Cassano all'Ionio
Cassano all'Ionio o Cassano allo Ionio (anche Cassano all'Jonio o Cassano allo Jonio;[3] Cassanu[4] in dialetto locale) è un comune italiano di 16489 abitanti[1] della Piana di Sibari in provincia di Cosenza in Calabria. Nel suo territorio sorgono i resti dell'antica Sybaris, città della Magna Grecia.
Cassano all'Ionio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Cosenza |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Papasso (PSI) dal 10-11-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 39°47′02″N 16°19′08″E |
Altitudine | 250 m s.l.m. |
Superficie | 159,07 km² |
Abitanti | 16 489[1] (31-3-2022) |
Densità | 103,66 ab./km² |
Frazioni | Doria, Lauropoli, Sibari |
Comuni confinanti | Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Corigliano-Rossano, Francavilla Marittima, Frascineto, Spezzano Albanese, Villapiana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 87011 |
Prefisso | 0981 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 078029 |
Cod. catastale | C002 |
Targa | CS |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | cassanesi |
Patrono | Santissimo Crocifisso, san Biagio |
Giorno festivo | primo venerdì di marzo, 3 febbraio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cassano all'Ionio all'interno della provincia di Cosenza | |
Sito istituzionale | |
Origini del nome
modificaIl toponimo Cassano deriva dal nome personale latino Cassius,[5] in funzione di prediale, con il suffisso -ānus in funzione aggettivale; la città è ricordata nel 1034 in un documento scritto in greco.[6][7]
Storia
modificaEtà antica
modificaCassano sorge su un'area abitata fin dalla remota antichità, forse sul sito dell'antica Cossa.[3]
Durante la Repubblica romana, Cassano divenne municipio e in seguito città romana.
Nei secoli che seguirono, Cassano sarebbe stata uno dei primi centri ad abbracciare il Cristianesimo, tanto che Cassano è stata definita la "città delle chiese e delle fontane".
Medioevo
modificaNel 576 fu invasa dai Longobardi. Nel secolo IX Cassano divenne gastaldato del ducato di Benevento.
Nel 951 subì l'assedio saraceno dell'emiro Abū l-Qāsim al-Hasan, che la saccheggiò. Un nuovo assedio saraceno avvenne nel 1031 e la città fu incendiata.[3]
«Ma gli Arabi di Sicilia non si lasciarono fermare dallo Stretto di Messina, e presto cominciarono a correre per l’Italia meridionale, come quelli di Spagna avevano fatto il secolo precedente in Francia. La Calabria fu più volte risalita da Reggio (ove, come a Narbona, sorse un’effimera moschea) sino alla Basilicata, alla Campania, alla Puglia.»
Nell'anno 1054 Cassano fu occupata dai Normanni e successivamente dagli Svevi. A Cassano si tenne la battaglia tra Manfredi di Sicilia e Pietro Ruffo, vicario di Calabria, che si concluse con la vittoria dello stesso Manfredi. Nel 1284 Cassano, nel periodo degli Angioini, diventò un feudo assegnato a Icerio de Mignac.
Età moderna
modificaLa città in seguito fu affidata a diversi altri feudatari, tra cui i Sanseverino (secolo XIV) e il Principe di Bisignano, il quale ultimo lo cedette nel 1622 al genovese Francesco Serra. La famiglia Serra godette di grande nobiltà in Genova, Spagna, Sardegna e nel Reame di Napoli. I Serra in più riprese passarono nel Napoletano sin dai tempi di Carlo I d’Angiò.
Età contemporanea
modificaA cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo Cassano fu occupata e sottomessa dall'esercito di Napoleone: i francesi distrussero il castello normanno, di cui ancora oggi sono visibili le fondamenta ed i resti della cinta muraria. Cassano ha fatto parte del Regno delle Due Sicilie per poi confluire nel Regno d'Italia: nel 1863 ha assunto la denominazione di Cassano all'Ionio.[9]
Il 21 giugno 2014 è stata meta di una visita pastorale di papa Francesco.
Simboli
modificaLo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 9 marzo 1935.[10]
«D'azzurro, al liocorno d'oro.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Onorificenze
modifica— 25 marzo 1993[10]
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- La cattedrale di Cassano all'Ionio (basilica minore), dedicata alla Natività della Vergine, che secondo la leggenda popolare è stata costruita su un tempio dedicato a Giove.
- Terme Sibarite[11].
- Grotte di Sant'Angelo.
- Santuario di Santa Maria della Catena, grandioso edificio con portico in stile rinascimentale e cupola del XVII secolo.
- Ruderi della Torre di Milone, dedicata all'omonimo lottatore greco.
- Crocifisso ligneo, alto oltre quattro metri, custodito all'interno della cattedrale, intorno al quale è sorta una leggenda: il suo sconosciuto creatore, finito il lavoro, guardò la sua creazione, gli sussurrò «Quanto sei bello, mio crocifisso», e morì.
- Casa Museo Palazzo Viafora.
- Grotta della "Vuccucciarda" o Bocca Bugiarda, chiamata così perché alcune persone rifugiandovisi, morirono cadendo accidentalmente in alcune fosse profonde.
