Mario Renato Orlando Trabucchi (Terni, 29 ottobre 1908[2]Pantelleria, 13 novembre 1942) è stato un militare e aviatore italiano, decorato con una Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante il corso della seconda guerra mondiale.

Mario Renato Orlando Trabucchi
NascitaTerni, 29 ottobre 1908
MortePantelleria, 13 novembre 1942
Cause della morteferite riportate in combattimento
Luogo di sepolturacimitero del Verano
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàTrasporto
Reparto47ª Squadriglia, 37º Gruppo, 45º Stormo da Trasporto
Anni di servizio1927-1942
Gradomaresciallo di 1ª classe
Guerreguerra di Spagna
seconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Francia
Campagna di Grecia
Campagna del Nordafrica
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Operazione Marita
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Biografia

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Nacque a Terni il 29 ottobre 1908,[3] figlio di Pietro e di Violante Zuppante.[1] In seguito agli studi tecnici presso la scuola Pietro della Valle, frequentò la scuola d'educazione fisica.[4] Poi, nel marzo del 1927, si arruolò volontario nella Regia Aeronautica in qualità di allievo sergente pilota.[4] Promosso sergente nel luglio 1928, fu assegnato alla specialità bombardamento marittimo prestando servizio dapprima presso l'86º Gruppo BM a Cadimare e poi, promosso sergente maggiore nel gennaio 1935, fu trasferito al 12º Stormo bombardamento terrestre.[4] Il 27 settembre 1937 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, assegnato all'Aviazione Legionaria. Rimase in Spagna fino al settembre 1938, e al rientro in Italia venne promosso maresciallo di terza classe e decorato con una Medaglia di bronzo al valor militare.[4] Mobilitato all'atto della dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna fu assegnato al 41º Stormo bombardamento terrestre nelle cui file partecipò ai combattimenti sul fronte occidentale. Partecipò alle operazioni iniziali sul fronte greco-albanese, e verso la fine dell'anno partì per l'Africa Settentrionale Italiana ritornando in Patria con il suo reparto nel gennaio 1941. Fu di stanza a Ciampino, poi a Ferrara e infine a Grottaglie.[4]

Nell'aprile del 1942 fu promosso maresciallo di prima classe,[5] e assegnato alla 47ª Squadriglia, 37º Gruppo, 45º Stormo da Trasporto, equipaggiata con i Savoia-Marchetti S.M.82. Partecipò alle operazioni di rifornimento verso l'A.S.I. e poi verso la Tunisia.

L'ultima missione

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Il 12 novembre cinque S.M.82 decollarono dall'aeroporto di Tripoli per raggiungere Castelvetrano, in Sicilia.[6] Si trattava degli esemplari MM.60805 del 48º Stormo, e delle MM.60329, 60776, 60795 e 60706 del 47º Stormo,[6] con ai comandi rispettivamente il tenente pilota Vercillo, il ten. pil. Mantelli, il ten. pil. Cefalo, il maresciallo Trabucchi e il ten. pil. Altieri.[7] I cinque velivoli giunti sull'isola di Lampione furono attaccati da sei cacciabombardieri Bristol Beaufighter della Royal Air Force.[6] Nell'impari combattimenti tre S.M.82 furono abbattuti e precipitarono in mare, mentre altri due, tra cui il suo, riuscirono ad ammarare in emergenza nei pressi dell'isola di Pantelleria, con morti e feriti a bordo. In totale vi fu la morte di 14 dei membri degli equipaggi, mentre sei rimasero feriti, e di 28 dei passeggeri.[N 1][7]

Rimasto ferito gravemente Trabucchi effettuò un ammaraggio di fortuna nelle vicinanze dell'isola di Pantelleria,[8] e si spense il giorno seguente presso l'infermeria della Regia marina dell'isola, dopo aver subito l'amputazione della gamba destra.[7] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alle memoria.[9]

Nel 1944 l'Aeronautica Nazionale Repubblicana gli intitolò l'omonimo Gruppo Trasporti (Transport-Gruppe Italien 110),[10] unità costituita il 1º aprile a Bergamo con personale italiano, ed equipaggiata con gli S.M.82.[10] Tale unità venne trasferita a Goslar, in Germania, il 28 giugno,[10] e quindi mandata a Šiauliai, in Lituania nel mese di luglio.[11] Qui il reparto rifornì le truppe germaniche impegnate a contrastare le offensive dell'Armata Rossa.[11]

Nel 2019 gli è stata intitolata la sezione ternana dell'Associazione Arma Aeronautica.[12]

