Manfredingi
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I Manfredingi o Manfredinghi furono una famiglia nobile di stirpe franca, discesa da Manfredo, sceso in Italia con il re austrasiano Teodeberto e morto nel VI secolo. Secondo alcuni studi, da lui ebbero origine numerose famiglie aristocratiche dell'Italia settentrionale, tra cui i Sambonifacio di Verona, i Visconti di Milano e i conti palatini di Lomello.
| Manfredingi | |
|---|---|
| Stato | |
| Titoli |
|
| Fondatore | Manfredo (†539) |
| Ultimo sovrano | n.a.[1] |
| Attuale capo | estinta |
| Data di fondazione | VI secolo |
| Data di deposizione | n.a.[2] |
| Confluita in | Abate, Accusani (o Acquosana), Agliano, Aicardi, Alpanzasi, Ascherio, Augusti, Belfiore, Belengerii, Binelli, Bobba, Boccassi, Bosio, Bruni d'Acqui, Cane, Canefri, Cani, Capra, Castellani, Cavalcasella, Cellamonte, Colombo, Consorti, Conti, Dalla Valle, Dal Pozzo, De Angelino, De Rege, d'Incisa, Durelli, Ferrero, Gallia Dal Pozzo, Gatto, Graffagnini, Gritti, Guasco, Guidobono Cavalchini, Isereto, Lazzarone, Malparlerio, Martignone, Mascari, Massola, Merlani, Meschiavino, Muruelli, Musso, Natta, Negri, Obizzini, Opizzoni, Ottiglio, Ponzano, Ponte, Presbitero, Provana, Radicati, Rati, Re, Salati, Sambonifacio, Scaramuzza, Sclasso, Stura, Tassone, Tonsi, Tozzini, Trotti, Veirolii, Visconti, Visconti di Valenza, Zuccheri. |
| Etnia | franca |
Origini
modificaSecondo Giuseppe Aldo di Ricaldone, il primo Manfredo conosciuto fu quello sceso in Italia al seguito del re austrasiano Teodeberto e morì il 12 giugno 539 a Galliano nei pressi di Cantù[b 1].
Secondo altri autori il capostipite fu Manfredo, detto il Cieco (per il di Ricaldone: Manfredo III) conte in Longobardia nell'VIII secolo. Questi discenderebbe probabilmente da Pipino I di Vermandois a sua volta figlio di re Bernardo e la regina Cunegonda[b 2]. Bernardo figlio di Carlomanno ribatezzato Pipino I re d'Italia, a sua volta figlio di Carlo Magno e di Ildegarda.
Dei tre figli di Manfredo, Frodoino fu abate di Novalesa tra il 773 e l'816, Guagenfrido fu conte di Verdun e Manfredo IV, camerlengo di Carlo Magno.
Da Guagenfrido, discese Manfredo V, conte di Orlèans tra l'800 ed 834, che con il marchese di Bretagna e duca di Spoleto Lamberto I appoggiò Lotario I nella guerra contro il padre, l'imperatore Ludovico I il Pio. Per i suoi servigi dopo il Trattato di Verdun, venne nominato dall'imperatore Lotario I duca di Neustria, conte di Lucca, all'epoca capoluogo della marca di Tuscia, ed ebbe in feudo la Valtellina.
Il nipote di Manfredo V, Manfredo VII, nel IX secolo fu conte di Lodi e Milano ed essendo un partigiano di Arnolfo di Carinzia, venne da questi nominato conte del Sacro Palazzo d'Italia e duca di Lombardia. In seguito alla ritirata di Arnolfo di Carinzia dall'Italia, Manfredo VII fu condannato a morte dall'imperatore e re d'Italia Lamberto nell'896[b 3]. Il figlio Manfredo VIII prese parte alla rivolta con il padre venne fatto accecare dall'imperatore, morì nel 914.
Da lui discendettero Manfredo IX, vassallo regio e conte di Lomello, i cui discendenti furono i conti di Lomello e di Verona Sambonifacio, detti di San Bonifacio, Aimone, conte di Vercelli e Alberico, visconte di Torino.
