La camera degli sposi
«C'era nel cassetto del comodino la piccola rivoltella lasciata a lei dall'amica-nemica. Male, malissimo, pensava lei stessa, non accettare il dono della Bianchina, il dono del gingillo di madreperla, il dono della segreta rivoltella paterna. Perché ora la Bianchina si rendeva conto di questo: che subito dopo il rifiuto aveva fin troppo facilmente imparato da sé ad oliarla, poi a caricarla.»
La camera degli sposi è un romanzo dello scrittore italiano Marino Moretti scritto e pubblicato nel 1958.
La camera degli sposi | |
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Autore | Marino Moretti |
1ª ed. originale | 1958 |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | italiano |
Con questo romanzo, che conclude la carriera letteraria di Moretti, si ritrovano le tematiche ormai collaudate nei romanzi precedenti, ma con significative varianti che stanno ad indicarne "il definitivo esaurimento"[1].
Trama
modificaIl romanzo è ambientato nel periodo del dopoguerra nella città di Milano, in un momento di particolare slancio e di iniziative.
Il protagonista, Fulvio Lo Cascio, è un architetto dinamico nel lavoro e brillante con le donne. Egli è sposato con Bianca che, a causa di un'operazione, non può più avere rapporti sessuali e che lo lascia sostanzialmente libero nei movimenti. Fulvio non sembra approfittare di questa situazione fintanto che non incontra una vecchia compagna di scuola di Bianca, Ria De Lantoschi, e inizia con lei una relazione. Bianca sembra accettare il difficile rapporto a tre accogliendo l'amica in casa, ma quando si rende conto che il marito ha profanato addirittura il loro letto, decide di vendicarsi e di commettere un omicidio.
Edizioni
modifica- Marino Moretti, La camera degli sposi: romanzo, A. Mondadori, Milano-Verona 1958
Note
modifica- ^ Giuseppe Zaccaria, Invito alla lettura di Marino Moretti, Milano, Mursia, 1981, p. 70.