Lunar Gateway

progetto di stazione spaziale cislunare
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Il Lunar Gateway (Portale lunare), ex Deep Space Gateway (DSG, in italiano: Passaggio per lo Spazio Profondo) è una stazione spaziale cislunare pianificata dalla NASA, da Roscosmos (ritirata), da ESA e dalla JAXA per essere lanciata a partire dal 2028. La stazione sarebbe usata come punto d'appoggio per la nave spaziale Deep Space Transport, anch'essa pianificata, per missioni verso la Luna e Marte.[2][3] Viene anche ipotizzato, da diversi partner internazionali, un suo utilizzo come base per le missioni di superficie lunare robotizzate e con equipaggio.

Lunar Gateway

Render artistico del Lunar Gateway in orbita intorno alla Luna
Emblema della stazione
Statistiche
Equipaggio4 (previsto)
Lancio2027 (previsto)[1]
Periodo orbitale7 giorni
InclinazionePolare
Volume abitabile≥125 m³ (previsto)
Rendering di Orion in prossimitá della stazione spaziale

Componenti

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La stazione spaziale Gateway sarà costituita da 7 moduli, più un braccio robotico fornito dal Canada, arrivando a 125 m³ di spazio abitabile.[4]

 
Concept della stazione
  • Power and Propulsion Element (PPE) è un modulo con un peso di 8-9 t progettato per produrre energia elettrica (della potenza di 50 kW) tramite pannelli fotovoltaici e fornire propulsione ionica.[5] Il 23 maggio 2019 ne è stato annunciato l'affidamento della costruzione alla Maxar Technologies e costituirà il primo modulo della stazione.[6]
  • European System Providing Refuelling, Infrastructure and Telecommunications (ESPRIT) contribuirà all'immagazzinamento di carburanti, oltre a costituire un punto di attracco per eventuali carichi. Sarà consegnato da Thales Alenia Space e si dividerà in due moduli:
    • Halo Lunar Communication System (HLCS) fornirà le comunicazioni e verrà lanciato nel 2024 insieme ad HALO.
    • ESPRIT Refueling Module (ERM) conterrà i serbatoi di carburante, dei punti di attracco e un passaggio finestrato a 360 gradi. Si prevede che verrà lanciato nel 2027.[7]
  • Habitation and Logistics Outpost (HALO), di produzione statunitense, fornirà spazio aggiuntivo e costituirà l'iniziale modulo abitativo, portando a 55 m³ di spazio abitabile. Sarà basato su un veicolo spaziale Cygnus, con le aggiunte di radiatori, antenne, batterie e punti di aggancio, fornendo supporto per l'equipaggio per almeno un mese.[8] La costruzione del modulo è stata affidata nel luglio 2019 alla Northrop Grumman, la quale, per la produzione dei Cygnus, collabora con Thales Alenia Space, operante nelle sezioni pressurizzate. La scelta è stata fatta perché unico ente in grado di costruire il modulo in tempo per il programma.[9]
  • International Habitation Module (I-HAB) fa parte del modulo abitativo durante le missioni con equipaggio e costituisce un punto di attracco per altri moduli. Presenta una forma cilindrica con l'aggiunta di quattro portelli, due in asse e due radiali, e per l'assenza di rifiuti spaziali in area cis-lunare sono sufficienti delle pareti meno spesse. All'interno ci saranno spazi notte, di cucina e di esercizio fisico. Sarà realizzato da Thales Alenia Space e si prevede di lanciarlo nel 2026.[10][11][12] Alla conferenza ministeriale ESA di Siviglia è stata assegnata una commessa da 327 milioni di euro per il modulo, 137 dei quali di ritorno italiano.[13] Nel 2019 la NASA ha proposto l'aggiunta del U.S. Habitation Module, modulo abitativo statunitense per ampliare il volume combinato abitativo portandolo a 125  di spazio abitabile.[14]
  • Il Crew and Science Airlock sarà un modulo utilizzato per svolgere attività extraveicolari al di fuori della mini-stazione spaziale e avrà la porta di attracco per il proposto trasportatore dello spazio profondo. Sarà costruito dal Mohammed bin Rashid Space Centre (MBRSC) degli Emirati Arabi Uniti e il suo lancio è previsto per il 2030 circa.

Moduli proposti

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Essendo il Lunar Gateway un progetto ancora in evoluzione si prevede che includa anche i seguenti moduli:

  • I Gateway Logistics Modules saranno usati come moduli di rifornimento. Il progetto prevede una capacità di carico pressurizzato di 5 t e 2,6 t di non-pressurizzato, per un totale di 7,6 t (a confronto il Cygnus e l'ATV arrivano a 3,5 t e 9 t).[15]

In occasione del 50º anniversario del primo sbarco sulla Luna, è stato deciso che la stazione orbiterà in una Near-rectilinear halo orbit. Essa consiste in un'orbita halo quasi rettilinea, con perilunio e apolunio a distanze rispettivamente di 3.000 e 70.000 km dal satellite al fine di ridurre al minimo le eclissi, durante le quali si perdono i contatti con la Terra.[16]

Cronoprogramma

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Gli equipaggi della stazione dovrebbero essere lanciati con il SLS (attualmente in fase di sviluppo da parte della NASA), che li trasporterebbe insieme all’Orion; i moduli della stazione potrebbero essere lanciati con lo stesso vettore oppure utilizzando lanciatori commerciali come il Falcon Heavy, il Falcon 9, l’Ariane 6 europeo oppure l’Angara russo.

