Maseru
Maseru (o anche Masero) è la capitale del Lesotho. Situata sul fiume Caledon, al confine con il Sudafrica, è l'unica città di dimensioni considerevoli del Lesotho, con una popolazione di circa 330 760 abitanti (2016). È capoluogo del distretto di Maseru. Importante è la produzione di candele e tappeti.
Maseru comunità locale | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Distretto | Maseru |
Circoscrizione | Maseru Central |
Territorio | |
Coordinate | 29°19′59.88″S 27°30′00″E |
Altitudine | 1 600 m s.l.m. |
Superficie | 138 km² |
Abitanti | 330 760 (2016) |
Densità | 2 396,81 ab./km² |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
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Storia
modificaMaseru era una piccola città commerciale quando venne proclamata capitale del popolo Basotho dal Capo Moshoeshoe I nel 1869, sostituendo la roccaforte di Thaba Bosiu che aveva avuto questa funzione fino ad allora. Fu capitale del protettorato britannico del Basutoland dal 1869 al 1871 e dal 1884 al 1966, quando il Basutoland ottenne l'indipendenza e venne ribattezzato Lesotho.
Geografia
modificaMaseru è situata a 29°20' Sud e 27°30' Est, a Nord Ovest dei monti Drakensberg, al confine con il Sudafrica, con un valico sul Maseru Bridge. Sul lato sudafricano, la città più vicina è Ladybrand. La città si trova in una valle poco profonda ai piedi del Hlabeng-Sa-Likhama, ai piedi dei Monti Maloti.[1] L'altitudine è di 1600 metri sul livello del mare.[2] La città ha una superficie di circa 138 chilometri quadrati (53 miglia quadrate).[3]
Clima
modificaMaseru ha un Clima oceanico (Cwb, secondo la Classificazione dei climi di Köppen). Durante il mese più freddo, luglio, le temperature variano da -3 a 17 °C (27 a 63 °F).[4]
Infrastrutture e trasporti
modificaLa città è dotata di un aeroporto internazionale, intitolato a Moshoeshoe I, primo sovrano del Lesotho.
Note
modifica- ^ Sam Romaya e Alison Brown, City profile: Maseru, Lesotho, in Cities, vol. 16, n. 2, Aprile 1999, pp. 123-133, DOI:10.1016/S0264-2751(98)00046-8.
- ^ Mary Fitzpatrick, Becca Blond, Gemma Pitcher, Simon Richmond e Matt Warren, South Africa, Lesotho & Swaziland, Lonely Planet, 2004, p. 521, ISBN 1-74104-162-7.
- ^ Karen Tranberg Hansen e Mariken Vaa, Reconsidering Informality: Perspectives from Urban Africa, Nordic African Institute, 2004, pp. 180, ISBN 91-7106-518-0.
- ^ Lesotho: Basic data, in The Economist Intelligence Unit, 30 marzo 2007.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Maseru
Collegamenti esterni
modifica- Maseru, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Attilio Mori, MASERU, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1934.
- Maseru, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Maseru, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152469547 · LCCN (EN) n82125170 · GND (DE) 4371854-1 · BNF (FR) cb16732323s (data) · J9U (EN, HE) 987007559717405171 |
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