Maserati 250F

monoposto di Formula 1 del 1954

La Maserati 250F è una monoposto di Formula 1, usata tra il 1954 ed il 1960.

Maserati 250F
Una Maserati 250F durante una dimostrazione al Nurburgring
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera)  Maserati
CategoriaFormula 1
SquadraOfficine Alfieri Maserati
Owen Racing Organisation
Equipe Moss/Stirling Moss Ltd.
Progettata daGioachino Colombo
Vittorio Bellentani
Alberto Massimino Valerio Colotti
SostituisceMaserati A6 GCM
Descrizione tecnica
Meccanica
TelaioTubolare
MotoreMaserati 2.5 L6
TrasmissioneManuale a 5 rapporti. Trazione posteriore
Dimensioni e pesi
Passo2280 mm
Peso630 kg
Altro
CarburanteShell
PneumaticiPirelli
Dunlop
Risultati sportivi
DebuttoArgentina (bandiera) Gran Premio d'Argentina 1954
Piloti1954
Francia (bandiera) Louis Rosier 8-9[1]
Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio 1, 3
Argentina (bandiera) Onofre Marimón 1, 3-6
Italia (bandiera) Luigi Musso 8-9
Thailandia (bandiera) Prince Bira 3-6, 9[2]
Italia (bandiera) Sergio Mantovani 3-4, 6-9
Italia (bandiera) Alberto Ascari 4-5
Italia (bandiera) Gigi Villoresi 4-6, 8
Argentina (bandiera) Roberto Mieres 6-9[3]
Regno Unito (bandiera) Stirling Moss 3, 5-9[4]
Spagna (bandiera) Paco Godia 9
Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 7, 9[5]
Regno Unito (bandiera) Ken Wharton 4-7, 9[6]
Regno Unito (bandiera) Ron Flockhart 5[7]
Regno Unito (bandiera) Roy Salvadori 4-5[8]
1955
Francia (bandiera) Louis Rosier 2, 4-5[9]
Regno Unito (bandiera) Roy Salvadori 6[4]
Regno Unito (bandiera) Horace Gould 5-7[10]
Argentina (bandiera) Carlos Menditeguy 1, 7
Italia (bandiera) Luigi Musso 1-2, 4-7
Italia (bandiera) Sergio Mantovani 1
Argentina (bandiera) Roberto Mieres 1-2, 4-7
Francia (bandiera) Jean Behra 1-2, 4-7
Argentina (bandiera) Clemar Bucci 1
Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 1
Italia (bandiera) Cesare Perdisa 2, 4
Regno Unito (bandiera) Peter Collins 6-7[11]
Francia (bandiera) André Simon 6
Regno Unito (bandiera) Lance Macklin 2, 6[12]
Regno Unito (bandiera) Peter Walker 5[12]
Stati Uniti (bandiera) John Fitch[12]
1956
Francia (bandiera) André Simon 5[2]
Regno Unito (bandiera) Bruce Halford 6-8[2]
Regno Unito (bandiera) Roy Salvadori 6-8[4]
Regno Unito (bandiera) Horace Gould 2, 4, 6-7[13]
Australia (bandiera) Jack Brabham 6[2]
Italia (bandiera) Luigi Piotti 1, 8[2]
Italia (bandiera) Gigi Villoresi 4-8[14]
Regno Unito (bandiera) Stirling Moss 1-2, 4-8
Francia (bandiera) Jean Behra 1-2, 4-8
Argentina (bandiera) Carlos Menditeguy 1
Brasile (bandiera) Chico Landi 1
Italia (bandiera) Gerino Gerini 1, 8[15]
Argentina (bandiera) José Froilán González 1
