Madonnaro

artisti di strada

I madonnari sono artisti di strada, così chiamati dalle immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne, che sono soliti disegnare per strada. Il termine è di probabile origine centro-italiana. Il madonnaro è un artista ambulante nomade che si sposta da un paese all'altro in occasione di sagre e feste popolari. Esegue i suoi disegni con gesso, gessetti o altro materiale povero, su strade, marciapiedi, cemento, selciato di centri urbani e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte del pubblico quali oboli o elemosine.

Sagrato di S.Maria delle Grazie a Grazie di Curtatone

Origini

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Un madonnaro a Stoccarda

L'arte, come indicato da varie descrizioni che si trovano in testi e lettere, fu presente in tutta l'Europa fin dal XVI secolo.[1] Dato il materiale impiegato, dopo qualche giorno il disegno sbiadisce fino a che con la prima pioggia svanisce. Questo è anche il motivo per cui solo di recente è stato possibile iniziare ad averne una documentazione visiva.

La tradizione dei madonnari nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale si stava perdendo. Lo scarno numero di questi artisti[2] era diminuito fino a quando alcuni di loro cercarono un posto dove riunirsi per dare luogo ad un evento annuale. Uno dei primi incontri avvenne nel 1972, grazie al contributo del comune di Curtatone, il 15 agosto sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Grazie, nei pressi di Mantova; erano in 10. Da più di vent'anni nella località dove si tiene l'Incontro Nazionale dei Madonnari, è sorta l'"Associazione Madonnari d'Italia" con una trentina di aderenti.

La riscoperta di quest'arte antica nel corso degli anni successivi ha visto nascere altre manifestazioni sia in Italia che all'estero. Pur conservando lo spirito tradizionale, a questi semplici artisti si sono aggiunti anche pittori qualificati, artisti di varie tendenze e semplici appassionati che, con produzioni a volte discutibili

elaborano madonne e altri temi sacri. Non di rado, questi artisti sono molto abili nella loro tecnica, decisamente particolare e inusuale, riuscendo a creare delle vere opere d'arte, anche se effimere.

Normativa

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Il Santuario delle Grazie con le tracce dei Madonnari

Non esiste una normativa nazionale di riferimento che regolamenta la possibilità di esercitare l'arte del madonnaro essendo eventualmente i singoli Comuni ad emanare regolamenti in materia.

La liberalizzazione avviene con il DPR 311 del 28/5/2001 che all'articolo 6 abroga i commi primo e secondo dell'art.121 del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) che regolava il Registro dei Mestieri Girovaghi e le richieste di permesso per le esibizioni.

La regione Piemonte ha emanato una legge regionale[3] che favorisce il mestiere degli artisti di strada, stabilendo il principio di libera espressione nei luoghi pubblici con limiti dettati da normali regole di convivenza ed uso collettivo dei luoghi stessi. Tale norma limita il potere di imporre divieti generalizzati da parte dei singoli comuni. Lo spirito della norma è però largamente disatteso dai Comuni piemontesi.

Anche la regione Puglia ha emanato una analoga legge[4].

Regolamenti comunali

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Alcuni comuni hanno regolato con apposite norme l'attività dei madonnari: tra questi Genova[5], Torino[6], Roma[7], Milano[8].

  1. ^ Quando ci si riferisce a notizie storiche risalenti al XVI secolo si parla dei Madonnari di icone sacre e non certo di pittori di strada. Non esistono notizie storiche certe se non dal secondo dopoguerra in poi. Nel XVI sec. c'era l'inquisizione e non esisteva l'asfalto.
  2. ^ Il numero dei madonnari che meritano di chiamarsi tali è a tutt'oggi molto esiguo nonostante la numerosa partecipazione di artisti che si cimentano in questa arte per i soli giorni dei festival che si svolgono in tutto il mondo.
  3. ^ Legge regionale del Piemonte[collegamento interrotto]
  4. ^ Legge della Puglia
  5. ^ Regolamento del comune di Genova Archiviato il 22 settembre 2010 in Internet Archive.
  6. ^ Regolamento del comune di Torino
  7. ^ Regolamento del comune di Roma
  8. ^ Regolamento del comune di Milano[collegamento interrotto]

Voci correlate

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