Luint
Luint (Luvint in friulano[1]) è una frazione del comune di Ovaro (UD). Si trova a 621 m in Val Degano, alla destra orografica del torrente. È situato su un terrazzamento naturale alle pendici del monte Col Gentile (2076 m).
Luint frazione | |
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La chiesa | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Comune | Ovaro |
Territorio | |
Coordinate | 46°28′N 12°52′E |
Altitudine | 621 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33025 |
Prefisso | 0433 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Santa Caterina - San Valentino |
Cartografia | |
Storia
modificaLa prima citazione di Luint è di epoca tardo medioevale. La zona, tuttavia, era abitata anche in epoche precedenti, come dimostra la presenza dei resti di una fortificazione (forse un castelliere) in prossimità dell'abitato.
A partire dal medioevo costituì un comune autonomo, mentre nel XIX secolo venne aggregato prima al comune di Mione e quindi, insieme a questo, a quello di Ovaro. Fino al secondo dopoguerra fece parte della parrocchia della pieve di Gorto, da cui fu staccato per entrare a far parte della neocostituita parrocchia di Mione.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaIn paese si trova la chiesa di Santa Caterina, di origine medioevale e rimaneggiata nel XVIII secolo. Nella chiesa aveva sede la confraternita di san Valentino.
Di un certo interesse sono anche la casa Lupieri (esempio di dimora signorile carnica del XVIII secolo) e la fontana di pietra.
Blasone popolare
modifica«Luvint: buina tiera, trista int»
«Luint: buona terra, cattiva gente»
Note
modifica- ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive..
Bibliografia
modifica- Bianca Agarinis Magrini. "Caro amico pregiatissimo. Un epistolario dell'Ottocento fra Carnia, Cadore e Comelico". Udine, Forum, 2000.
- Bianca Agarinis Magrini. "1848. L'Organo di Luint". Il campo sentieri, 1999.
- Bianca Agarinis Magrini (cur.), "Funesti effetti di sanitarie negligenze" di GioBatta Lupieri. Montereale Valcellina, Circolo Culturale Menocchio, 2002.