Italia (bandiera) Cesare Perdisa 2, 4-7
Spagna (bandiera) Paco Godia 4-8
Italia (bandiera) Piero Taruffi 5
Italia (bandiera) Umberto Maglioli 6-8[16]
Svezia (bandiera) Jo Bonnier 8
Regno Unito (bandiera) Mike Hawthorn 4
Monaco (bandiera) Louis Chiron 2[17]
Svizzera (bandiera) Toulo de Graffenried 8[17]
1957
Regno Unito (bandiera) Bruce Halford 6-8[2]
Regno Unito (bandiera) Ivor Bueb 5[8]
Regno Unito (bandiera) Horace Gould 2, 4-8[2]
Svezia (bandiera) Jo Bonnier 1, 5[18]
Italia (bandiera) Luigi Piotti 1-2, 7-8[2]
Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio 1-2, 4-8
Regno Unito (bandiera) Stirling Moss 1
Francia (bandiera) Jean Behra 1, 4-8
Argentina (bandiera) Carlos Menditeguy 1
Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 1-2, 4-8[19]
Germania Ovest (bandiera) Hans Herrmann 2, 6[20]
Italia (bandiera) Giorgio Scarlatti 2, 6-8
Spagna (bandiera) Paco Godia
Svizzera (bandiera) Ottorino Volonterio 8[2]
Francia (bandiera) André Simon 2, 8[21]
Stati Uniti (bandiera) Masten Gregory 2, 6-8[17]
1958
Monaco (bandiera) André Testut 2[2]
Spagna (bandiera) Paco Godia 1-2, 5-6[2]
Italia (bandiera) Giorgio Scarlatti 2-3[2]
Regno Unito (bandiera) Horace Gould 1-3[2]
Stati Uniti (bandiera) Harry Schell 1[22]
Svezia (bandiera) Jo Bonnier 2-3, 5-7, 9[23]
Stati Uniti (bandiera) Phil Hill Jr. 6
Italia (bandiera) Giulio Cabianca 10[24]
Germania Ovest (bandiera) Hans Herrmann 8, 10-11[25]
Francia (bandiera) Jean Behra 1[26]
Australia (bandiera) Ken Kavanagh 2, 5[2]
Italia (bandiera) Luigi Taramazzo 2[26]
Italia (bandiera) Maria Teresa de Filippis 2, 5, 9-10[2]
Francia (bandiera) Maurice Trintignant 5[17]
Stati Uniti (bandiera) Masten Gregory 3, 5, 10-11[27]
Italia (bandiera) Gerino Gerini 2, 6-7, 10-11[17]
Stati Uniti (bandiera) Troy Ruttman 6, 8[17]
Stati Uniti (bandiera) Carroll Shelby 6-7, 9-10[28]
Stati Uniti (bandiera) Wolfgang Seidel 5, 11[17]
Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio 1, 6[29]
Argentina (bandiera) Carlos Menditeguy 1[29]
1959
Monaco (bandiera) André Testut 1[30]
Stati Uniti (bandiera) Phil Cade 9[2]
Brasile (bandiera) Fritz d'Orey 4-5[17]
Uruguay (bandiera) Asdrúbal Fontes Bayardo 4[17]
Paesi Bassi (bandiera) Carel Godin de Beaufort 4[31]
Italia (bandiera) Giorgio Scarlatti 1, 4[31]
1960
Italia (bandiera) Giorgio Scarlatti 1[2]
Argentina (bandiera) Nasif Estéfano 1
Spagna (bandiera) Antonio Creus 1[2]
Italia (bandiera) Gino Munaron 1[2]
Venezuela (bandiera) Ettore Chimeri 1[2]
Regno Unito (bandiera) Horace Gould 9[2]
Stati Uniti (bandiera) Bob Drake 10[32]
Palmares
Corse Vittorie Pole Giri veloci
46 8 8 10
Campionati piloti2 (1954, 1957)
 