Le diramazioni nel Piemonte subalpino
modificaDa Aimone discese Gandolfo che originò nell'XI secolo il consortile di Canelli; da questo derivano i signori di Montabone, di Ricaldone e gli Accusani od Acquosana donde le famiglie: Agliano, Musso, Gatto, Sclasso, Ascherio, Presbitero, ec.. Oltre a questi il consortile di Canelli si diramò nell'astigiano a Cocconato, Montiglio, Cossombrato, originando le famiglie Radicati, Re e de Rege, Durelli, Augusti, Mascari, nell'alessandrino con i visconti di Valenza a Moncalvo, Lazzarone, Ottiglio, originando le famiglie Ponzano, Graffagnini, Natta, a Pontestura con le famiglie Ponte e Stura, a Valenza con le famiglie Cane, Consorti, Colombo, Cellamonte, a Fubine e Frassinello con le famiglie Bobba, Capra, Dalla Valle.
Tavole genealogiche
modificaDi seguito le origini genealogiche manfredinge, elaborate da Francesco Guasco di Bisio al principio delle Tavole genealogiche dedicate alla sua famiglia[b 4], che includono una raccolta dettagliata di nomi, numerazioni, diramazioni, discendenze e note bibliografiche frutto delle sue ricerche. Guasco supporta il suo lavoro citando diverse fonti, conferendo al documento una significativa valenza storica. Tuttavia, è opportuno considerare l’opera con spirito critico, poiché, pur rappresentando un contributo notevole per l’epoca in cui è stato redatto, alcune sezioni potrebbero non rispettare pienamente i criteri scientifici più recenti.
Tavola I
modifica| Manfredo[3] *? †12.VI.539 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo II[4] *? †756 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo III[5] *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo IV[6] *735 †798 |  Frodoino[7] fl. 773–816 | Guagendrigo[8] viv. 795 ⚭ Teidlinde[9] viv. 795 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo V *? †836 |  Alberico I[10] *? †21.XII.838 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo VI[11] *? †865 | Gherardo (?) *? †? | Alberico II[12] * ante 845 †~880 | Varmondo[13] *? †? | Aimone I[14] *? †? | Godemprando[15] fl. 864 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Engeltrude *825~30 †878 ⚭ Bosone[16] *? †? | due figli[17] | Rodolfo I *? †? | Manfredo VIII[18] *? †896 | Teutberto *? †17.II.889 |  tre rami[19] | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| tre rami[20] | Alberico III[21] *? †? | due figli[22] | N.N. *? †? ⚭ Ugo[23] *? †? | Manfredo IX[24] *? †914 | Ugo[25] fl. 898 | Aimone II[26] *? †? | N.N.[27] *? †? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| sei rami[28] | Manfredo X[29] *? †958 ⚭ Guntilde[30] *? †? | Adamo Amizone *? †? | Aimone III[31] *? †~978 | Milone I[32] *? †~962 | Alberico IV *? †? | Vmille[33] *? †? ⚭ Arduino il Glabro *930 †976 | Erlando[34] *? †? | Garlando[34] *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Manfredo XI[35] *958~990 †? | due figli[36] | Engelrico[37] fl 970 | Manfredo XI di Caviglià *? †? | Milone III *? †980~981 | Ildeprando[38] *? †? | Alderico *? †? | Riccardo I[39] *? †? | Ariberto | Anselmo I[40] viv. ~950 | Adamo Amizzone *? †? | Ugo *? †? | Orso d'Isola *? †? | Ingone[41] *? †9.XII.974 | dieci rami[42] | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Sambonifacio | Uberto[43] *? †? | Risabldo *? †? | Rosone[44] *? †? | Ugo[44] *? †? | Riccardo II[45] *? †? | Uberto Rufo[46] *? †? | Visconti | Tavola II | Anselmo II[47] *? †? | Adamo[47] *? †? | Signori di Invorio | Risbaldo *? †? | sei rami[48] | tre rami[49] | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
| cinque rami[50] | cinque rami[51] | due rami[52] | Risbaldo[47] *? †? | Alberto I[47] *? †? | Anselmo III[47] *? †? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Avvocati della chiesa di Milano | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tavola II
