La LML si è occupata di produrre un'alta percentuale delle Piaggio Vespa PX commercializzate in India e in altri paesi asiatici ed africani dal 1984 al 1999, anno in cui si è interrotta la collaborazione con l'azienda italiana; in seguito ha continuato a produrre a proprio marchio una linea di scooter derivata da quella Piaggio, i cui diritti di brevetto sul disegno industriale del 1977 sono nel frattempo scaduti. Fra questi le NV e le Star DeLuxe, pressoché identiche alla Vespa PX (la stragrande maggioranza dei componenti, in particolare di carrozzeria e accessori, sono intercambiabili). In particolare la Star DeLuxe è esportata anche negli Stati Uniti, venduta con il nome Genuine Stella e in Nuova Zelanda, col nome commerciale di Belladonna. Altri modelli della famiglia Vespa furono prodotti negli stabilimenti LML: fra questi, la Supremo (su base Vespa PX, ma con sovrastrutture ispirate alle forme dello scooter Piaggio Vespa Cosa) e la Sensation (derivata dalla Vespa PK FL2 125 cm³).
La Star Deluxe è approdata per la prima volta in Italia nel 2001, proposta nelle due cilindrate 125 e 150. È rimasta in vendita sino al 2005, in diverse varianti (con freno anteriore a tamburo o a disco, con o senza avviamento elettrico e indicatore del livello del carburante).
Nel 2008, in concomitanza con il ritiro della Vespa PX dai listini Piaggio a causa dell'entrata in vigore della normativa antinquinamento Euro 3, la Star DeLuxe viene reintrodotta nel mercato italiano già conforme alle nuove normative nella sua versione a due tempi. Il rispetto dei nuovi limiti antinquinamento diventa possibile grazie all'adozione di alcuni accorgimenti tecnici tra cui: l'ammissione di carburante controllata da un pacco lamellare (al posto della classica valvola rotante), l'adozione di un migliore impianto di catalizzazione e di uno scarico meno aperto.
Rispetto ad una Vespa PX antecedente al 2007, dalla quale deriva, la LML Star presenta diverse migliorie: autentiche cromature su metallo anziché plastica verniciata, tubi idraulici del freno anteriore in treccia per evitarne dilatazioni per surriscaldamento e faro anteriore potenziato per una maggiore illuminazione.
Alla fine del 2009 nasce un nuovo propulsore Euro 3 quattro tempi monocilindrico orizzontale a 2 valvole con mono albero in testa. Sulla versione 4 tempi (la 2 tempi è rimasta fedele all'impostazione originaria) il telaio non è più a scocca portante, ma di concezione mista: nella parte anteriore permangono i lamierati portanti, mentre nella parte posteriore è stata collocata una struttura tubolare elettrosaldata con ulteriore rivestimento lamierato per l'aggancio dei cofani.
Il motore, fissato tramite un silent-block che attutisce le vibrazioni, si trova ora in posizione più centrale permettendo maggiore stabilita e riducendo la tendenza a "pendere da un lato", caratteristica comune alle Vespa Piaggio. In questa versione la griglia del volano è in plastica, anziché in metallo cromato come nella versione a due tempi.
Da gennaio 2013 è entrato in produzione il modello Star 125 Automatica che sostituisce il cambio a quattro marce con la trasmissione continua spostando il gruppo termico sulla fiancata sinistra e la ruota di scorta sulla destra. Il nuovo motore è un monocilindrico verticale monoalbero a due valvole che eroga 6.8 kW a 8000 giri/m alimentato dall'inedito carburatore a controllo elettronico Dell'Orto. Altre migliorie riguardano il sistema di raffreddamento a ventilazione forzata più efficiente e una maggiore capacità del serbatoio, portata a 7 litri consentendo una autonomia dichiarata di 280 km. In caso di batteria scarica il motore può sempre essere avviato a pedivella.[1]
Nel 2014 viene presentata la Star Automatica 4T con cilindrata 151cc capace di sviluppare 6.9 kW con un design che continua ad essere ispirato alla Vespa PX.[2]
Verso la fine dello stesso anno tutti i modelli hanno subito un restyling estetico di alcuni dettagli, che comprende una nuova strumentazione completamente digitale, il nasello anteriore leggermente diverso dal classico nasello della Vespa PX e un moderno portapacchi posteriore di serie.
Le cilindrate tuttora in commercio sono 125 e 150cc per la versione a due tempi e 125, 150, 151 e 200cc per il quattro tempi.
Con la versione a quattro tempi si percorrono fino a 60 km con un litro di benzina (secondo dichiarazioni ufficiali), mentre con la versione a due tempi se ne percorrono fino a 35, con il vantaggio di essere un po' più scattante.
Inoltre le versioni a quattro tempi 125 e 200, secondo quanto dichiarato dalla LML Italia, potranno essere ad iniezione elettronica.[3] Attualmente, questo tipo di alimentazione non è ancora entrato in produzione.
La produzione termina nel 2017 a causa della chiusura dell'azienda per insolvenza finanziaria.
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore idraulico
Anteriore: Braccio oscillante, ammortizzatore con molla elicoidale ed idraulica a doppio effetto / Posteriore: Carter motore in funzione di parte oscillante e ammortizzatore idraulico