Leonardo Gigli
Leonardo Gigli (Sesto Fiorentino, 30 aprile 1863 – Firenze, 4 aprile 1908) è stato un chirurgo e ginecologo italiano.
Biografia
modificaNato da Ottavio, politico e pedagogista romano, e dall'aristocratica Cecilia Bartolini Salimbeni, Leonardo Gigli studiò medicina e chirurgia a Firenze, nell'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. Indirizzati i suoi interessi verso la chirurgia, si laureò nel 1889. Nello stesso anno assunse l'incarico di assistente nella clinica ostetrico-ginecologica diretta da Domenico Chiara, avendo vinto il relativo concorso.
Alla morte di Chiara, nel 1891, Gigli, facendo un percorso formativo simile a quello compiuto dal toscano Vincenzo Balocchi, lasciò Firenze per viaggi di perfezionamento: Parigi, dove frequentò le cliniche dirette dai professori Stéphane Tarnier, Adolphe Pinard e Pierre-Constant Budin, Londra e infine Breslavia, dove lavorò con Johann von Mikulicz-Radecki e poi con Heinrich Fritsch. Quest'ultimo lo nominò interno nella sua clinica ostetrica.
Osservando le sottili seghe realizzate in questa città da Härzel, fabbricante di strumenti chirurgici, Gigli ideò e sperimentò la sua invenzione, il filo-sega (sega di Gigli), uno strumento per la dieresi ossea. Nella clinica del professor Fritsch lo applicò con successo in interventi di pubiotomia, effettuando l'operazione che da allora in poi fu associata al suo nome, il taglio lateralizzato del pube (operazione di Gigli)[1]. L'operazione si rivelò particolarmente efficace per facilitare il parto in donne affette da rachitismo e più in generale in presenza di viziature pelviche, evitando così il ricorso alla sinfisiotomia o al taglio cesareo, allora più rischiosi e complessi.
Tornato a Firenze nel 1894, Gigli intraprese la carriera ospedaliera presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova, dove assunse nel 1899 l'incarico di chirurgo interno e direttore delle medicherie esterne. Non abbandonò però le sue ricerche e nel 1901 decise di lasciare l'ospedale per dedicarsi completamente allo studio e all'attività privata. L'operazione ideata da Gigli si diffuse rapidamente in Europa, riducendo drasticamente la mortalità delle partorienti, tanto che nel 1904 Gigli poté annunciare all'XI Riunione della Società italiana di ostetricia e ginecologia in Roma che la sua tecnica era stata utilizzata positivamente in più di cento casi[2]. In Italia però non ebbe lo stesso successo, nonostante la sua ricca attività scientifica.
Nel 1907 venne chiamato ad illustrare il suo metodo in Francia e a Dresda, dove gli vennero riconosciuti alti meriti e dove il taglio lateralizzato del pube fu fatto oggetto di quattro giorni di discussione.
Negli ultimi anni della sua vita fu sostenuto nella battaglia per il riconoscimento anche in Italia dal ginecologo e politico Luigi Maria Bossi che, venuto a conoscenza mentre era all'estero dello strumento e dell'efficacia dell'operazione, si batté per far ottenere a Gigli la libera docenza universitaria, che non ottenne mai. Leonardo Gigli morì infatti a Firenze di polmonite a soli 44 anni. È sepolto nel cimitero comunale di San Felice a Ema a Firenze.
Lo strumento chirurgico di sua invenzione, divenuto col tempo obsoleto nell'ambito chirurgico ginecologico, è tuttora usato nel campo della chirurgia ossea.
L'archivio e la biblioteca Gigli
modificaLa biblioteca del Museo Galileo conserva un fondo archivistico ed un fondo librario che portano il nome di Leonardo Gigli.
Il primo raccoglie l'ampio carteggio familiare (circa 320 pezzi tra lettere e cartoline) e l'altrettanto ricco carteggio scientifico (circa 300 lettere), oltre a documenti che attestano la formazione professionale di Gigli e a numerosi scritti e appunti di argomento scientifico. Le carte permettono di ricostruire le vicende dell'autore, in particolare riguardo alla pratica chirurgica da lui adottata in campo ostetrico-ginecologico mediante il filo-sega[3].
Il secondo è formato da circa 200 opere di argomento medico e in particolare ostetrico ginecologico, principalmente in lingua italiana e tedesca[4].
Entrambi furono raccolti dal fratello Ottavio Gigli e donati all'Istituto e Museo di storia della scienza, oggi Museo Galileo: il fondo librario dallo stesso Ottavio nel 1954 e il fondo archivistico nel 2003 dal nipote Fulvio, insieme ad alcuni strumenti chirurgici appartenuti a suo nonno.
Note
modifica- ^ Leonardo Gigli, Taglio lateralizzato del pube: suoi vantaggi, sua tecnica, in Annali di ostetricia e ginecologia, vol. 16, 1894, pp. 649-667.
- ^ Leonardo Gigli, Dalla prima centuria del taglio lateralizzato del pube, in Atti della Società italiana di ostetricia e ginecologia, vol. 11, 1906, pp. 331-345.
- ^ Inventario del Fondo archivistico (PDF), su opac.museogalileo.it.
- ^ Pubblicazioni del Fondo librario (PDF), su opac.museogalileo.it.
Bibliografia
modifica- In memoria del dottore Leonardo Gigli nel trentesimo giorno dalla sua morte, 4 maggio 1908, Firenze, G. Spinelli, 1908.
- Luigi Maria Bossi, Nel trigesimo della morte di Leonardo Gigli, Milano, F. Fossati, 1908.
- Serafino Patellani, Leonardo Gigli, in La ginecologia moderna, vol. 1, n. 5, maggio 1908, pp. 225-230.
- Celebrating the centennial (1894–1994): Leonardo Gigli and his wire saw, in Journal of neurosurgery, vol. 82, n. 6, giugno 1995, pp. 1086-1090.
- Francesco Tonelli, Leonardo Gigli (1863-1908), l'ideatore del filo-sega, in I protagonisti della chirurgia fiorentina, Firenze, Polistampa, 2011, ISBN 978-88-596-0981-0.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leonardo Gigli
Collegamenti esterni
modifica- Pasquale Sfameni, GIGLI, Leonardo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- Giulia Crespi, GIGLI, Leonardo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 54, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Leonardo Gigli, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- Biblioteca del Museo Galileo, su museogalileo.it. URL consultato il 4 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2014).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 9581048 · ISNI (EN) 0000 0000 6161 3303 · SBN SBNV013756 · LCCN (EN) no2005073786 |
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