La Belle Dame sans Merci
La Belle Dame sans Merci (dal francese: "La bella dama senza pietà") è una ballata scritta dal poeta inglese John Keats. Esistono due versioni, con poche differenze tra loro. L'originale fu scritta da Keats nel 1819, sebbene il titolo sia quello di un poemetto del XV secolo di Alain Chartier.
La Belle Dame sans Merci | |
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La Belle Dame sans Merci di John William Waterhouse (1893) | |
Autore | John Keats |
1ª ed. originale | 1819 |
Genere | ballata |
Lingua originale | inglese |
Trama
modificaLa ballata narra dell'incontro tra un cavaliere senza nome, trovatosi in un paesaggio sterile e desolato, e una misteriosa donna "dagli occhi selvaggi", che dichiara di essere "figlia di una fata". Il cavaliere la fa salire sul proprio cavallo e lei lo conduce alla "Grotta degli elfi", dove "versa lacrime e sospira di profondo dolore". Addormentatosi, il cavaliere ha una visione di principi e re dalla pelle bianchissima, i quali gli gridano che "la bella dama senza pietà" li ha assoggettati, rendendoli suoi schiavi. Al risveglio, si ritrova sullo stesso gelido pendio, dove continua ad aspettare.
L'opera nell'arte
modificaDescrizione figurativa
modificaBenché sia breve (composta di sole 12 strofe, di 4 versi ciascuna), la ballata è piena di enigmi. Il cavaliere è infatti associato con un giglio, simbolo di morte nella cultura occidentale, pallido e sfuggente, destinato a rimanere sul pendio e ad avvizzire; tuttavia non è chiaro il perché del suo fato sfavorevole. Una lettura diretta suggerisce che egli sia stato intrappolato dalla Bella Dama, come le linee narrative di Thomas the Rhymer o Tam Lin. Inoltre, poiché i cavalieri sono solitamente costretti al voto di castità, la poesia potrebbe forse implicare che sia compromesso (e stregato) mentre esita e indugia con una creatura eterea. Era un soggetto popolare da realizzare, nella cerchia dei pittori preraffaelliti.
La ballata nella satira
modificaIl 1º dicembre 1920 venne fatta una satira nella rivista Punch.
Musica
modifica- Ispirato dal componimento di Keats, Alexander Campbell Mackenzie ha composto una ballata sinfonica dal medesimo titolo (op. 29, 1883).
- Charles Villiers Stanford ha musicato il testo di Keats per voce e pianoforte (circa 1910); la composizione è stata poi trascritta per voce e orchestra da Patrick Hadley (1935).
- Il cantautore italiano Angelo Branduardi ha riproposto il tema della poesia in una versione molto suggestiva, che è stata inclusa nella raccolta La pulce d'acqua del 1977, con il titolo La bella dama senza pietà.
- Anche Loreena McKennitt ha messo in musica la ballata di Keats: il brano è stato pubblicato nell'album Lost Souls del 2018.
- Il cantautore italiano Vinicio Capossela eseguì il poema con sue musiche durante il concerto speciale "Ballate nella balena", tenutosi il 15 luglio 2012 all'abbazia di San Galgano. Successivamente ha inciso la canzone La belle dame sans merci che compare nell'album Ballate per uomini e bestie uscito il 17 maggio 2019.
Bibliografia
modifica- Giampaolo Sasso, Il segreto di Keats. Il fantasma della Belle Dame sans merci, Le sfere n° 105, Pendragon, 2006, p. 261, ISBN 88-8342-436-0. URL consultato il 14 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Approfondimenti
- Robert Graves, La Dea Bianca, ed. Adelphi.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene il testo completo in lingua inglese di La Belle Dame sans Merci
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La Belle Dame sans Merci
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Le due versioni de La Belle Dame sans Merci, su englishhistory.net.
- Testo originale tradotto, su ruggero.it. URL consultato l'8 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 213150781 · GND (DE) 7555184-6 · BNF (FR) cb146473332 (data) |
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