modifica Tavola I Ariberto *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Guiffredo I[53] *? †? | Manfredo XII[54] *? †1002 ⚭ N.N.[55] *? †? | Uberto[56] *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Signori di Besate | Ottone[57] *? †? | Arduino I[44] *? †? | Guglielmo[58] *? †1095 | Bonifacio *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Guiffredo II[59] *? †? | Teotone[60] *? †? | Anselmo IV[61] *? †? | Manfredo XVI *? †? | Enrico[44] *? †? | Guido I[62] viv. 1095 | Manfredo XIII *? †? | Gandolfo I *? †? | Amedeo[63] viv. 1095 | Ardizzone[64] *? †? | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Ottone II[59] | Teobaldo Marco[65] *? †? | Ottone III[60] *? †? | Anselmo V[66] *? †? | due rami[67] | Ardizzone I[68] *? †? | Oberto *? †? | Guglielmo[69] *? †? | Manfredo XVII[70] *? †? | Risbaldo I[71] *? †? | Oberto[72] *? †? | Guido[72] *? †? | Gandolfo II[63] *? †? | Guglielmo[63] *? †? | quattordici rami[73] | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| quattro rami[74] | Signori di Visterno | Ottone IV[75] *? †? | Anselmo VI[60] *? †? | Ottone V *? †? | Paganino *? †? | Manfredo XIV *? †? | Manfredo XIX[76] *? †? | Oberto Salaurato *? †? | Giacomo[77] *? †? | Manfredo XVIII[78] *? † ante 1153 | Ardizzone II[79] *? † ante 1153 | Giovanni[80] *? † ante 1065 | Enrico II[81] *? † ante 1065 | Ruffino Guasco | Guglielmo[82] viv. 1065 | Manfredo XX[83] *? † ante 1091 | Guido II[84] *? † ante 1065 | quattro rami[85] | otto rami[86] | Manfredo XV *? †? | Ruffino *? †? | Ottone[87] *? †? | Alberto[88] *? †? | Enrico Balbo *? †? | |||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Signori di Mombello | Signori di Stura[89] | Signori di Trino | Signori di Trino | Signori di Camino | Signori di Monfalcone[90] | Signori di Truffanello[91] | Ardizzone V *? †? | Guglielmo *? †? | Giosselino viv. 1153 | Ardizzone III[92] viv. 1153-1160 | Oberto II[78] *? †? | Oberto III[79] *? †? | quattro rami[93] | Guasco Signori di Belmonte | Famiglia Boccassi | cinque rami[94] | quattro rami[95] | Oberto *? †? | Enrico *? †? | Signori di Calamandrana | Enrico Trotto fl. 1165 | Balbo di Alessandria | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Provana | Avvocati della chiesa di Torino | quattro rami[96] | due rami[97] | tre rami[98] | Oberto IV *? †? | Ruffino *? †? | Giordano[99] *? †? | Raineri[79] *? †? | Trotti | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Signori di Montenu da Po | Signori di Tonengo | tre rami[100] | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note
modificaBibliografiche
modifica- ^ Aldo di Ricaldone /II, vol. I, p.87.
- ^ Girolamo Tiraboschi, p. 120.
- ^ Armando Tallone.
- ^ Francesco Guasco di Bisio, tavv. I e II.
Esplicative
modifica- ^ Non è una dinastia regnante.
- ^ La famiglia si è dispersa e fusa con numerose altre.
- ^ Sia Francesco Guasco di Bisio, TAV. I che Aldo di Ricaldone, p. 87, ipotizzano questo Manfredo come quello che discese in Italia al seguito di Teodeberto I, quando approfittò della guerra gotica tra i bizantini di Belisario e gli ostrogoti di Vitige per valicare le Alpi. Morì presso Galliano.
- ^ Sposo nel 705. Alla sua morte fu presente san Lullo, arcivescovo di Magonza (cfr. Luc d'Achery).
- ^ Conte d'Orléans. Secondo affermazioni precise di cronisti relative al figlio Frodoino e a Manfredo conte d'Orlèans, risulta che fosse di sangue regio. Cfr. Chronicon Novaliciense, I, III, cc. 1 e 2
- ^ Camerlengo di Carlo Magno.
- ^ Abate dell'Abbazia di Novalesa dal 773 al 816. Il cronista della Novalesa lo dichiara prossimo parente di Carlo Magno. Cfr. Chronicon Novaliciense, III,1,2
- ^ Conte di Verdun. Nel 795 elargì due donazioni all'Abbazia di Gorze. Cfr. Armand Auguste d'Herbomez, Cartulaire de l'Abbaye de Gorze, mn. 37 e 38.
- ^ Figlia di Alberico della casa di Kent.
- ^ Vescovo di Langres
- ^ Conte nell'Austrasia.
- ^ Abate laico di Sant'Ambrogio.
- ^ Fonda, insieme al fratello Aimone, il monastero di san Vittore di Meda nell'835 circa.
- ^ Fonda, insieme al fratello Varmondo, il monastero di san Vittore di Meda nell'835 circa.
- ^ Vasso regio, eredita tra le altre terra la Valtellina.
