Lazar Hrebeljanović

condottiero e santo serbo
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Stefano Lazzaro Hrebeljanović (in serbo Стефан Лазар Хребељановић?, Stefan Lazar Hrebeljanović; Prilepac, 1329Piana dei Merli, 28 giugno 1389) è stato un nobile serbo, principe della Serbia Moravica, figura eroica per la Serbia, nonché santo per la Chiesa ortodossa. Chiamato anche Knez Lazar (in serbo Кнез Лазар) o Zar Lazar, venne ucciso nella storica battaglia della Piana dei Merli contro gli ottomani.

Lazar Hrebeljanović
Lazar Hrebeljanović raffigurato in un affresco del monastero di Ravanica
Principe dei Serbi
Stemma
Stemma
In carica1371 –
28 giugno 1389
PredecessoreStefano Uroš V (imperatore)
SuccessoreStefan Lazarević
Nome completoСтефан Лазар Хребељановић (Stefan Lazar Hrebeljanović)
NascitaFortezza di Prilepac, 1329
MortePiana dei Merli, 28 giugno 1389
Luogo di sepolturaMonastero di Ravanica
Casa realeLazarević
PadrePribac Hrebeljanović
ConsorteMilica di Serbia
FigliMara
Dragana
Teodora
Jelena
Olivera
Dobrovoj
Stefano
Vuk
ReligioneOrtodossa serba
Santo Stefano Lazzaro
Ritratto di Stefano Lazzaro in un dipinto del 1857 del pittore Đura Jakšić
 

Principe dei Serbi

 
NascitaPrilepac, 1329
MortePiana dei Merli, 28 giugno 1389
Venerato daChiesa ortodossa serba
Ricorrenza28 giugno

Biografia

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Nato nel villaggio di Prilepac (nei pressi di Novo Brdo), era figlio di Pribac Hrebeljanović, cancelliere imperiale alla corte del sovrano serbo Stefano Uroš IV Dušan.[1] Per questo motivo ricevette una adeguata educazione a corte, e intorno al 1353 sposò la principessa di casa Nemanjić Milica[2]. Dopo la morte di Vukašin Mrnjavčević, divenne uno dei più potenti esponenti dell'aristocrazia serba, tanto da contrapporsi a Sigismondo di Ungheria (1385-1388).[1]

Con altri principi cristiani (come il Re di Bosnia Tvrtko I) prese parte nel giugno 1389 alla battaglia della Piana dei Merli (o Battaglia di Cossovo) contro l'esercito ottomano, nel corso della quale fu fatto prigioniero e ucciso.[1] È stato santificato dalla Chiesa ortodossa serba, ed è noto in diversi canti e delle ballate guerriere sulla battaglia di Cossovo.[1]

Discendenza

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Dalla moglie Milica ebbe otto figli, cinque femmine e tre maschi:

  1. ^ a b c d AA.VV.
  2. ^ C. P. Hankey, Lives of the Serbian Saints
  3. ^ Joakim Vujić, The transformation of symbolic geography: Characteristics of the Serbian people, in Balázs Trencsényi e Michal Kopeček (a cura di), Late enlightenment emergence of the modern 'national idea, Budapest New York, Central European University Press, 2006, p. 115, ISBN 978-963-7326-52-3.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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