Maestro ZT
Maestro ZT è il nome di convenzione ricavato dalle prime due lettere di una firma mutila posta sotto la Madonna di Costantinopoli della cappella dell'ospedale di Spinazzola, opera risalente al 1500, cui è cronologicamente prossimo il trittico con la Madonna col Bambino, l'Annunciazione e santi della Cattedrale di Tricarico. Le sue attività sono documentate dal 1500 al 1539.
![](http://up.wiki.x.io/wikipedia/commons/thumb/c/ca/Maestro_zt%2C_madonna_di_costantinopoli%2C_1500_%28spinazzola%2C_bibl.-pinacoteca_comunale_trisorio_luzzi%29.jpg/220px-Maestro_zt%2C_madonna_di_costantinopoli%2C_1500_%28spinazzola%2C_bibl.-pinacoteca_comunale_trisorio_luzzi%29.jpg)
In questa sua prima fase il pittore appare orientato verso l'ambiente napoletano, nel tentativo di mescolare elementi fiamminghi e catalani con quelli umbro-marchigiani importati da Francesco da Tolentino.
Nelle icone più tarde della Matrice di Modugno, risalente al 1533, di San Giacomo a Barletta, del 1536, e della Concattedrale di Ruvo di Puglia del 1539, il Maestro ZT divenne uno dei protagonisti del revival neobizantino pugliese, che ne condizionò pesantemente lo stile e le iconografie.
Gli ultimi studi hanno proposto il riconoscimento del monogrammista ZT nel maestro nordico Giorgio Teotonico, pittore laico attivo nel 1540 a Ruvo di Puglia.
Bibliografia
modifica- AA. VV., Dizionario della pittura e dei pittori, diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori, vol. 1-6, Torino, Einaudi, 1989-1994, ad vocem, SBN CFI0114992.
- F. Lauciello - ZT. Un pittore nella Ruvo del Cinquecento (Terlizzi, 2020)