- Teatro Comunale.
- Biblioteca-Museo Diocesano.
- Scavi Archeologici, si tratta del sito di una delle più ricche e importanti città greche della Magna Grecia.
- Museo archeologico nazionale della Sibaritide, dove sono conservati i reperti degli scavi.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[12]
Cultura
modificaTeatro comunale, Biblioteca Museo Diocesano, Museo Archeologico e Scavi di Sibari.
Istruzione
modificaCassano ospita l'istituto superiore secondario "Luca Pacioli" (ragioneria), l'I.P.S.I.A. (professionale), socio sanitario, indirizzo professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, liceo classico e scientifico.
Musei
modificaNella frazione di Sibari si trovano il Museo archeologico nazionale della Sibaritide e il Parco archeologico di Sibari.
Nel centro si trovano il Museo Diocesano e la Casa-Museo "Palazzo Viafora".
Geografia antropica
modificaFrazioni
modifica- Doria è un antico villaggio di agricoltori di circa 1226 abitanti.[13] È situata più a sud della direzione Cassano-Lauropoli-Sibari.
- Lauropoli domina dall'alto della collina tutta la piana di Sibari. Le attività economiche preminenti sono prettamente agricole, con forti specializzazioni in campo ortofrutticolo e vivaistico. È stato fondato nel 1763, come borgo rurale, dalla duchessa Laura Serra, figlia del marchese Serra di Cassano[14]. La struttura originaria del paese era su due linee a forma di croce. Il 2 febbraio è importante la festa della Madonna della Candelora (Patrona di Lauropoli).
- Sibari ha una propensione al turismo (Laghi di Sibari e Marina di Sibari) e all'attività agricola. Nota per essere stata tra le più importanti e antiche colonie greche achee, vive nella florida storia magno-greca. Marina di Sibari è particolarmente attiva nella stagione estiva.
- Altre frazioni minori: Lattughelle, Murate, Contrada Bruscate (zona chiamata Millepini o Le Bruscate), Caccianova, Case sparse, Contrada Sisto, Corsi, Fuscolara, Fuscolaro, Garda, Gli Stombi, I Tre Ponti, Il Porcile, Il Porro, Laccata, Le Caselle, Masseria Brichetto, Olmo Torto, Pantano Rotondo, Permuta, Pianoscafo, Torre della Chiesa, Contrada Prainetta.
Infrastrutture e trasporti
modificaAmministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 29 novembre 1998 | Franca Peruzzi | lista civica di centro-sinistra | sindaco | |
29 novembre 1998 | 16 aprile 2000 | Salvatore Frasca | lista civica di centro-sinistra | sindaco | |
16 aprile 2000 | 13 giugno 2004 | Roberto Senise | lista civica di centro-destra | sindaco | |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Gianluca Dante Gallo | lista civica di centro-destra | sindaco | |
7 giugno 2009 | 7 maggio 2012 | Gianluca Gallo | lista civica | sindaco | |
7 maggio 2012 | 30 novembre 2015 | Giovanni Papasso | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
30 novembre 2015 | 5 giugno 2016 | commissario straordinario | |||
5 giugno 2016 | 24 novembre 2017 | Giovanni Papasso | Partito Socialista Italiano | sindaco | |
24 novembre 2017 | 10 novembre 2019 | commissario straordinario | [15] | ||
10 novembre 2019 | in carica | Giovanni Papasso | Partito Socialista Italiano | sindaco |
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ a b c Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 185, ISBN 88-02-07228-0.
- ^ Teresa Cappello e Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 117, SBN UMC0979712.
- ^ (DE) Wilhelm Schulze, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen, Berlin, Weidmann, 1933 [1904], pp. 423. URL consultato il 3 settembre 2024.
- ^ Giovanni Alessio, Saggio di toponomastica calabrese, Firenze, Olschki, 1939, SBN TO00065123.
- ^ Gerhard Rohlfs, Dizionario onomastico e toponomastico della Calabria, Ravenna, Longo, 1974, p. 55, SBN SBL0599146.
- ^ Francesco Gabrieli, op. cit.[quale opera?], p.138.
- ^ 4 gennaio 1863, n. 1196, articolo 1, in materia di "Che autorizza vari Comuni nelle Provincie Napolitane e Siciliane a variare la loro denominazione"
- ^ a b Cassano allo Jonio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 gennaio 2024.
- ^ termesibarite.it, http://www.termesibarite.it/ .
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Frazione Doria/Cassano allo Ionio/Cosenza/Calabria, su www.portaleabruzzo.com. URL consultato il 26 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2022).
- ^ lauropoli.it. URL consultato il 12 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).
- ^ Commissione straordinaria ex art. 143 TUEL (ente sciolto per infiltrazioni mafiose)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cassano all'Ionio
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.cassanoalloionio.cs.it.
- Giuseppe Isnardi, CASSANO all'Ionio, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Cassano allo Iònio, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Cassano all'Ionio, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123202987 · LCCN (EN) n84059566 · GND (DE) 4085169-2 · J9U (EN, HE) 987007559805905171 |
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