Luis Alberto Lacalle Pou

politico uruguaiano
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Luis Alberto Alejandro Aparicio Lacalle Pou (Montevideo, 11 agosto 1973) è un politico uruguaiano, presidente dell'Uruguay dal 2020.

Luis Lacalle Pou

42º Presidente dell'Uruguay
In carica
Inizio mandato1º marzo 2020
PredecessoreTabaré Vázquez

Senatore della Repubblica
Durata mandato15 febbraio 2015 –
12 agosto 2019

Presidente della Camera dei rappresentanti dell'Uruguay
Durata mandato1º marzo 2011 –
1º marzo 2012
PredecessoreIvonne Passada
SuccessoreJorge Orrico

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Luis Lacalle Pou

Biografia

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Lacalle Pou è il secondo figlio dell'ex presidente Luis Alberto Lacalle e di Julia Pou, ex senatrice e first lady dell'Uruguay. È anche il nipote di Luis Alberto de Herrera, il principale leader del Partito Nazionale per diversi decenni. Ha studiato alle scuole britanniche di Montevideo e nel 1998 si è laureato in giurisprudenza presso l'Università cattolica dell'Uruguay.

Ha seguito le orme politiche del padre ed è un esponente del Partito Nazionale, di ispirazione conservatrice e nazionalista.

Carriera politica

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È stato eletto deputato per Canelones in occasione delle elezioni parlamentari del 1999, venendo riconfermato anche nel 2004 e nel 2009.

Nel novembre 2007 Lacalle Pou è stato coinvolto in una rissa di fronte alle telecamere nella Camera dei rappresentanti dell'Uruguay[1]. I portavoce di governo e opposizione, in seguito hanno preso le distanze dall'episodio.

Nel 2011 è stato presidente della Camera dei Deputati sino al 2012.[2] È stato inoltre senatore dal 2015 al 2019.[3][4]

Come leader dell'opposizione, si oppone alle leggi più emblematiche dei governi di sinistra (legalizzazione dell'aborto, riconoscimento del matrimonio gay, legge sulla giornata lavorativa dei lavoratori agricoli, leggi a favore dei lavoratori domestici, ecc.) Si definisce molto religioso e per questo sottolinea il suo impegno contro l'aborto.[5]

Candidature presidenziali

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Il 30 marzo 2014, Lacalle Pou ha ufficializzato la sua candidatura a presidente per le elezioni presidenziali di ottobre. Viene però sconfitto al ballottaggio del 30 novembre contro l'ex presidente Tabaré Vázquez[6].

Nel 2019 è nuovamente candidato presidente alle elezioni presidenziali e in questa tornata, dopo che i conteggi sono stati fatti una seconda volta dal momento che la differenza tra i candidati era apparsa minima,[7][8] risulta eletto per poco più di 37.000 voti contro lo sfidante Daniel Martínez. È entrato in carica il 1º marzo 2020.

Il piano del governo di privatizzare aziende pubbliche come l'azienda di telecomunicazioni ANTEL, il porto di Montevideo e l'azienda petrolifera nazionale ANCAP, ha portato a manifestazioni su larga scala il 15 settembre 2021, con uno sciopero generale di 24 ore, molto partecipato, indetto dal movimento sindacale. Gli scioperanti e i manifestanti chiedono anche al governo di adottare misure per combattere la disoccupazione e aumentare i salari bassi.[9]

Vita privata

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Sposato dal 2000 con Lorena Ponce de León, i due hanno tre figli: Luis Alberto, Violeta e Manuel.

Lacalle Pou è un appassionato surfista, sport che pratica dagli anni Ottanta.[10] Ama inoltre cacciare cinghiali.[11]

  1. ^ Partido Nacional y FA repudiaron pelea entre diputados Archiviato il 12 gennaio 2008 in Internet Archive. (ES)
  2. ^ (ES) Lacalle Pou presidirá la Cámara de Diputados, in El Observador, 11 aprile 2011.
  3. ^ (ES) Pablo S. Fernández, Lacalle Pou renuncia al Senado el lunes 12 antes de iniciar la gira electoral, in Diario EL País, 9 agosto 2019.
  4. ^ (ES) Lacalle Pou renunciará al Senado y no cobrará subsidio, in El Observador, 9 agosto 2019.
  5. ^ Mercedes López San Miguel, Quién es Luis Lacalle Pou, el nuevo presidente de Uruguay | El dirigente del Partido Nacional, su PAGINA12, 1574555324.
  6. ^ (ES) Luis Lacalle Pou venció a Larrañaga y rompió con todos los pronósticos, su elpais.com.uy, EL PAIS, 2 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2014). (ES)
  7. ^ (ES) Corte Electoral dice que el ganador se conocerá entre "jueves o viernes", in El País, 24 novembre 2019.
  8. ^ (ES) La Corte no anuncia ganador, debido a que la diferencia es menor a votos observados, su Montevideo Portal, 24 novembre 2019. URL consultato il 25 novembre 2019.
  9. ^ Uruguay: una multitud marchó en la jornada de paro general, su www.ambito.com. URL consultato il 23 giugno 2022.
  10. ^ (ES) Pablo Zanocchi, Un surfista fue electo presidente de Uruguay, su Dukesurf.com, 28 novembre 2019. URL consultato il 2 dicembre 2019.
  11. ^ (ES) Alfredo Garcia, El último jabalí, in Semanario Voces, 5 ottobre 2019.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN314148704188936931716 · ISNI (EN0000 0004 9796 8623 · LCCN (ENno2017016920 · GND (DE140158359