Mario Arlotta
Mario Arlotta (Napoli, 26 marzo 1879 – Roma, 25 aprile 1946) è stato un militare, diplomatico e politico italiano, che ricoprì l'incarico di Ambasciatore italiano in Grecia (1916-1929) e poi di Ambasciatore in Ungheria (1930-1936) e in Argentina (7 agosto 1936-1939). Fu nominato senatore del Regno d'Italia nel 1939.
Mario Arlotta | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXX |
Tipo nomina | Categoria: 6 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Professione | diplomatico |
Mario Arlotta | |
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Nascita | Napoli, 26 marzo 1879 |
Morte | Roma, 25 aprile 1946 |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Arma | Marina |
Anni di servizio | 1897–1920 |
Grado | Capitano di vascello |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Cina |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Navale di Livorno |
Altre cariche | politico |
dati tratti da Uomini della Marina, 1861-1946[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Napoli il 26 marzo 1879.[1] Nel 1897 fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Navale di Livorno da cui uscì con il grado di guardiamarina nel 1899.[1] Promosso sottotenente di vascello, tra il 1900 e il 1903, in forza al Corpo di spedizione italiano in Cina prese parte alle operazioni di repressione della rivolta dei Boxer, prestando servizio sulla pirocorvetta Vettor Pisani e poi sull'ariete torpediniere Puglia.[1] Per un anno fu sottordine del capo della polizia di Tientsin.[1] Ritornato in Italia sul Puglia fu trasferito a bordo della nave da battaglia Benedetto Brin.[1] Nel 1906 si dimise dietro sua domanda, venendo trasferito alla riserva.[1] Divenuto tenente di vascello nel 1908, nel 1914 fu richiamato in servizio attivo, e dal 24 maggio 1915 prese parte alle operazioni militari contro l'Impero austro-ungarico.[1] Nel dicembre dello stesso anno fu nominato addetto navale ad Atene, in Grecia, venendo promosso capitano di corvetta nel 1918.[1] Per la sua conoscenza degli avvenimenti nel Levante, e delle mire espansionistiche greche sull'Anatolia, nel novembre 1918 fu inviato come consigliere politico presso l'ammiraglio Giuseppe Mortola, assumendo per un breve periodo l'incarico di Alto Commissario italiano a Costantinopoli.[1] Aiutante di campo onorario di SM il Re Vittorio Emanuele III (19 febbraio 1919) rimase nella Capitale greca fino al novembre 1919, e l'anno successivo fu dispensato dal servizio nella Regia Marina, e nel 1923 fu trasferito nei ruoli del Ministero degli Esteri.[1] Ricoprì l'incarico di Ambasciatore italiano in Grecia (1916-1929) e poi fu Ambasciatore in Ungheria (1930-1936) e in Argentina (7 agosto 1936-1939).[1] Nel 1927 fu promosso capitano di fregata e nel 1936 capitano di vascello della riserva.[1] Nel 1939 fu nominato Senatore del Regno d'Italia.[1] Membro della Commissione degli affari esteri, degli scambi commerciali e della legislazione doganale (27 maggio 1939-5 agosto 1943). Si spense a Roma il 25 aprile 1946.[1]
Onorificenze
modificaNote
modificaAnnotazioni
modificaFonti
modificaBibliografia
modifica- Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2016, ISBN 978-8-89848-595-6.
Collegamenti esterni
modifica- Biografia sul sito del Senato, su notes9.senato.it.
- Video
- Mario Arlotta az új budapesti olasz követ, su filmhiradokonline.hu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313249622 · ISNI (EN) 0000 0004 4247 9312 · BNF (FR) cb16934224p (data) |
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