Lago di Caldaro

lago italiano altoatesino
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Il lago di Caldaro (Kalterer See in tedesco) è il più grande specchio d'acqua naturale della provincia autonoma di Bolzano. È situato nell'Oltradige a 216 m nel comune di Caldaro sulla Strada del Vino (BZ), a circa 20 km da Bolzano.

Lago di Caldaro
Kalterer See
Vista del lago
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Trentino-Alto Adige
Provincia  Bolzano
ComuneCaldaro sulla Strada del Vino
Vadena
Coordinate46°22′47.13″N 11°15′52.45″E
Altitudine216 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie1,4 km²
Profondità massima5,6 m
Volume0,006 km³
Idrografia
Originealluvionale
Bacino idrografico55,5 km²
Immissari principalialcuni piccoli immissari e sorgenti subacquee
Emissari principaliFossa Grande di Caldaro
Fossa Piccola di Caldaro
Mappa di localizzazione: Italia
Lago di Caldaro Kalterer See
Lago di Caldaro
Kalterer See

Caratteristiche

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Panorama sul lago dalla località di Castelvecchio.

Di origine alluvionale, il lago è alimentato da alcune sorgenti subacquee. Molto frequentato dai turisti, il lago di Caldaro ha lungo le sue rive impianti balneari, campeggi, alberghi e ristoranti, piccoli porti per le barche a vela. Per la sua ventilazione il lago di Caldaro favorisce l'esercizio di sport eolici quali il windsurf e la barca a vela.

Su una delle cime del monte di Mezzo (in ted. Mitterberg), che chiude la conca ad est, proprio all'altezza del lago sorgono le rovine di Castelchiaro (in ted. Leuchtenburg) e Castel Varco (in ted. Laimburg).

 
Il lago visto dalle rovine di "Castelvecchio", con la chiesetta di san Pietro

A est del lago, in località Castelvecchio (Altenburg), sorge la chiesa più antica dell'Alto Adige: la basilica di san Pietro, raggiungibile anche attraversando la gola Rastenbachklamm, un sentiero che risale la montagna attraverso strette gole e cascate.

Toponimo

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Il nome del lago è attestato nel 1257 come lacus Caldarii (in un documento latino), nel 1337 come Chaltner see, nel 1500 come See zu Kaltern e nel 1770 come Kalterer See.[1]

Leggenda

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Una delle tante saghe dell'Alto Adige descrive la formazione del lago di Caldaro. Il Signore presentatosi sotto le spoglie di un vagabondo bussò alla porta del maso Klughammer domandando un pezzo di pane e dell'acqua. Il padrone del maso gli rifiutò il pane, affermando inoltre che Dio fa piovere raramente. Il Signore iniziò allora a piangere, provato dalla cattiveria e dalla durezza di quell'uomo, tanto che le sue lacrime andarono a formare pian piano una piccola sorgente, che prendendo vigore travolse tutto ciò che trovò, risparmiando però il maso Klughammer.[2]

  1. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 2, Bolzano, Athesia, 1995, p. 145. ISBN 88-7014-827-0
  2. ^ Lucillo Merci, Le più belle Leggende dell'Alto Adige, Vallagarina ed., 1973

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Collegamenti esterni

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