- ^ Figlio di Bosone il Vecchio.
- ^ Manfredo (*? †?); Eberardo (*? †?).
- ^ La numerazione è relativa a quella del Guasco.
- ^ Signori della Valtellina, signori di Biandrate, signori di San Pietro Mosezzo. Dai signori della Valtellina discesero i signori di Locarno, i signori di Valle di Scalve, i signori di Isola.
Dai signori di Biandrate discesero la famiglia Avogadro, i signori d Buronzo, i signori di Casalvolone, i signori di Proh, i signori di Doneda e Lavena, i signori di Pernate.
Dai signori di San Pietro Mosezzo discesero i signori di Casaleggio e i signori di Turbigo.
Dai signori di Buronzo, infine, discese un "consortile nobiliare"; condomini che, riuniti in consortile, ebbero giurisdizione sul feudo di Buronzo e sulle terre circostanti, divisosi poi in più colonnellati: de Dominabus anche Delle Donne, Agacia, Gottofredo, Berzetti, Plebano, Bucino, Presbitero o Del Signor o Signoris, di Buronzo o Buronzo della Valletta. Cfr. Sistema Archivistico Nazionale e Archivio di Stato di Biella. - ^ Conti di Verdun, Conti di Toul, Conti di Metz.
- ^ Possedeva parte di Vigevano e Gravellona.
- ^ Adamo Amizzone I (*? †?); Arnolfo I (*868 †893).
- ^ Figlio di Bernardo un discendente di Bernardo d'Italia.
- ^ Detto "il cieco". Prese parte alla ribellione paterna fu fatto acciecare dall'imperatore Lamberto nell'896.
- ^ Forse conte di Lodi. Uccise l'imperatore Lamberto.
- ^ Monaco dell'abbazia di Novalesa alla quale dona metà di Breme, rivendicata poi dai suoi nipoti, figli di Manfredo IX.
- ^ Probabilmente lo stesso fatto abbacinare dall'imperatore Lamberto col fratello Manfredo IX.
- ^ Famiglia Fontana Paveri; signori di Mortara; signori di Belcredi; signori di Capraga; signori di Arsago, signori di Belusco. Dai signori di Belusco discesero i signori di Soresina.
- ^ Vasso regio fino al 950, poi conte di Lomello.
- ^ Figlia di Angelberto, conte di Verona.
- ^ Conte di Vercelli dal 950 al 966. Accusato di aver preso parte ad una congiura contro l'imperatore Ottone, rimosso dal comitato nel 966. Riconosciuta l'innocenza, riceve in dono nel 976, quale indennizzo, Montiglio, Moncucco, Vestigné, Verrua e parte di Moncestino.
- ^ Margravio di Verona.
- ^ Il Guasco non le assegna nessun nome.
- ^ a b Vende metà di Breme al marchese Adalberto d'Ivrea nel 920 circa.
- ^ Conte di Lomello.
- ^ Engelfredo (*? †?); Milone II (*? †?).
- ^ Conte di Verona dal 955 al 961: sostenitore, come il fratello Milone, di Berengario II, perse il comitato a seguito dell'ascesa di Ottone I. Forse, oltre al comitato di Verona, succedette al padre come conte di Lomello. Cfr. Andrea Castagnetti, p. 23.
- ^ Di Lummelongo.
- ^ Di Uliaco.
- ^ Ottiene l'avvocazia della chiesa di Milano. Cfr. Gerolamo Biscaro, p. 9.
- ^ Vescovo di Vercelli.
- ^ Visconti di Torino; signori di Salussola, signori di Monterosso, signori di Gassino, signori di Ciriè, signori di Lanzo, signori di Ostero, signori di Polmoncello, signori di Cavoretto, signori di Pianezza.
Dai Visconti di Torino discesero i visconti di Baratonia, i visconti di Balangero, i visconti di Baldissero, i visconti di Lagnasco, i visconti di Avigliana. - ^ Conte di Stazzona.
- ^ a b c d Di Montiglio.
- ^ Conte d'Ossola. Ebbe un figlio: Riccardo III (*? †?), conte d'Ossola, che a sua volta ebbe una figlia sposa di Guido, conte di Pombia.
- ^ Conte di Vercelli. Ebbe due figli: Obizzo (*? †?) e Adalberto (*? †?), che sposò una figlia sposa un conte palatino di Lomello.
- ^ a b c d e Avvocato della chiesa di Milano. Cfr. Gerolamo Biscaro, p. 9.
