Linoleografia
La linoleografia è una di e tecnica di incisione e stampa artistica diretta, di immagini e grafiche su carta, cartone o stoffa mediante l'uso di una matrice ricavata per incisione da una porzione di linoleum adatto. Il termine "linoleografia" deriva dal nome del supporto (linoleum) e dal greco "grapho" (scrivere). La matrice può venire utilizzata per stampare diverse copie del progetto, fino a che non sia usurata. In ogni caso la linoleografia è una tecnica di stampa ad alta tiratura. È una tecnica di stampa relativamente recente, soprattutto se paragonata a tecniche quali la serigrafia. In origine, infatti, il linoleum era semplicemente un materiale da pavimentazione e solo a partire dall'inizio del 1900 venne usato come materiale artistico.
Storia
modificaPrimi esperimenti
modificaI primi artisti che usano il linoleum come materiale per stampare sono gli espressionisti tedeschi Erich Heckel, Gabriele Münter ed Ernst Ludwig Kirchner e, dal 1913 in poi, i costruttivisti russi Vasilij Vasil'evič Kandinskij e Aleksandr Michajlovič Rodčenko. In America la linoleografia viene introdotta nel 1910 e nel 1911 arriva in Gran Bretagna.
Claude Flight e la scuola inglese
modificaIn Gran Bretagna si diffonde la linoleografia a più colori grazie al lavoro di Claude Flight che insegna la tecnica alla Grosvernor School of Modern Art di Londra. Flight è un convinto sostenitore della stampa come forma d'arte accessibile a tutti: il linoleum è molto diffuso, abbastanza facile da lavorare e poco costoso, non lascia segni di trama sul prodotto finale e si presta quindi ad esaltare i colori. Queste caratteristiche convincono Flight ad abbracciare la tecnica con entusiasmo. Le linoleografie di Flight e della Grosvernor School hanno un approccio e dei temi affini al futurismo italiano. Macchine, velocità, modernità, progresso sono i soggetti preferiti di questi artisti, con forme avvolgenti e strutture angolari. La scuola lancia artisti importanti quali la svizzera Lill Tschudi e le australiane Dorrit Black, Ethel Spowers e Evelyn Syme. Nello stesso periodo il britannico Ben Nicholson sperimenta la linoleografia su stoffa, esponendo diverse opere.
Picasso e la stampa "a forma persa"
modificaHenri Matisse e Pablo Picasso sono importanti esponenti della linoleografia. È a Picasso che si deve lo sviluppo di un'evoluzione di questa tecnica: la linoleografia a forma persa. Questo procedimento permette di stampare a più colori e implica un lavoro progressivo di incisione e rifinitura della matrice, per ogni applicazione di ciascun colore. In ogni passaggio la matrice viene ristampata e l'opera si completa per sovraimpressioni progressive di inchiostro sul supporto (solitamente di carta). Dato che la matrice diventa sempre meno utilizzabile a ogni riduzione e modifica, tutti gli esemplari vengono stampati insieme. In pratica: se il progetto prevede l'uso dei colori nero, azzurro e giallo, i fogli vengono prima tutti stampati con la matrice che riporta le parti in nero. Successivamente la matrice viene lavata e modificata per riduzione, ricavando la forma necessaria all'applicazione del secondo colore. Si procede quindi a stampare il secondo colore e poi il terzo. A questo punto la matrice è persa: non è più utilizzabile per ripetere dall'inizio il processo.
Picasso lavora a lungo sulla tecnica, spingendola fino ai limiti tecnici del materiale, fino ai primi anni '60.
Bibliografia
modifica- Ann d'Arcy Hughes, Hebe Vernon-Morris, La Stampa d'arte. Tecniche tradizionali e contemporanee.; Modena, Logos, 2010. ISBN 978-88-7940-506-5.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su linoleografia
Collegamenti esterni
modifica- (EN) linocut, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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