Lúcio Lara (Caála, 9 aprile 1929Luanda, 27 febbraio 2016) è stato un politico e insegnante angolano, servi come segretario generale del Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola durante la Guerra d'indipendenza dell'Angola e la Guerra civile in Angola[1], fu un membro fondatore dell'MPLA, guidando i primi membri del movimento durante l'entrata a Luanda l'8 novembre 1974, in seguito alla morte del primo presidente dell'Angola Agostinho Neto sostituì quest'ultimo come presidente per un breve periodo.

Lúcio Lara

Presidente della Repubblica Popolare dell'Angola
ad interim
Durata mandato11 settembre 1979 –
20 settembre 1979
PredecessoreAgostinho Neto
SuccessoreJosé Eduardo dos Santos

Presidente del Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola
ad interim
Durata mandato11 settembre 1979 –
20 settembre 1979
PredecessoreAgostinho Neto
SuccessoreJosé Eduardo dos Santos

Dati generali
Partito politicoMovimento Popolare di Liberazione dell'Angola
UniversitàUniversità di Coimbra
Università di Lisbona
Professionesegretario generale

Biografia

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Lara fu insegnante di matematica e fisica, prima di essere eletto segretario dell'organizzazione e dei cadetti durante la prima conferenza nazionale dell'MPLA nel dicembre 1962.[2]

Nella data di morte di Agostinho Neto, Lara era il più alto membro dell'ufficio politico ed era vicepresidente dell'MPLA. Con questo, assunse su una base ad interim la funzione di presidente del movimento e per estensione di presidente della Repubblica Popolare dell'Angola. Convocò urgentemente il 2º congresso del movimento l'11 settembre 1979, lavorando massicciamente per l'elezione di José Eduardo dos Santos, che fu formalizzata il 20 settembre dello stesso anno. Lara rifiutò più volte le proposte di fare di lui l'effettivo leader del paese africano.[3][4]

  1. ^ Sellström, Tor (1999). Sweden and National Liberation in Southern Africa. p. 378.
  2. ^ (EN) Lúcio Lara obituary, 29 febbraio 2016. URL consultato il 14 agosto 2020.
  3. ^ (PT) Angola: História política de Lúcio Lara lançada em fotobiografia, 31 gennaio 2010. URL consultato il 14 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2018).
  4. ^ Patrício Batsîkama (2014). "O testamento que validou José Eduardo dos Santos na presidência de Angola em 1979". Revista de História da África e de Estudos da Diáspora Africana. Sankofa: FCS/Universidade Agostinho Neto (14).
Controllo di autoritàVIAF (EN78430524 · ISNI (EN0000 0000 6782 155X · LCCN (ENno2001050293 · GND (DE1056457244