Lydia Davis
Lydia Davis (Northampton, 15 luglio 1947) è una scrittrice statunitense.
Biografia
modificaNata nel 1947 a Northampton, nel Massachusetts, da un critico letterario e una scrittrice[1], ha studiato musica e letteratura al Barnard College di New York prima di andare a vivere per due anni in Francia[2].
Professoressa all'Università di Albany, New York, a partire dal suo esordio nel 1976 con The Thirteenth Woman and Other Stories, ha pubblicato un romanzo e numerose raccolte di racconti, oltre a traduzioni molto apparezzate dal francese di Marcel Proust, Maurice Blanchot e Gustave Flaubert[3].
Caratterizzati dalla brevità delle flash fiction e spesso paragonabili a monologhi filosofici, i suoi racconti sono stati premiati nel 2013 con il Man Booker International Prize[4].
Vita privata
modificaDal 1974 al 1978 è stata sposata con il collega Paul Auster, dal quale ha avuto un figlio, Daniel Auster. Si è risposata con il pittore Alan Cote, la coppia ha un figlio, Theo Cote[5].
Opere principali
modificaRomanzi
modifica- The End of the Story (1994)
Racconti
modifica- The Thirteenth Woman and Other Stories (1976)
- Sketches for a Life of Wassilly (1981)
- Story and Other Stories (1985)
- Pezzo a pezzo (Break It Down, 1986), Roma, Minimum fax, 2004 traduzione di Adelaide Cioni ISBN 88-7521-010-1.
- Inventario dei desideri (Almost No Memory, 1997), Milano, Rizzoli, 2012 traduzione di Adelaide Cioni ISBN 978-88-17-05582-6.
- Creature nel giardino (Samuel Johnson Is Indignant, 2001 e Varieties of Disturbance, 2007), Milano, Rizzoli, 2011 traduzione di Adelaide Cioni ISBN 978-88-17-04989-4.
- Proust, Blanchot, and a Woman in Red (2007)
- The Collected Stories of Lydia Davis (2009)
- The Cows (2011)
- Osservazione sulle faccende domestiche (Can't and Won't: Stories, 2014), Milano, Mondadori, 2022 traduzione di Adelaide Cioni ISBN 978-88-04-74974-5.
Saggi
modifica- Essays One (2019)
- Essays Two (2021)
Premi e riconoscimenti
modifica- Whiting Award: 1988 vincitrice nella categoria "Narrativa"[6]
- Guggenheim Fellowship: 1997
- Ordre des arts et des lettres: Nominata Cavaliere nel 1999
- MacArthur Fellows Program: 2003
- Man Booker International Prize: 2013
- Premio PEN/Malamud: 2020[7]
Note
modifica- ^ Intervista di Sarah Manguso sul sito www.believermag.com
- ^ (EN) Michael H. Miller, Lydia Davis: Storytelling, a Strange Impulse, su 032c.com. URL consultato il 20 giugno 2018.
- ^ (EN) Cenni biografici, su writing.upenn.edu. URL consultato il 20 giugno 2018.
- ^ (EN) Adam Sherwin, World's most concise short story writer Lydia Davis wins Booker International Prize 2013, su independent.co.uk, 23 maggio 2013. URL consultato il 20 giugno 2018.
- ^ (EN) Pagina dedicata alla scrittrice, su goodreads.com. URL consultato il 20 giugno 2018.
- ^ (EN) Lydia Davis 1988 Winner in Fiction, su whiting.org. URL consultato il 24 agosto 2022.
- ^ (EN) 2020 Winner, su penfaulkner.org, 26 agosto 2020. URL consultato il 26 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2019).
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a Lydia Davis
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Naomi Blumberg, Lydia Davis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Lydia Davis, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Lydia Davis, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Lydia Davis, su Goodreads.
- (EN) Johanne Fronth-Nygren, Lydia Davis, Art of Fiction No. 227, su theparisreview.org. URL consultato il 20 giugno 2018.
- (EN) Lydia Davis, Cinque racconti, su fivedials.com. URL consultato il 20 giugno 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12431015 · ISNI (EN) 0000 0001 0870 8060 · Europeana agent/base/83004 · LCCN (EN) n85210453 · GND (DE) 133546713 · BNE (ES) XX1673099 (data) · BNF (FR) cb12722833q (data) · J9U (EN, HE) 987007528145905171 · NSK (HR) 000149182 · NDL (EN, JA) 01018907 |
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