May Andersen

modella danese
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Lykke May Andersen (Copenaghen, 19 giugno 1982) è una modella danese.

May Andersen
Altezza178[1] cm
Misure81-61-86[1]
Taglia38[1] (UE)
Scarpe38[1] (UE)
OcchiBlu
CapelliBiondi

Carriera

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May Andersen debutta nel mondo della moda nel giugno 1998 sfilando per Valentino sulle passerelle dell'alta moda di Parigi.[2] Seguiranno numerose altre esperienze nel campo, fra cui le sfilate di Gianfranco Ferré, Miu Miu, Philosophy di Alberta Ferretti, Prada, Louis Vuitton, Christian Dior e Victoria's Secret e le copertine di L'Officiel, Vogue, Elle, Marie Claire, Harper's Bazaar e soprattutto Sports Illustrated Swimsuit Issue. Inoltre la Andersen è stata la testimonial per la campagna pubblicitaria del turismo danese.[3]

Nel 2000 è stata vittima di un grave incidente stradale, ma ha ottenuto un risarcimento dalla città di New York in seguito ad un lungo processo.[2] Il 20 aprile 2006 desta particolare scalpore la notizia che May Andersen è stata arrestata per aver aggredito una hostess nel volo da Amsterdam a Miami.[4] Dopo che è stata arrestata nel 2006, la sua agenzia, la Elite Model Management di Los Angeles ha adottato come nome ufficiale per la modella il nome Lykke May.[5]

Grazie a questi episodi, ed altri episodi riportati principalmente da riviste di cronaca rosa (come le sue relazioni sentimentali con Marcus Schenkenberg o con Stephen Dorff), la popolarità della modella è cresciuta a tal punto che il personaggio di Mae Anderson (interpretato da Erika Christensen) nella serie televisiva Six Degrees - Sei gradi di separazione è evidentemente stato ispirato a lei.

Agenzie

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  1. ^ a b c d (EN) May Andersen, su Fashion Model Directory, Fashion One Group.
  2. ^ a b (EN) May Andersen, su nymag.com. URL consultato il 1º aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2017).
  3. ^ NewCenturyTV.com: The Leading New Century TV Site on the Net, su newcenturytv.com. URL consultato il 2 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2008).
  4. ^ Copia archiviata, su miami.com. URL consultato il 2 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2006).
  5. ^ Copia archiviata, su coacd.blogspot.com. URL consultato il 2 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2007).

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN197145003311061300562 · LCCN (ENno2016118309