Laringoscopia
endoscopia della laringe
La laringoscopia è una procedura medica che permette la visione della laringe; si effettua con strumenti particolari che illuminano la laringe, tra cui il laringoscopio.[1]
Laringoscopia | |
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Procedura diagnostica Glottide vista durante una laringoscopia | |
Classificazione e risorse esterne | |
MeSH | D007828 |
MedlinePlus | 007507 |
Con tale pratica si riescono ad esaminare la mucosa presente nella laringe e la situazione delle corde vocali; pertanto serve a diagnosticare infiammazioni, presenza di polipi o tumori,[1] e permette di effettuare l'intubazione della trachea.
Tipologia
modificaPuò essere diretta e indiretta.
- Laringoscopia indiretta: il piano laringeo è visualizzato tramite uno strumento che ne riflette l'immagine al di fuori del cavo orale. La persona è seduta e con la bocca aperta; si procede all'ispezione con uno specchietto, riscaldato per evitarne l'appannamento.
- Laringoscopia diretta: viene introdotto un laringoscopio attraverso la bocca aperta. La persona si trova in posizione supina. La tecnica fu introdotta da János Bókai e perfezionata da Gustav Killian attraverso l'istituzione nel 1897 anche di un broncoscopio, che da allora sostituì la laringoscopia indiretta.[2]
Note
modifica- ^ a b AIRC, Laringoscopia, su airc.it. URL consultato il 9 luglio 2013.
- ^ Angelo Casalini e Stefano Gasparini, Pneumologia interventistica, Springer, 2007, p. 601, ISBN 978-88-470-0555-6.
Bibliografia
modifica- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
- Angelo Casalini e Stefano Gasparini, Pneumologia interventistica, Springer, 2007, p. 601, ISBN 978-88-470-0555-6.
Altri progetti
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