Massimiliano Angelelli (letterato)
Massimiliano Angelelli (Bologna, 28 agosto 1775 – Bologna, 31 maggio 1853) è stato uno scrittore italiano.
Biografia
modificaMassimiliano Angelelli nasce a Bologna nel 1775 da Teresa Malaspina di Lunigiana e dal marchese Giuseppe Maria Angelelli[1], letterato e membro del Senato bolognese, discendente della famiglia senatoriale degli Angelelli.
Massimiliano compie studi secondari nel Collegio dei nobili di Modena, poi va a Roma per gli studi universitari al seguito del padre.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza, abbandona gli studi legali e si dedica completamente alle lettere e agli studi umanistici. Critica Giacomo Leopardi ed il Romanticismo e diviene un rigido sostenitore del classicismo, membro autorevole del cenacolo classicista bolognese insieme a Paolo Costa, Vincenzo Valorani, Dionigi Strocchi, Filippo Schiassi e Giovanni Marchetti.
Si dedica in particolare alle traduzioni dal greco in italiano, per le quali è molto apprezzato dai contemporanei: Plutarco, San Basilio, Demostene, Senofonte, Sinesio di Cirene e soprattutto il teatro di Sofocle, attenendosi al purismo classicista di padre Antonio Cesari. Nel 1815 è pubblicata a Bologna la sua traduzione dell'Antigone, alla quale seguiranno le altre tragedie, raccolte in due volumi nel 1823-24, i quali ottengono il plauso di Pietro Giordani.
Dal 1832 insegna lingua greca all'Università di Bologna, succedendo nel 1838 a Giuseppe Gasparo Mezzofanti di cui è stato discepolo.[2] Le sue lezioni, chiare, precise, erudite, sono seguite, tra gli altri, da Marco Minghetti e Luigi Frati.
È membro dell'Accademia delle Scienze e di numerose altre istituzioni culturali e scientifiche. È appassionato di musica, primo violino nel quartetto di Ferdinand Hiller, e traduttore delle opere tedesche per Gioachino Rossini.
È più volte consigliere della municipalità di Bologna e nel 1848 è eletto da Pio IX membro dell'Alto Consiglio.
Massimiliano Angelelli muore a Bologna nel 1853. È sepolto nella Sala del Colombario del cimitero monumentale della Certosa di Bologna. Il suo monumento funebre, noto come Monumento Malvezzi Angelelli, è un'opera del 1855 attribuita a Massimiliano Putti (basamento) e ornato dalle sculture di Pallade e del genio della gloria di Lorenzo Bartolini del 1833. Il gruppo scultoreo, in origine commissionato dal principe Baciocchi per essere posto nella Basilica di San Petronio, è stato poi rifiutato da quest'ultimo; è stato quindi adattato per venire incontro alle esigenze della nuova commissione.[3]
Opere
modifica- Massimiliano Angelelli, Tragedie di Sofocle recate in versi italiani da Massimiliano Angelelli bolognese con note e dichiarazioni, vol. 1, Bologna, Annesio Nobili, 1823. URL consultato il 20 maggio 2019.
- Massimiliano Angelelli, Tragedie di Sofocle recate in versi italiani da Massimiliano Angelelli bolognese con note e dichiarazioni, vol. 2, Bologna, Annesio Nobili, 1823. URL consultato il 20 maggio 2019.
- Massimiliano Angelelli, Delle opere di Sinesio tradotte dal greco da Massimiliano Angelelli con qualche dichiarazione, volume primo, parte prima, Bologna, presso Riccardo Masi, 1827. URL consultato il 1º luglio 2019.
- Massimiliano Angelelli, Delle opere di Sinesio tradotte dal greco da Massimiliano Angelelli con qualche dichiarazione, volume primo, parte seconda, Bologna, presso Riccardo Masi, 1828. URL consultato il 1º luglio 2019.
Note
modifica- ^ Mario Barsali, Angelelli, Massimiliano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 3, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961. URL consultato il 3 aprile 2021.
- ^ Charles William Russell, Vita del cardinale Giuseppe Mezzofanti e memoria dei più chiari poliglotti antichi e moderni: Dall'inglese recata in italiano e accresciuta di documenti, Tip. di G. Monti, 1859, p. 82.
- ^ Monumento Malvezzi Angelelli, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 3 aprile 2021.
Bibliografia
modifica- Giancarlo Bernabei (a cura di), Dizionario dei bolognesi, Bologna, Santarini, 1989-1990, vol. 1., p. 54
- Jadranka Bentini e Piero Mioli (a cura di), Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 115-119
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Massimiliano Angelelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massimiliano Angelelli
Collegamenti esterni
modifica- Angelèlli, Massimiliano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Mario Barsali, ANGELELLI, Massimiliano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 3, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Parti del testo sono tratte da Massimiliano Angelelli, su bibliotecasalaborsa.it, Biblioteca Salaborsa. URL consultato il 3 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2020). pubblicato in CC-BY-SA 4.0 (fonte)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88982344 · ISNI (EN) 0000 0000 6245 1828 · SBN LO1V165599 · BAV 495/86987 · CERL cnp02009055 · LCCN (EN) nr98000449 · GND (DE) 1056159294 · BNF (FR) cb14295549v (data) |
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