprevisti" – ospiterà, insieme a testi creativi e letterari, scritti di natura più specificamente scientifica, psicanalitica, filosofica, ecc.: in una parola, vastamente teoretica, conoscitiva[6]».

 
Copertina del n.57, 1993.

La sponsorizzazione citata (da parte della Cassa di Risparmio di Firenze) durerà soltanto un anno, ma la rivista continua a uscire per i successivi trent'anni, autofinanziandosi con il contributo dei redattori, sempre come "semestrale di letteratura e conoscenza" e sempre sotto la direzione di Mariella Bettarini, anche se con gruppi redazionali che cambiano nel corso degli anni[7]. Dal 1993 al 2023 escono 36 fascicoli monografici. Dal 1999 L'area di Broca è disponibile anche in versione digitale. A partire dal 2003 escono soltanto numeri doppi, pertanto viene pubblicato un solo fascicolo all'anno. Dal 2006 la grafica della rivista è curata da Graziano Dei, che dal 2010 fornisce anche le illustrazioni per le copertine. Nel 2016 esce un fascicolo per ricordare l'opera di Gabriella Maleti, scrittrice e fotografa morta in quello stesso anno, che con Mariella Bettarini ha coordinato la realizzazione di ogni numero. Nel 2019 il fascicolo Poesia XXI viene pubblicato anche in volume (Porto Seguro Editore): contiene un'indagine sulla poesia all'inizio del XXI secolo con interventi di Maria Grazia Calandrone, Maurizio Cucchi, Roberto Deidier, Luigi Fontanella, Elio Pecora, Davide Puccini e altri critici e scrittori. Nel 2023 viene pubblicato l'indice per autore di tutti i numeri di entrambe le riviste.

Come in Salvo imprevisti, anche ne L'area di Broca il gruppo redazionale cambierà più volte composizione. La redazione del primo numero (57, Cervello) uscito nel 1993 è la seguente: Mariella Bettarini (direttore responsabile), Mirco Ducceschi, Alessandro Franci, Gabriella Maleti, Paolo Pettinari, Giovanni R. Ricci. Negli anni successivi alcuni redattori e redattrici escono, altri si uniscono. L'ultimo numero uscito nel 2023 (116-117, Digitale) presenta questa redazione: Mariella Bettarini (direttore responsabile), Massimo Acciai Baggiani, Maria Grazia Cabras, Paolo Carnevali, Graziano Dei, Rossella Lisi, Cristina Moschini, Maria Pia Moschini, Roberto Mosi, Donato Nitti, Paolo Pettinari, Antonella Pierangeli, Aldo Roda, Luciano Valentini, Alessandra Vettori.

  1. ^ Franco Manescalchi, Riviste di poesia del secondo Novecento a Firenze (PDF), Firenze, Polistampa, 2017, pp. 54-57. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  2. ^ Giuseppe Zagarrio, Febbre, furore e fiele. Repertorio della poesia italiana contemporanea 1970-1980, Milano, Mursia, 1983, pp. 263-266.
  3. ^ Massimo Mori, Il circuito della poesia, Lecce, Manni, 1997, p. 161.
  4. ^ Maria Amelia Sucapane, L'opera poetica di Mariella Bettarini (PDF), Tesi di laurea, Università di Roma "La Sapienza", Facoltà di lettere e filosofia, 2003, p. 17 (versione pdf). URL consultato il 3 luglio 2024.
  5. ^ Rosaria Lo Russo, Recensione (PDF), in Semicerchio, n. 10, 1993, p. 53. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  6. ^ Mariella Bettarini, Arrivederci con "L'area di Broca", in Salvo imprevisti, n. 56, luglio-dicembre 1992.
  7. ^ Alessia Orsini, Seguace della parola. L'opera poetica di Mariella Bettarini, Tesi di laurea, Università di Chieti, Facoltà di Lettere e Filosofia, 2004, pp. 130-135. URL consultato il 5.febbraio 2024.

Bibliografia

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  • Giuseppe Zagarrio, Febbre, furore e fiele. Repertorio della poesia italiana contemporanea 1970-1980, Milano, Mursia, 1983.
  • Marco Marchi, Riviste di poesia a Firenze 1958-1985, Firenze, Stazione di Posta, 1985.
  • Massimo Mori, Il circuito della poesia, Lecce, Manni, 1997.
  • Franco Manescalchi, Riviste di poesia del secondo Novecento a Firenze, Firenze, Polistampa, 2017.

Collegamenti esterni

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