- ^ Signori di Rovereto, signori di Gamondio, signori di Sezzè, signori di Marengo, signori di Fresonara, signori di Cassano.
Dai signori di Rovereto discesero le famiglie Dal Pozzo e Gallia Dal Pozzo, Canefri, Rati, Opizzoni, Colli.
Dai signori di Sezzè discesero le famiglie Calcamuggi, Firuffini, Zoppi.
Dai signori di Cassano discesero i signori di Arquata.
Dai Signori di Arquata discese la famiglia Guidobono Cavalchini. - ^ Signori di Biella, signori di Santhià, signori di Masserano.
- ^ Conti di Caviglià, conti di Alice, conti di Ticineto, conti di Valmacca, conti di Frassineto.
- ^ Signori di Caviglià, signori di Alice, signori di Areglio, signori di Erbara, signori di Vettignè.
- ^ Signori di Robbio e Besnate, signori di Biandrate.
Dai signori di Robbio e Besnate discesero la famiglia Aicardi, la famiglia Zuccheri, i signori di Lignana, i signori di Castello, i signori di Caltignaga, i signori di Palestro. Dalla famiglia Aicardi discese la famiglia Scaramuzza.
Dai signori di Biandrate discesero i signori di Roasenda, i signori di Castelletto, i signori di Montebelluardo, i signori di Monteformoso, i signori di Roasio, i signori di Crevacuore. - ^ Di Castel Besate.
- ^ Riceve in commenda ereditaria, da re Arduino, i beni della distrutta abbazia benedettina di Vezzolano, tra i quali Vezzolano, Brosolo, Radicata, Cocconato, Aramengo, Albugnano, Cavagnolo, Montiglio, Cossombrato, Monteu da Po.
- ^ Figlia di Arduino d'Ivrea.
- ^ Conte di Stazzona.
- ^ Visconte di Monferrato.
- ^ Di Lanerio, Masio e di Canelli.
- ^ a b Di Marcorengro.
- ^ a b c Di Stura.
- ^ Di Astigliano. Visconte di Monferrato.
- ^ Di Montiglio. Laudò la prepositura dell'abbazia di Vezzolano il 27 febbraio 1095.
- ^ a b c Di Canelli.
- ^ Di Castello.
- ^ Di Visterno.
- ^ Di Trino.
- ^ Visconti di Monferrato, signori di Bassignana.
Dai visconti di Monferrato discesero i visconti di Valenza e i visconti di Moncalvo.
Dai signori di Bassignana discesero i signori di Lu e le famiglie Belengerii, Natta, Fanta, Colombo.
Dalla famiglia Belengerii discesero le famiglie Castellani, Merlani, Cani. - ^ Primo avvocato della chiesa di Torino.
- ^ Signore di Mairanna e Cossombrato.
- ^ Di Montiglio e Cossombrato. Ebbe metà della signoria di Montiglio o metà di quella di Cossombrato.
- ^ Di Cortanze Montiglio. Ebbe ⅓ della signoria di Montihlio e metà della signoria di Cortanze.
- ^ a b Di Lanerio.
- ^ Famiglie Gritti, Bosio, Cavalcasella, Abate, Martignone, Salati, Conti, Tozzini, Malparlerio. Signori di Castello, signori di Barbavara, signori di Crusinallo, signori di Ornavasso, signori di Crollamonte.
- ^ Signori di Marcorengo, signori di Montafia, signori di Cunico, signori di Miroglio.
- ^ Di Mombello.
- ^ Di Monfalcone.
- ^ Di Sciolze.
- ^ a b Di Cocconato.
- ^ a b c Di San Sebastiano.
- ^ Detto "Re". Signore di Mairanna Montiglio.
- ^ Detto "Durello". Signore di Cossombrato Montiglio.
- ^ Detto Boccasso. Signore di Visone.
- ^ Di Cossombrato. Signore di Calliano.
- ^ Di Cossombrato Montiglio.
- ^ Famiglia Meschiavino; signori di Cocconito, signori di Colcavagno, signori di Scandeluzza.
Dalla famiglia Meschiavino discese la famiglia Binelli.
Dai signori di Cocconito discesero i signori di Sanico, i signori di Rinco e la famiglia Alpanzasi.
Dai signori di Colcavagno discesero le famiglie Isereto e Massola.
