Lebes
Il lebes (lebete in italiano) era un vaso profondo, un calderone, costruito in bronzo o in terracotta, utilizzato per conservare acqua, come per cuocere cibi o lavare mani o piedi.[1][2]
Nella Grecia antica, a causa del fondo arrotondato, necessitava di un piedistallo per restare eretto; nel periodo classico era appoggiato tramite un piede, e generalmente veniva usato come ciotola per miscelare il cibo in preparazione. [senza fonte]
Il lebes di metallo era utilizzato durante le cerimonie di purificazione come sacrifici, funerali e matrimoni, o come premio in contesti atletici.[senza fonte]
Nell'accezione moderna si distingue il Lebes dal Dinos sulla base delle dimensioni del manufatto, essendo più grande il primo rispetto al secondo. Fonti letterarie invece sembrano suggerire una diversità funzionale, per cui il primo sarebbe uno strumento da cucina, e una coppa da bevuta il secondo. [senza fonte]
Varianti
modifica- Lebes tripode
Il lebes tripode è caratterizzato da maniglie verticali rotonde e da tre gambe sostenute da montanti; tutti questi elementi venivano fusi separatamente e poi rivettati al calderone. Era uno strumento da cucina, utilizzato per riscaldare l'acqua e per cuocere carne.[3].
- Lebes gamikos
Il lebes gamikos era specificamente un vaso nuziale con manici ad anello.[4].
Reperti
modificaLebete alla tomba Regolini-Galassi a Cerveteri | Lebete con sei protomi di leone, risalente al 675-650 a.C., ritrovato nel 1836 all'interno della tomba Regolini-Galassi nella Necropoli del Sorbo di Cerveteri, attualmente esposto ai Musei Vaticani.[5] | ||
Lebete di Eleunte | Lebete in bronzo risalente al periodo tra 500 - 400 a.C., ritrovato nel 1922 a Eleunte, nell'attuale penisola di Gallipoli in Turchia, attualmente esposto al Museo del Louvre di Parigi.[6] | ||
Lebete del pittore Sabouroff[7] | Lebete attribuita al pittore Sabouroff, raffigurante l'addobbo di una sposa, risalente a circa il 450 a.C., parte della collezione di antichità di Berlino all'Altes Museum di Berlino.[8] | ||
Lebete di Eros | Lebete in terracotta decorata con la tecnica delle figure rosse, ritrovato in Puglia, risalente al periodo tra il 350 e 300 a.C., raffigurante Eros davanti ad una donna, utilizzato durante i riti nunziali, esposto all'Museo d'arte di Cincinnati negli Stati Uniti.[9] |
Note
modifica- ^ lebete, su sapere.it. URL consultato il 31 luglio 2024.
- ^ lebete, su dizionario.internazionale.it. URL consultato il 31 luglio 2024.
- ^ (EN) Benton, Sylvia, The Evolution of the Tripod-Lebes, The Council, British School at Athens, 1934, DOI:10.1017/S0068245400007395.
- ^ (EN) Lebes gamikos, su perseus.tufts.edu. URL consultato il 31 luglio 2024.
- ^ Lebete con protomi di leone, su museivaticani.va. URL consultato il 1º agosto 2024.
- ^ Lébès, su collections.louvre.fr. URL consultato il 1° agosto 2024.
- ^ (EN) The Sabouroff Painter, su britishmuseum.org. URL consultato il 1º agosto 2024.
- ^ (EN) 212249, ATHENIAN, Berlin, Antikensammlung, Berlin, Schloss Charlottenburg, F2404, su carc.ox.ac.uk. URL consultato il 1º agosto 2024.
- ^ (EN) Red-Figure Lebes Gamikos: Eros Seated Before a Woman, su cincinnatiartmuseum.org. URL consultato il 1º agosto 2024.
Bibliografia
modifica- Robert Manuel Cook, Greek painted pottery, London ; New York, Routledge, 1997, pp. 88-96, ISBN 0-415-13860-4.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Lebete, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.