La Costa (Laives)

frazione del comune italiano di Laives

La Costa (Seit in tedesco) è una località (non è considerata frazione[1]) del comune italiano di Laives, in provincia di Bolzano. Si trova a nord rispetto alla cittadina, sulla montagna che sovrasta la frazione Pineta.

La Costa
località
La Costa/Seit
La Costa – Veduta
La Costa – Veduta
Tetti di Pineta e, sulla montagna, alcuni masi di La Costa.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Comune Laives
Territorio
Coordinate46°27′26.86″N 11°21′02.48″E
Altitudine892 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale39055
Prefisso0471
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
La Costa
La Costa

Geografia fisica

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Territorio

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La Costa si trova sul monte che sovrasta Pineta (Steinmannwald) e San Giacomo (St. Jakob), caratterizzato da pareti molto scoscese e da ripide rocce porfiriche, talvolta quasi verticali. È posta lungo un'antica via che congiunge il fondovalle alla zona di Nova Ponente.

 
Vista in basso di Laives e Pineta di Laives, in alto i masi di La Costa

Toponimo

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Il toponimo è attestato nel 1664 come auf Seit e nel 1704 come Seith[2] e significa "zona erbosa secca".[3] Il nome più antico risulta invece essere Fasseit, attestato sin dal 1321 con Perchtoldus de Vasseit.[4] Il nome italiano è stato introdotto nel 1940, nel corso della seconda fase dell'italianizzazione della toponomastica in provincia di Bolzano. Il toponimo italiano "La Costa" tuttora non è molto usato dai residenti del comune, infatti anche dalla popolazione di lingua italiana questa frazione è chiamata con il nome tedesco Seit.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La parrocchiale del beato Enrico da Bolzano
  • Chiesa del Beato Enrico da Bolzano. Nel 1853 si convertì la preesistente costruzione adibita a scuola in edificio religioso. La chiesetta venne dedicata al beato Enrico da Bolzano. Il campanile è a lato ed è chiusa da un coro. La campana più antica venne fusa nei primi anni del XIX secolo nel capoluogo altoatesino, mentre gli interni, spogli e semplici, risalgono al XVIII secolo.
  1. ^ Comune di Laives - Statuto.
  2. ^ Bozner Bürgerbuch 1551–1806. A cura del Heimatpflegeverband Bozen, 2 voll., Innsbruck, Wagner, 1956, n. 3072 e 7105.
  3. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 428. ISBN 88-7014-634-0.
  4. ^ Hannes Obermair, Bozen Süd - Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500 - Scritturalità e documentazione archivistica della Città di Bolzano fino al 1500, vol. 1, Bolzano, Città di Bolzano, 2005, pp. 214, n. 355, ISBN 88-901870-0-X.

Bibliografia

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  • (DE) Richard Staffler, Die Hofnamen von Zwölfmalgreien und Leifers (Bozner Jahrbuch für Geschichte, Kultur und Kunst, 1952), Innsbruck, Wagner, 1952, sezione "Seit" (con la dettagliata storia dei singoli masi)

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Homepage del comune di Laives [collegamento interrotto], su comune.leifers.bz.it.
  • http://www.laives-online.it
  • http://www.laives-info.it