Nel marzo 2020 la NASA ha annunciato che SpaceX sarà la prima azienda privata a garantire un rifornimento alla stazione con la sua nuova capsula Dragon XL (attualmente in fase di sviluppo). A febbraio 2021, la Nasa seleziona inoltre il Falcon Heavy come lanciatore per i primi due moduli della stazione (PPE e HALO), i quali saranno integrati a terra e mandati in orbita con un singolo lancio programmato per novembre 2024.[17]

Anno Obiettivo di Missione Nome della Missione Lanciatore Umana/robotica Stato
2027[1] Lancio dei due moduli integrati: Power and Propulsion Element (PPE) e Habitation and Logistics Outpost (HALO)[18] Mini-space station Gateway Falcon Heavy Robotica In sviluppo
Settembre 2028[19] Consegna dei moduli Orion MPCV e I-HAB[19] Artemis IV SLS Block 1B Con equipaggio In sviluppo[20][21][22]
Marzo 2030[23] Consegna dell'Orion MPCV e del modulo di rifornimento ESPRIT[24] Artemis V SLS Block 1B Con equipaggio In sviluppo[25]
Marzo 2031[23] Consegna dell'Orion MPCV e del modulo Crew and Science Airlock Module Artemis VI SLS Block 1B Con equipaggio In sviluppo[26]
Marzo 2032[23] (Proposto) Consegna dell'Orion MPCV e del modulo e del modulo logistico Artemis VII SLS Block 1B Con equipaggio In progettazione
  1. ^ a b Artemis Programs: NASA Should Document and Communicate Plans to Address Gateway's Mass Risk, in GAO, 31 luglio 2024. URL consultato il 31 luglio 2024.
  2. ^ Kathryn Hambleton, Deep Space Gateway to Open Opportunities for Distant Destinations, su nasa.gov, NASA. URL consultato il 5 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2017).
  3. ^ Robyn Gatens e Jason Crusan, Cislunar Habitation & Environmental Control & Life Support System (PDF), su nasa.gov, NASA. URL consultato il 31 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2017).
  4. ^ (EN) NASA updates Lunar Gateway plans, su nasaspaceflight.com, 11 settembre 2018.
  5. ^ (EN) NASA issues study contracts for Deep Space Gateway element, su spacenews.com, 3 novembre 2017.
  6. ^ La NASA ha ordinato il primo componente per la stazione spaziale lunare, su focustech.it, 26 maggio 2019. URL consultato il 10 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2019).
  7. ^ (EN) Europe steps up contributions to Artemis Moon plan, 14 ottobre 2020.
  8. ^ (EN) Justification for other than full and open competition (JOFOC) for the Minimal Habitation Module (MHM), su fbo.gov.
  9. ^ NASA taps Northrop Grumman in sole-source agreement to build Gateway habitat, su spaceflightnow.com, 23 luglio 2019.
  10. ^ (EN) Thales Alenia Space on its way to reach the Moon, su thalesgroup.com.
  11. ^ (EN) Our first cis-lunar habitat, su russianspaceweb.com.
  12. ^ Nuova stazione tra Luna e Terra: accordo fra Esa e Thales Alenia Space per i primi moduli, su ilmessaggero.it, 4 settembre 2018.
  13. ^ Spazio, dal modulo per il ritorno sulla Luna ai campioni prelevati da Marte: ecco i nuovi contratti in arrivo per l’industria italiana, su ilsole24ore.com, 5 luglio 2020.
  14. ^ (EN) LOP-G meets ISECG, su thespacereview.com, 9 luglio 2018.
  15. ^ (EN) Gateway Logistics Services, su mainenginecutoff.com, 24 ottobre 2018.
  16. ^ Una stazione spaziale per la Luna. Ecco come orbiterà il Lunar Gateway, su quotidiano.net, 22 luglio 2019.
  17. ^ Sean Potter, NASA, Northrop Grumman Finalize Moon Outpost Living Quarters Contract, su NASA, 8 luglio 2021. URL consultato il 4 agosto 2021.
  18. ^ Sean Potter, NASA Awards Contract to Launch Initial Elements for Lunar Outpost, su NASA, 9 febbraio 2021. URL consultato il 4 agosto 2021.
  19. ^ a b NASA FY 2022 Budget Estimates (PDF), su nasa.gov, p. PDF page 97, in-text page DEXP-67.
    «Delivery of I-Hab to the Gateway will be via the SLS Block 1B launch vehicle with Orion providing orbital insertion and docking.»
  20. ^ (EN) Lunar I-Hab mock-up all set, su esa.int. URL consultato il 18 aprile 2024.
  21. ^ On 4-4-24, we've got 4 photos for you for Artemis IV!, su x.com, 4 aprile 2024.
  22. ^ (EN) Gateway: Forward Progress on Artemis IV - NASA, su nasa.gov, 30 aprile 2024. URL consultato il 1º maggio 2024.
  23. ^ a b c FY 2025 Budget Request | FY 2025 President's Budget Request Moon to Mars Manifest (PDF), in NASA, 15 aprile 2024, p. 6. URL consultato il 31 luglio 2024.
  24. ^ Jeff Foust, NASA foresees gap in lunar landings after Artemis 3, in SpaceNews, 20 gennaio 2022. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  25. ^ (EN) Gateway: Lunar View, su esa.int. URL consultato il 18 aprile 2024.
  26. ^ (EN) UAE starts historic Lunar Gateway project, su SatellitePro ME, 22 gennaio 2024. URL consultato il 5 maggio 2024.

Altri progetti

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