Mario Turba

militare e aviatore italiano, Medaglia d'oro al valor militare

Mario Turba (Roma, 16 settembre 1909Cielo della Sardegna, 14 giugno 1942) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Mario Turba
NascitaRoma, 16 settembre 1909
MorteCielo della Sardegna, 14 giugno 1942
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Specialitàbombardamento
aerosiluranti
Reparto259ª Squadriglia
Anni di servizio1931-1942
Gradocapitano
Guerreseconda guerra mondiale
Battagliebattaglia di mezzo giugno
Comandante di109º Gruppo, 36º Stormo aerosiluranti
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Biografia

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Il Savoia-Marchetti S.M.84 in versione aerosilurante.

Nacque a Roma il 16 settembre 1909.[1] Dopo aver conseguito il diploma di perito industriale si arruolò nella Regia Aeronautica e nel 1928 iniziò a frequentare la Regia Accademia Aeronautica di Caserta da cui uscì con il grado di sottotenente pilota in servizio permanente effettivo nel 1931.[2] L'anno successivo divenne pilota militare, e promosso tenente frequentò la Scuola caccia e poi svolse l'incarico di istruttore professionale di volo.[2] Nel marzo 1935 fu assegnato all'Aviazione della Tripolitania, e promosso capitano nel 1936 fu trasferito in servizio al 15º Stormo Bombardamento Terrestre.[2] Nel novembre del 1938 iniziò a prestare servizio presso il Comando della 3ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.) sull'aeroporto di Centocelle, e nel febbraio 1940 passò al 12º Stormo Bombardamento Terrestre dove svolse l'incarico, dal maggio successivo, di aiutante di volo del comandante della 13ª Squadriglia.[2]

Dopo la firma dell'armistizio, il 27 giugno 1940, entrò a far parte della Commissione Italiana d'Armistizio con la Francia (CIAF),[2] incarico che mantenne fino al 1 agosto successivo quando fu assegnato al 36º Stormo Bombardamento Terrestre, allora dotato dei bombardieri Savoia-Marchetti S.79 Sparviero.[3] Durante le successive operazioni belliche fu decorato con una Medaglia di bronzo al valor militare. A partire dal 27 novembre 1940 lo stormo, schierato sull'Aeroporto di Bologna-Panigale, iniziò l'addestramento alla specialità aerosiluranti, per essere equipaggiato con i Savoia-Marchetti S.M.84.[4] Il 1 settembre 1941 lo stormo cambiò la sua denominazione da 36º Stormo B.T. a 36º Stormo aerosiluranti.[5] Divenuto comandante del 109º Gruppo, cadde in combattimento il 14 giugno 1942,[2] nel corso della battaglia di mezzo giugno, insieme al comandante dello stormo, tenente colonnello Giovanni Farina, e per onorarne il coraggio entrambi gli ufficiali vennero insigniti della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[5]

Onorificenze

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«Intrepido comandante di gruppo di aerosiluranti già distintosi in precedenti azioni di guerra, infondeva con l’esempio nell’animo dei gregari lo sprezzo del pericolo, la fede nell’arma e nella vittoria in sublime dedizione al dovere. In una radiosa giornata di battaglia aeronava!e, a capo dei suoi equipaggi, deciso al sacrificio si scagliava, cuore, velivolo ed arma, contro una potente formazione navale avversaria, incurante e sprezzante della violenta reazione. Dall’epica azione, che si concludeva con l’affondamento ed il danneggiamento di numerose unità nemiche, non faceva ritorno alla base. Cielo della Sardegna, 14 giugno 1942.
— Regio Decreto 27 novembre 1942.[6]
«In rischiosa azione notturna di bombardamento su importante idroscalo nemico, attaccato da rilevanti forze da caccia, riusciva con abilità e audacia a portare a compimento la missione, rientrando quindi alla base di partenza con il velivolo gravemente danneggiato dalla reazione avversaria e dopo aver sorvolato in precarie condizioni di volo un'ampia distesa di mare aperto. Cielo del Mediterraneo Centrale, 8 ottobre 1940
avanzamento per merito di guerra

Annotazioni

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  1. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 276.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977, p. 115.
  4. ^ Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977, p. 116.
  5. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977, p. 117.
  6. ^ Bollettino Ufficiale 1942, disp. 50, pag. 2716, e Bollettino Ufficiale 1942, disp. 5, pag. 292.

Bibliografia

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  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Cesare Gori, Ali d'Italia n.21. Savoia-Marchetti S.M.84, Torino, La Bancarella Aeronautica, 2006.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
  • (EN) Marco Mattioli, Savoia-Marchetti S.79 Sparviero Bomber Units, Botley, Osprey Publishing Company, 2018.
  • Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 - Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
Periodici
  • Fabio Bianchi e Antonio Marazziti, Gli aerosiluranti italiani 1940-1945. I reparti, le macchine, le imprese, in Storia Militare Dossier, n. 14, Parma, Ermanno Albertelli Editore, giugno 2014.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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