Lost Gardens of Heligan
I Lost Gardens of Heligan ("Giardini perduti di Heligan") sono un complesso di giardini, approntati originariamente tra la fine del XVIII secolo[1][2] e l'inizio del XX secolo[1][2][3][4][5][6] nella tenuta di Heligan, antica residenza della famiglia Tremayne[1][3][4][6] situata nel villaggio inglese di Pentewan[1][2][4][5] (dintorni di Mevagissey), in Cornovaglia (Inghilterra sud-occidentale).
Considerati nel XIX secolo tra i più bei giardini della Gran Bretagna[4], caddero in rovina (da cui il nome) dopo la prima guerra mondiale[1][2][3][5], ma sono stati rivitalizzati e riportati agli antichi splendori nel corso degli anni novanta del XX secolo, grazie ai lavori guidati da Tim Smit, autore anche dell'Eden Project[1][2][3][4][5][6]: si tratta del più grande progetto di restauro di giardini mai realizzato in Europa[1][3].
Ubicazione
modificaI giardini si trovano a circa 2,5 km da Mevagissey.[4]
Caratteristiche
modificaI giardini si estendono in un'area di circa 80 acri.[1][3]
Nel complesso si trovano giardini all'inglese, giardini all'italiana, giardini a terrazze e anche una "giungla".[4]
Il complesso è diviso in varie sezioni, quali la Lost Valley ("Valle perduta"), la Jungle, il Productive Garden, i Pleasure Grounds, l'Italian Garden, ecc.[1][3][5]
I giardini presentano una grande varietà di piante, che vanno dall'ananas al bambù, alle felci giganti australiane, ecc.[5]
Storia
modificaLa tenuta di Heligan fu realizzata nel 1603 da William Tremayne, la cui famiglia era proprietaria di circa 1.000 acri della zona.[3]
I giardini furono creati intorno al 1780-1790 circa da Henry Hawkins Tremayne (1766-1829), curato a Lostwithiel, che ereditò la tenuta.[1]
In seguito, John Hearle Tremayne (1829-1851) realizzò la lunga passeggiata che collegava la tenuta al villaggio di Pentewan, in origine costruita forse per permettere ai cavalli il trasporto del carbone da St Austell.[1] Fu inoltre probabilmente colui che introdusse delle piante subtropicali, creando l'area nota ora come "The Jungle".[1]
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, però, i giardinieri che si occupavano della manutenzione della tenuta di Heligan furono chiamati alle armi e molti di loro morirono[1][2][3][4][5] (dei 22 giardinieri, solo 6 tornarono a casa vivi[3]).
Nel 1916, inoltre, la tenuta fu requisita dal Dipartimento di Guerra.[1][3]
Dopo la prima guerra mondiale, morì anche l'ultimo erede maschio della famiglia Tremayne e la tenuta fu così venduta.[6]
Per questi motivi, i giardini furono abbandonati e ben presto furono coperti da una folta boscaglia, che di fatto li cancellò.[1][2][3][4][5][6]
Nel corso della seconda guerra mondiale, la tenuta fu utilizzata invece dall'esercito statunitense.[3]
All'inizio degli anni novanta, il discografico Tim Smit, incaricato da un erede della tenuta, John Willis, visitò Heligan per la prima volta il 16 febbraio 1990[6] e, nella primavera del 1991, iniziò un lavoro da parte di molti giardinieri volontari, grazie ai quali il sito ha potuto essere recuperato e rivitalizzato.[1][2][3][4][5][6]
L'anno seguente, i giardini furono aperti al pubblico.[1][3]
Punti d'interesse
modificaPleasure Grounds
modificaQuesta sezione ospita giardini tipici di varie parti della terra e comprende vari padiglioni, stagni, ecc.[5] Vi si trova anche una grotta di cristallo.[5]
Productive Garden
modificaNel Productive Garden si trovano 300 varietà di frutta e verdura.[5]
Italian Garden
modificaL'Italian Garden ("Giardino all'italiana") fu il primo progetto realizzato durante il restauro.[7]
Fu creato in origine allo scopo di "catturare" il sole di mezzogiorno e per questo motivo si chiamava in origine The Suntrap.[7]
The Jungle
modificaNella Jungle ("Giungla"), che si estende per circa 22 acri[3], si trovano palme, bambù e felci australiane.[5][8]
Lost Valley
modificaLa Lost Valley si estende in un'area di circa 30 acri.[3]
Sculture
modificaTra le sculture più famose e curiose all'interno dei Lost Gardens of Heligan, vi sono la Mud Maid ("La ragazza del fango") e The Giant's Head ("La testa del gigante"), realizzate da due persone del luogo Sue e Pete Hill.[9]
Queste figure sono ispirate a due libri per bambini scritti da Sandra Horn ed illustrati da Karen Popham.[9]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Mevagissey.net: The Lost Gardens of Heligan
- ^ a b c d e f g h A.A.V.V., Gran Bretagna da scoprire, Dorling Kindersley, London - Mondadori, Milano, 2011, p. 35
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Cornwall Online: The Lost Gardens of Heligan
- ^ a b c d e f g h i j A.A.V.V., Inghilterra, Lonely Planet, Victoria - EDT, Torino, 2007, p. 381
- ^ a b c d e f g h i j k l m A.A.V.V., Key Guide - Gran Bretagna, Touring Club Italiano, 2007, p. 85
- ^ a b c d e f g Heligans fruchtbare Wildnis. Das Gartenwunder von Cornwall, in: Die Zeit
- ^ a b Look Around Cornwall: The Lost Gardens of Heligan > Italian Garden Archiviato il 3 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ Look Around Cornwall: The Lost Gardens of Heligan > The Jungle Archiviato il 3 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ a b Look Around Cornwall: The Lost Gardens of Heligan > Mud Maid Archiviato il 12 luglio 2012 in Internet Archive.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lost Gardens of Heligan
Collegamenti esterni
modifica- The Lost Garden of Heligan - Sito ufficiale, su heligan.com.
- The Lost Gardens of Heligan su Look Around Cornwall
- The Lost Gardens of Heligan su Mevagissey.net
- The Lost Gardens of Heligan su Cornwall Online
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315167740 |
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