Dai signori di Scandeluzza discese la famiglia Tonsi. - ^ Signori di Cortanze, signori di Cinaglio, signori di Corsione, signori di Castelcebro, signori di Casasco, signori di Braida; famiglia De Angelino, famiglia Veirolii.
Dai signori di Cortanze discesero i signori di Cameruno e i signori di Nivizzano.
Dai signori di Casasco discesero le famiglie Coccastello, Monaci, Palmieri, Malpassuti.
Dalla famiglia Coccastello discesero i signori di Corsiagno e Lavriano.
I signori di Braida non sono da confondere con i Braida, signori di Bra, anscarici. - ^ Di Calamandrana.
- ^ Di Canelli e Montabone.
- ^ In seguito Pontestura.
- ^ Dai signori di Monfalcone discesero i signori di Centalli.
- ^ Dai signori di Truffanello discesero le famiglie Vagnoni, Pesce, Avoari.
- ^ Di Aramengo.
- ^ Famiglie Durelli, Belfiore, Mascari, Augusti.
- ^ Famiglia Negro, famiglia Tassone; signori di Calliano, signori di Castelletto Merli, signori di Grana.
- ^ Signori d'Orba; famiglia Obizzini, famiglia Muruelli, famiglia Bruni d'Acqui.
- ^ Signori di Cocconato, signori di Passerano, signori di Primeglio, signori di Schierano.
- ^ Conti di Radicata, conti di Aramengo.
- ^ Signori di Cocconato, signori di Brosolo, signori di Cavagnolo.
- ^ Di Tonengo.
- ^ Signori di san Sebastiano, signori di Murisengo, signori di Verrua.
Bibliografia
modifica- (LA) Luc d'Achery e Jean Mabillon, Sancti Lulli. Archiepiscopi Maguntini. Elogium Historicum [San Lullo. Arcivescovo di Magonza. Elogio Storico], in Sæculum III Quod Est Ab Anno Christi DCC Ad DCCC [Secolo III, che va dall'anno 700 al 800 dopo Cristo], nell'opera "Acta Sanctorum Ordinis Sancti Benedicti in Sæculorum Classes Distribuita" [Gli Atti dei Santi dell'Ordine di San Benedetto. Suddivisi per classi dei secoli], III volume, II parte, Parigi, Ludovic Billaine, 1672. URL consultato il 29 giugno 2023.
- Girolamo Tiraboschi, Memorie storiche modenesi col Codice diplomatico. Illustrato con note, tomo IV, Modena, Società Tipografica, 1794.
- (LA) Anonimo, Chronicon Novaliciense, a cura di Coelestinus Combetti, Taurini, 1843 [XI secolo].
- (FR) Armand Auguste d'Herbomez, Cartulaire de l'abbaye de Gorze, in Mettensia. Mémoires et documents publiés par la Société nationale des antiquaires de France. Fondation Auguste Prost, vol. 2, Parigi, C. Klincksieck, 1898.
- Gerolamo Biscaro, Gli avvocati dell'arcivescovo di Milano nei secoli XI e XII (PDF), in Giornale della società storica lombarda, vol. 5, serie 4, fascicolo 9, Milano, Società storica lombarda, marzo 1906, pp. 5-29.
- Francesco Guasco di Bisio, Famiglia Guasco di Alessandria, in Tavole genealogiche di famiglie nobili alessandrine e monferrine dal secolo IX al XX, vol. 1, Casale, Tipografia Cooperativa Bellatore, Bosco & C., 1924.
- Niccola Gabiani, Asti nei principali suoi ricordi storici, Voll. 1–4, Asti, Tipografia Varesio, 1927-1934.
- Armando Tallone, Manfredingi, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Domenico Testa, Storia del Monferrato, 2ª ed., Tipografia San Giuseppe, 1951.
- Alfredo Bianco, Asti Medievale, Asti, Cassa di risparmio di Asti, 1960.
- Giuseppe Aldo di Ricaldone, Manfredingi consignori di Canelli, signori di Ricaldone: Prove di nobiltà, Casale Monferrato, La grafica monferrina, 1967.
- Giuseppe Aldo di Ricaldone , Annali del Monferrato, voll. 1–2, Roma, Collegio Araldico, 1972.
- Niccola Gabiani, Le torri, le case-forti ed i palazzi nobili medievali in Asti (notizie e ricerche), Sala Bolognese, Arnaldo Forni Editore, 1978.
- Signori di Buronzo, su san.beniculturali.it, Ministero della cultura.
- Signori di Buronzo, su asbi.it, Archivio di Stato di Biella.
