Lo sposo deluso, ossia La rivalità di tre donne per un solo amante è un'opera lirica iniziata nel 1783 e mai completata da Wolfgang Amadeus Mozart su testo di autore incerto.

Lo sposo deluso K 430
Titolo originaleLo sposo deluso
Lingua originaleitaliano
Genereopera buffa
MusicaWolfgang Amadeus Mozart
Librettoprobabilmente Giuseppe Petrosellini
(libretto online)
Attidue
Epoca di composizioneluglio - novembre 1783
Personaggi
  • Bocconio Papparelli, uomo sciocco e facoltoso, promesso sposo di Eugenia (basso)
  • Eugenia, giovane romana di nobili natali, alquanto capricciosa e promessa in consorte a Bocconio, ma fida amante di Don Asdrubale (soprano)
  • Don Asdrubale, ufficiale toscano, molto coraggioso e amante di Eugenia (tenore)
  • Bettina, nipote di Bocconio, ragazza vana, innamorata di Don Asdrubale (soprano)
  • Pulcherio, misogino e amico di Bocconio (tenore)
  • Gervasio, tutore di Eugenia, che si innamora di Metilde (basso)
  • Metilde, virtuosa di canto e ballo, anch'essa innamorata di Don Asdrubale e finta amica di Bettina (soprano)

Il libretto fu per un certo periodo attribuito a Lorenzo da Ponte, ma senza certezze; probabilmente è stato scritto da anonimo italiano del XVIII secolo, anche se la musicologia più recente in merito tenderebbe a riconoscere in Lorenzo Da Ponte l'autore, il quale, nel caso specifico, avrebbe attinto talune parti della trama da libretti preesistenti di opere di Cimarosa (Le donne rivali) o di Paisiello rappresentate in teatri italiani negli anni settanta del Settecento.[1]

Mozart, dopo aver messo da parte la stesura de L'oca del Cairo, fra luglio e novembre del 1783 si dedicò alla composizione di una nuova opera, ma non la portò a termine, probabilmente perché era senza commissione;[1] riuscì a completare soltanto quattro numeri musicali (la sinfonia, due concertati del primo atto ed un'aria solistica sopranìle per il personaggio di Eugenia, la protagonista femminile; questo pezzo non prevede la presenza del pianoforte che è, invece, un'epentesi del tutto arbitraria).

Un quinto numero musicale, un'aria per il tenore (destinata al personaggio di Pulcherio) venne soltanto abbozzata da Mozart, secondo quanto è possibile constatare dalla consultazione dei manoscritti presso il Mozarteum di Salisburgo. Di questo lavoro esiste un completamento in singole parti d'orchestra e partitura realizzato dal musicologo italiano Mario Genesi (depositato presso la Sibley Library di New York e presso lo stesso Mozarteum, Salzburg).Genesi ha completato i due atti con due finali da lui composti, integrando anche con altre inserzioni come, ad esempio, la Scena Notturna del Finto Spettro che si trova nel secondo atto dell'opera.

Organico orchestrale

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Due flauti, due oboi, due fagotti, due corni, due trombe, timpani, archi

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN178278787 · LCCN (ENn89638567 · J9U (ENHE987007581259105171
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