L'osteria della posta

commedia di Carlo Goldoni

L'osteria della posta è un'opera teatrale in un atto di Carlo Goldoni, scritta in pochi giorni a Vercelli nel marzo del 1762, alla vigilia della sua partenza per la Francia, per l'amico e protettore Marchese Albergati, che era solito recitare con una compagnia di comici dilettanti nella sua villa di Zola Predosa[1]. Per il teatro privato dell'Albergati, Goldoni aveva già ideato negli anni precedenti L'avaro, Il cavaliere di spirito, La donna bizzarra e L'apatista o sia L'indifferente, e in seguito scriverà La burla retrocessa nel contraccambio.

L'osteria della posta
Commedia atto unico
AutoreCarlo Goldoni
Lingua originale
Generecommedia
Composto nelmarzo 1762
Prima assolutaestate 1762
Villa Predosa di Zola Predosa
Personaggi
  • Il conte Roberto di Ripalunga, cavaliere milanese
  • La contessa Beatrice, sua figliuola
  • Il marchese Leonardo de' Fiorellini, cavaliere piemontese
  • Il tenente Malpresti, amico del Marchese.
  • Il barone Talismani, cavaliere milanese
  • Cameriere dell'osteria
  • Servitore del conte Roberto
 

Vercelli, una sala dell'osteria della posta, dove sostano dei viaggiatori per passare la notte. Il marchese Leonardo si mostra alla contessa Beatrice (che si sta recando a Milano per sposarsi con lui per un matrimonio combinato, senza averlo prima conosciuto) per un'altra persona, mettendosi in cattiva luce, per far sì che sia la protagonista femminile a decidere cosa fare: se tornare a Milano da sola e rifiutare il matrimonio o accettarlo e tornare a Milano per concludere il contratto matrimoniale.

Poetica

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Scrisse l'autore nei suoi Mémoires: L'argomento di questa commediola è storico, l'intreccio è comicissimo e lo scioglimento assai felice.

Vi sono in questo atto unico interessanti spunti di novità sia a livello di società, che di carattere dei personaggi, ed è notevole la differenza di comportamento tra il ceto nobiliare e quello popolare. Anche i personaggi minori risultano rivoluzionari: quando mai si è visto un servitore che dorme della grossa disattendendo ai voleri a comandi del padrone? E quando mai si è visto un cameriere rispondere a un nobile titolato in modo così secco, senza aggiungere almeno la frase solita del M'informerò?[2].

Altri media

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Una versione televisiva di L'osteria della posta, con Isa Barzizza e Leonardo Cortese, fu il primo sceneggiato trasmesso in serata dalla Rai, quando venne inaugurato il regolare servizio televisivo, nel 1954[3].

  1. ^ G. Ortolani, Tutte le opere di C. Goldoni, Milano, Mondadori Editore, 1948
  2. ^ R. Giglio in [1]
  3. ^ TV 1954-1964 immagini di dieci anni (JPG), in Radiocorriere, n. 1, 1964, p. 16.

Altri progetti

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