Leopold Hilsner (Polná, 10 luglio 1876 – Vienna, 9 gennaio 1928) calzolaio boemo con cittadinanza austriaca di origine ebraica. Hilsner fu accusato e condannato per l'omicidio di Anežka Hrůzová e Marie Klímová durante l'omonimo processo.

Leopold Hilsner

Il cosiddetto Affare Hilsner riempì le pagine dei giornali nel 1899-1900 e mobilitò molti antisemiti in una campagna antiebraica.[1] In difesa di Hilsner e per una revisione del primo sommario processo che lo aveva condannato a morte intervenne Tomáš Masaryk, futuro presidente della Prima repubblica cecoslovacca e allora professore di sociologia presso l'Università di Praga.[2]

Leopold Hilsner proveniva da una povera famiglia di origine ebraica della cittadina di Polná. Si diplomò in una scuola ebraica tedesca e dopo il diploma fece per un breve periodo l'apprendista come calzolaio. Tuttavia non trovò mai un impiego stabile, lavorando solo occasionalmente e facendosi mantenere dalla madre.[3] Vagabondava spesso per le vie di Polná, chiedendo l'elemosina e risiedeva nella casa di fronte alla sinagoga, dove c'era un alloggio per i poveri del comune.

Dopo l'accusa di omicidio rituale, Hilsner fu incarcerato e condannato a seguito di un processo durato 5 giorni e svoltosi a Kutná Hora (12-16 settembre 1899). L'avvocato difensore di Hilsner fece appello alla Corte Suprema di Vienna per far annullare il verdetto di Kutná Hora. Si arrivò così a un nuovo processo, svoltosi stavolta presso il tribunale regionale di Písek. Il processo durò 17 giorni e si concluse il 14 novembre 1900. Leopold Hilsner fu nuovamente riconosciuto colpevole e condannato a morte, ma l'anno successivo la sentenza fu commutata in ergastolo.[1]

Dopo 18 anni di prigionia, Hilsner fu infine rilasciato il 24 marzo 1918 in condizioni di salute precarie, sulla base di un indulto concesso dall'imperatore Carlo I d'Austria. Hilsner non venne mai riabilitato, né il suo processo non fu mai riesaminato. Nella sua libertà visse in diversi luoghi, tra cui Velké Meziříčí, Praga e Vienna, dove negli anni Venti si mantenne come venditore ambulante sotto un altro nome, sostenuto finanziariamente dalla comunità ebraica viennese e dal presidente Masaryk.[3]

Leopold Hilsner morì presto, una decina di anni dopo il suo rilascio, all'età di 51 anni nell'ospedale Rothschild e fu sepolto nel Cimitero Centrale di Vienna.[3]

Curiosità

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Nel 1919 è stato realizzato un lungometraggio sulla vicenda dal titolo Případ Hilsner [Il caso Hilsner] con protagonista lo stesso Hilsner.[4] Più recentemente, nel 2015 la televisione ceca ha realizzato un film, dedicato all'Affare Hilsner intitolato Zločin v Polné [Delitto a Polná] e trasmesso per la prima volta in televisione nel gennaio 2016.[5]

  1. ^ a b (EN) YIVO | Hilsner Affair, su yivoencyclopedia.org. URL consultato il 13 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Židovské muzeum v Praze, Murder in Polná - Exhibition to mark the centenary of the Hilsner Affair | Židovské muzeum v Praze, su www.jewishmuseum.cz. URL consultato il 13 aprile 2022.
  3. ^ a b c (CS) Ivana Mudrova, Kam značky nevedou III. a další podivuhodné cesty, Praha, Nakladatelství Lidové noviny, 2007, pp. 147–155.
  4. ^ (CS) Jan Prchal, Biografický slovník Polenska, Polná, Linda, 2002, pp. 45-46.
  5. ^ (EN) Zlocin v Polné, Ceská Televize, 31 gennaio 2016. URL consultato il 13 aprile 2022.

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