L'abitacolo della Maserati 250F

Debuttò al Gran Premio d'Argentina 1954 vincendo la gara con Juan Manuel Fangio, che fece suo anche il Gran Premio del Belgio a fine giugno, prima di passare alla scuderia Mercedes. I punti ottenuti con le due squadre permisero al pilota italo-argentino di conquistare il Titolo Mondiale Piloti. Nello stesso anno Stirling Moss guidò una Maserati 250F per tutto l'arco della stagione.

La stagione seguente, nonostante il passaggio di Moss alla Mercedes e dei progettisti Vittorio Bellentani e Alberto Massimino alla Ferrari, la 250F ebbe nuovi importanti sviluppi con il cambio a 5 marce ed un nuovo sistema di iniezione.

Nel 1956 Stirling Moss vinse i Gran Premi di Monaco e d'Italia pilotando una 250F privata. Durante la stagione si sperimentò una versione "carenata" ispirata alle Mercedes-Benz W196 "Tipo Monza" e si misero a punto versioni dell'auto per la categoria Formula 2. L'anno successivo Fangio colse quattro successi compreso l'epico GP di Germania e si laureò campione del mondo per la quinta volta.

Il Campionato Mondiale Costruttori fu introdotto solamente nel 1958, anno nel quale la 250F si dimostrava già superata. Nonostante ciò fu ancora l'auto preferita dai piloti privati, e fu usata fino al Gran Premio degli Stati Uniti 1960 con Bob Drake (pilota).

Tecnica

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Maserati 250F

La vettura era azionata da un propulsore 6 cilindri in linea con lubrificazione a carter secco inizialmente sviluppato da Gioachino Colombo e successivamente potenziato con l'ausilio di Vittorio Bellentani. Aveva due valvole per cilindro (aspirazione Ø 42 mm, scarico Ø 38 mm) inclinate di 77° azionate tramite bilancieri a dito da due alberi a camme in testa mossi da cascata d'ingranaggi anteriore al blocco cilindri e richiamate da molle elicoidali. Le canne dei cilindri erano "umide" nella sezione superiore e 'secche' in quella inferiore. L'albero a gomiti era in acciaio nitrurato e poggiava su sette supporti. L'accensione era a doppia candela, alimentate da due magneti.

Motore: 6 cilindri
Cilindrata: 2493 cc
Potenza: 240 CV a 7200 giri/min.
Velocità: 265 km/h
  1. ^ Con la Ecurie Rosier nel Gran Premio di Spagna 1954.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Come Pilota privato.
  3. ^ Come Pilota privato nel Gran Premio di Germania 1954.
  4. ^ a b c Come Pilota privato nei Gran Premi di Belgio, Gran Bretagna e Germania.
  5. ^ Come Pilota privato nel Gran Premio di Spagna 1954.
  6. ^ Con la Owen Racing.
  7. ^ Con la Scuderia di Prince Bira.
  8. ^ a b Con la Gilby Engineering Ltd.'
  9. ^ Con la Ecurie Rosier.
  10. ^ Con la Gould's Garage ai Gran Premi d'Olanda e Gran Bretagna
  11. ^ Con la Owen Racing nel Gran Premio di Gran Bretagna 1955.
  12. ^ a b c Con la Scuderia di Stirling Moss
  13. ^ Con la Gould's Garage.
  14. ^ Con la Scuderia Centro Sud nel Gran Premio del Belgio 1956 e Maserati al Gran Premio d'Italia 1956.
  15. ^ Con la Scuderia Guastalla al Gran Premio d'Italia 1956.
  16. ^ Con la Scuderia Guastalla al Gran Premio di Gran Bretagna 1956.
  17. ^ a b c d e f g h i Con la Scuderia Centro Sud.
  18. ^ Con la Scuderia Centro Sud nel Gran Premio d'Argentina 1956 e come Pilota privato nel Gran Premio di Gran Bretagna 1956.
  19. ^ Con la Scuderia Centro Sud nel Gran Premio d'Argentina 1957.
  20. ^ Con la Scuderia Centro Sud nel Gran Premio di Germania 1957.
  21. ^ Con la Scuderia di Ottorino Volonterio.
  22. ^ Con la Scuderia di Jo Bonnier nel Gran Premio d'Argentina 1958.
  23. ^ Come Pilota privato nei GP di Monaco, Olanda, Belgio, Gran Bretagna e Portogallo e con la Scuderia di Giorgio Scarlatti nel Gran Premio di Francia 1958.
  24. ^ Con la Scuderia di Jo Bonnier.
  25. ^ Con la Scuderia Centro Sud nel Gran Premio di Germania 1958 e con la Scuderia di Jo Bonnier nei GP di Italia e Marocco.
  26. ^ a b Con la Scuderia di Ken Kavanagh.
  27. ^ Con la Scuderia di Horace Gould nel Gran Premio d'Olanda 1958, con la Scuderia Centro Sud nel GP di Belgio e con la Temple Buell nei GP d'Italia e Marocco. In quello d'italia condivise la vettura con Carroll Shelby.
  28. ^ Con la Scuderia Centro Sud nei GP di Francia, Gran Bretagna ed Italia e con la Temple Buell nel GP del Portogallo e d'Italia 1958. In quest'ultimo condivise la vettura con Masten Gregory.
  29. ^ a b Con la Scuderia Sud Americana.
  30. ^ Con la Monte Carlo Auto Sport.
  31. ^ a b Con la Scuderia Ugolini
  32. ^ Con la Scuderia di Joe Lubin.

Altri progetti

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