Mai Masri
Mai Masri (in arabo مي المصري?, May Al-Maṣrī) (2 aprile 1959) è una regista palestinese con cittadinanza libanese. Le sue opere, prevalentemente documentari, si concentrano sulle vite quotidiane di donne e bambini nei territori palestinesi occupati e in Libano, dipingendo l'aspetto tragico umano dei conflitti nella regione. Per il suo lavoro ha ricevuto una lunga serie di riconoscimenti, più di 60 al febbraio 2024.[1][2]
Primi anni e formazione
modificaNata ad Amman, in Giordania, da Munib Masri, conosciuto come il "duca di Nablus", filantropo e discendente della famiglia Al-Masri, e da madre americana del Texas, Masri trascorse la sua infanzia tra Amman e Nablus, per poi seguire la famiglia a Beirut all'età di sei anni. Cresciuta in un ambiente fortemente politicizzato, influenzata dalle frequentazioni paterne con leader dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina[3], Masri sviluppò un precoce interesse per la politica e il cinema. La sua passione per il cinema la portò a frequentare un corso di teoria del film a Berkeley, California, nel 1976, che la ispirò a intraprendere studi in questo campo. Ha conseguito una laurea in produzione e tecnica cinematografica presso la San Francisco State University nel 1981.[4]
Carriera cinematografica
modificaDurante una visita a Beirut nel 1977, Masri incontrò Jean Chamoun, cineasta libanese, con cui condivise non solo la vita privata, ma anche una profonda passione per il cinema come mezzo di influenzamento sociale.[5] Dopo il ritorno definitivo a Beirut nel 1981, Masri iniziò a realizzare i suoi primi film insieme a Chamoun, documentando le realtà della guerra e della resistenza sotto condizioni spesso pericolose. La coppia fondò Nour Productions e produsse insieme 15 film, diventando una voce autorevole tra i registi documentari che si concentravano sul Medio Oriente. I primi film furono realizzati con attrezzatura improvvisata o low-budget, situazione che cambiò quando, alla fine degli anni 80', la BBC incaricò la coppia di girare War Generation da inserire nella serie "Inside Story" dell'emittente britannica.[4] Nel 2017 è rimasta vedova in seguito alla morte del marito Jean Chamoun, da tempo malato di Alzheimer.[5]
I film di Masri sono - per definizione della stessa regista - un tentativo di trascendere i confini tradizionali del cinema documentario, combinando realtà e narrazione per offrire una visione più profonda e umanizzata dei conflitti mediorientali.
I suoi lavori sono stati premiati in oltre 60 occasioni internazionali[1], affermando Masri come una delle voci più influenti e innovative nel cinema documentario.
Filmografia
modificaL'opera di Masri è caratterizzata da un'attenzione particolare verso le storie individuali di resistenza e umanità in contesti di conflitto. La sua filmografia include opere come:
- Under the Rubble (1983)
- Wild Flowers: Women of South Lebanon (1986)
- War Generation (1989)
- Children of Fire (1990)
- Suspended Dreams (1992)
- Hanan Ashrawi: A Woman of Her Time (1995)
- Children of Shatila (1998)
- Frontiers of Dreams and Fears (2001)
- Beirut Diaries (2006)
- 33 Days (2007)
- 3000 Nights (2015)
- Beirut: Eye of the Storm (2021)
Note
modifica- ^ a b Karmah Elmusa, Director Mai Masri Explores Occupation, Incarceration in 3,000 Nights, su Institute for Middle-East Understanding (IMEU), 11 gennaio 2017. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ Mai Masri, su Columbia University - Center for Palestine Studies. URL consultato il 3 marzo 2024.
- ^ Il padre, Munib Masri, ha anche servito come ministro nel governo di Amman come riporta Hillauer (2005)
- ^ a b Hillauer (2005)
- ^ a b (EN) Laurie King, Jean Chamoun (1942–2017): Lebanese Filmmaker and Champion of the Palestinian Cause, in Journal of Palestine Studies, vol. 47, n. 2, 1º febbraio 2018, pp. 77–79, DOI:10.1525/jps.2018.47.2.77, ISSN 0377-919X .
Bibliografia
modifica- (EN) Rebecca Hillauer, Encyclopedia of Arab Women Filmmakers, Il Cairo, American Univ in Cairo Press, 2005, ISBN 977-424-943-7.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mai Masri
Collegamenti esterni
modifica- Mai Masri, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Mai Masri, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Mai Masri, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Mai Masri, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Mai Masri, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31906487 · ISNI (EN) 0000 0001 1933 4762 · LCCN (EN) nr97045389 · GND (DE) 1211760901 · BNF (FR) cb14119619b (data) · J9U (EN, HE) 987007434803805171 |
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