Onorificenze

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Un Savoia-Marchetti S.M.82 in fase di decollo su di un campo d'aviazione africano
«Primo pilota di velivolo da trasporto tre volte decorato al V.M., volontario per ogni più rischiosa missione, al rientro da un’azione di collegamento con l’A.S.I., attaccata la sua formazione da numerosi caccia nemici, sosteneva l’impari lotta con perizia ed indomito valore. Colpito a più riprese da raffiche che gli troncavano quattro dita della mano destra, seguitava a difendersi con disperata volontà incitando con la voce e col gesto l’equipaggio a persistere nella difesa, contribuendo all’abbattimento di un caccia avversario. Con il velivolo colpito in parti vitali, effettuava un brillante ammaraggio solo preoccupandosi di salvare il prezioso carico umano a lui affidato. Raccolto dopo lunghe ore in pietose condizioni, sosteneva con serenità l’amputazione dell’arto senza un lamento, finché spirava col nome d’Italia sulle labbra. Esempio luminoso di alte virtù militari. Cielo del Mediterraneo, 12 luglio - 12 novembre 1942.[9]»
— Decreto Luogotenenziale 8 febbraio 1946.[13]
Medaglia di bronzo al valor militare
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, affrontava e superava ardue prove, dando esempio di sereno sprezzo del pericolo. Cielo di Spagna, ottobre 1937
Medaglia di bronzo al valor militare
«Abile e valoroso pilota, partecipava a numerose azioni belliche contro importanti obiettivi navali e terrestri del nemico, superando coraggiosamente difficoltà di lunghe navigazioni in mare aperto, mantenendo contegno calmo e sereno anche quando più violenta era l'offesa dei caccia nemici e più intensa la reazione contraerea. Cielo del Mediterraneo, della Grecia e della Cirenaica, luglio 1940 - gennaio 1941
«Pilota d'aeroplano da bombardamento a largo raggio, partecipava ad azioni belliche su munite basi aeronavali nemiche e a numerosi voli di trasporto. Coadiuvava validamente il capo equipaggio a superare le difficoltà dei lunghi voli e contribuiva con coraggio e perizia al buon esito dell'azione. Cielo del Mediterraneo, aprile 1941 - gennaio 1942
«Pilota d'aeroplano da bombardamento a largo raggio, partecipava a numerose missioni su mare aperto e, in qualità di secondo pilota a un lungo volo su munita base aeronavale nemica, felicemente portato a termine nonostante le difficili condizioni metereologiche e la intensa reazione nemica. Cielo di Gibilterra e del Mediterraneo, marzo - luglio 1942»
«Primo pilota di velivolo da trasporto tre volte decorato al V.M., volontario per ogni più rischiosa missione, al rientro da un’azione di collegamento con l’A.S.I., attaccata la sua formazione da numerosi caccia nemici, sosteneva l’impari lotta con perizia ed indomito valore. Colpito a più riprese da raffiche che gli troncavano quattro dita della mano destra, persisteva nella condotta del velivolo. Colpito una seconda volta, con la gamba destra maciullata, seguitava a difendersi con disperata volontà incitando con la voce e col gesto l’equipaggio a persistere nella difesa, contribuendo all’abbattimento di un caccia avversario. Con il velivolo colpito in parti vitali, effettuava un brillante ammaraggio solo preoccupandosi di salvare il prezioso carico umano a lui affidato. Raccolto dopo lunghe ore in pietose condizioni, sosteneva con serenità l’amputazione dell’arto senza un lamento, finché spirava col nome d’Italia sulle labbra. Esempio luminoso di alte virtù militari. Cielo del Mediterraneo, 12 luglio - 12 novembre 1942

Annotazioni

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  1. ^ Tra i passeggeri perirono cinque militari della Regia Aeronautica imbarcati sul velivolo del tenente Altieri, e di 17 dei 18 civili che si trovavano a bordo del velivolo del ten. Vercillo.
  1. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 273.
  2. ^ Comune di Terni, anagrafe comunale, doc. n. 763 del registro nati 1908
  3. ^ Archivio Anagrafico del Comune di Terni. Atto di nascita n. 763 dei nati dell'anno 1908
  4. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  5. ^ Comune di Terni, annotazione di morte, atto n. 703 del 16 gennaio 1943
  6. ^ a b c Brotzu, Cosolo 1975, p. 27.
  7. ^ a b c Civoli 2013, p. 65.
  8. ^ Aeronautica Militare - Storia - Sacrario
  9. ^ a b Quirinale, sito istituzionale, voce Onorificenze, dettagli decorato
  10. ^ a b c Brotzu, Cosolo 1975, p. 32.
  11. ^ a b Brotzu, Cosolo 1975, p. 33.
  12. ^ Aeronautica n.11, novembre 2019, p. 36.
  13. ^ Bollettino Ufficiale 1946, disp.8, pag.371 e Bollettino Ufficiale 1959, suppl.7, pag.132.

Bibliografia

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  • Nino Arena, L'Aeronautica Nazionale Repubblicana, Volume 1, Modena, Stem Mucchi, 1974.
  • Emilio Brotzu e Gherardo Cosolo (a cura di), Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.9, Trasporto, Roma, Edizioni Bizzarri, ottobre 1976.
  • Massimo Civoli, S.A.S. I Servizi Aerei Speciali della Regia Aeronautica 1940-1943, Roma, IBN, 2013.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
  • Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
Periodici
  • Umbria. Sezione Terni, in Aeronautica, n. 11, Roma, Associazione Arma Aeronautica, novembre 2019, p. 36.

Collegamenti esterni

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