Lecomtella madagascariensis
Lecomtella madagascariensis A.Camus, 1925 è una pianta angiosperma monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (o Graminacee), endemica del Madagascar. È l'unica specie del genere Lecomtella A.Camus, 1925 e della tribù Lecomtelleae Pilg. ex Potztal, 1957.[2][3][4][5]
Lecomtella madagascariensis | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
(clade) | Commelinidi |
Ordine | Poales |
Famiglia | Poaceae |
Sottofamiglia | Panicoideae |
Tribù | Lecomtelleae Pilg. ex Potztal, 1957 |
Genere | Lecomtella A.Camus, 1925 |
Specie | L. madagascariensis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Commelinidae |
Ordine | Cyperales |
Famiglia | Poaceae |
Genere | Lecomtella |
Specie | L. madagascariensis |
Nomenclatura binomiale | |
Lecomtella madagascariensis A.Camus, 1925 |
Etimologia
modificaIl nome generico (Lecomtella) è stato dato in onore del botanico francese Paul Henri Lecomte (1856-1934).[6] L'epiteto specifico (madagascariensis) indica l'origine della pianta (Madagascar).[7]
Il nome scientifico della specie e del genere è stato definito dalla botanica francese, specializzata nello studio delle orchidee, Aimée Antoinette Camus (L'Isle-Adam, 1879 – 1965) nella pubblicazione "Comptes Rendus Hebdomadaires des Séances de l'Academie des Sciences. Paris" (Compt. Rend. Hebd. Séances Acad. Sci. 181: 567) del 1925.[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dai botanici Robert Knud Pilger (1876–1953) e Eva Hedwig Ingeborg Potztal (1924 - 2000) nella pubblicazione "Willdenowia" (Willdenowia 1: 771) del 1957.[5]
Descrizione
modificaPortamento
modificaIl portamento di questa specie è rizomatoso con cicli biologici perenni. Le piante di questo genere sono monoiche. I culmi sono alti 100 – 200 cm.[3][8][9][10][11][12]
Foglie
modificaLe foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Possono essere presenti dei pseudopiccioli.
- Guaina: la guaina è abbracciante il fusto ed è glabra.
- Ligula: le ligule sono membranosa; la membrana è sfrangiata e termina con una linea di peli. Le ligule abassiali hanno solamente una linea di peli.
- Lamina: la lamina ha delle forme generalmente da lineari a lanceolate e piatte con apice attenuato. La superficie è scabra (anche sui margini) e glabra. Dimensione: larghezza 10 – 18 mm; lunghezza 12 – 22 cm.
Fiori
modifica- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate (o con rami primari non ramificati, o rami primari ramificati formanti rami di ordine superiore) e sono formate da 1 a 4 spighette ed hanno la forma di una pannocchia oblunga e contratta. Le spighette prossimali sono staminali e una sola spighetta distale è bisessuale. Lunghezza della pannocchia: 5 – 6 cm.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da uno o più fiori. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. Le spighette bisessuali hanno il fiore inferiore staminifero e quello superiore pistillifero.
- Glume: le glume sono distinte e separate da un internodo. La rachilla può essere alata.
- Palea: la palea, eventualmente carenata (o bicarenata), è membranosa.
- Lemma: il lemma del fiore superiore è pubescente e tubercolato; l'apice termina con tre appendici.
I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
- *, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule hanno una consistenza carnosa.
- L'androceo è composto da 2 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere (lunghe 4 mm) sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
- Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, breve, è unico con due stigmi in genere piumosi.
Frutti
modificaI frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è provvisto quasi sempre di epiblasto ha un solo cotiledone (allungato) altamente modificato (scutello con fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia si sovrappongono.
Biologia
modificaCome gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
modificaLecomtella madagascariensis è endemica del Madagascar centro-meridionale, in particolare dell'area del massiccio di Andringitra, ad altitudini comprese tra 700 e 2300 m.[1].
Tassonomia
modificaLa famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[11][13]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, la tribù Lecomtelleae fa parte della sottofamiglia Panicoideae.[3][8]
Filogenesi
modificaAll'interno della famiglia Poaceae la sottofamiglia Panicoideae appartiene al clade "PACMAD" (formato dalle sottofamiglie Aristidoideae, Arundinoideae, Micrairoideae, Danthonioideae, Chloridoideae e Panicoideae). Questo clade con il clade BEP (formato dalle sottofamiglie Ehrhartoideae, Bambusoideae e Pooideae) forma un "gruppo fratello" (il clade BEP a volte è chiamato clade "BOP" in quanto la sottofamiglia Ehrhartoideae a volte è chiamata Oryzoideae). La sottofamiglia di questa voce, nell'ambito del clade "PACMAD", a parte la sottofamiglia Aristidoideae in posizione "basale", forma un "gruppo fratello" con il resto delle sottofamiglie del clade.[3]
Il clade "PACMAD" è un gruppo fortemente supportato fin dalle prime analisi filogenetiche di tipo molecolare. Questo gruppo non ha evidenti sinapomorfie morfologiche con l'unica eccezione dell'internodo mesocotiledone allungato dell'embrione. Questo clade inoltre è caratterizzato, nella maggior parte delle piante, dal ciclo fotosintetico di tipo C4 (ma anche a volte tipo C3).[3]
La tribù Lecomtelleae fa parte del secondo gruppo di tribù che si sono differenziate nell'ambito della sottofamiglia e di questo gruppo occupa una posizione "basale" dopo la tribù Gynerieae. Nelle specie di questa tribù il ciclo fotosintetico è del tipo C3). Questa specie potrebbe occupare una posizione "sister" ("gruppo fratello") rispetto alle supertribù Panicodae+Andropogonodae. La posizione tassonomica di questa specie tuttavia non è ancora be definita e attende dati filogenetici più definitivi.[4]
Per questo genere non è stata evidenziata alcune sinapomorfia.
Conservazione
modificaLa Lista rossa IUCN classifica Lecomtella madagascariensis come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]
Il suo areale ricade quasi interamente all'interno del Parco nazionale di Andringitra.
Note
modifica- ^ a b c (EN) Manjato, N. 2024, Lecomtella madagascariensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 30 settembre 2024.
- ^ a b (EN) Lecomtella madagascariensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 30 settembre 2024.
- ^ a b c d e Kellogg 2015, pag. 288.
- ^ a b Soreng et al. 2017.
- ^ a b Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato l'11 luglio 2020..
- ^ Etymo Grasses 2007, pag. 165.
- ^ Etymo Grasses 2007, pag. 179.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
- ^ (EN) Accepted Genera of Poaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 30 settembre 2024.
Bibliografia
modifica- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 12 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classification of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classifications, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- H. Trevor Clifford & Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, New York, Springer, 2007.
- J. Gabriel Sánchez-Ken e Lynn G. Clark, Phylogeny and a new tribal classification of the Panicoideae s.l. (Poaceae) based on plastid and nuclear sequence data and structural data, in American Journal of Botany, vol. 97, n. 10, 2010, pp. 1732–1748.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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