I Matawai sono un gruppo etnico diffuso in Suriname ed in misura minore anche in Guyana francese.

Matawai
Nomi alternativiMatawari
Luogo d'origineSuriname, Guyana francese
Popolazione2000
Linguamatawai, olandese, francese
Gruppi correlatiSaramaccani, Kwinti
Distribuzione
Suriname (bandiera) Suriname2000
Guyana francese (bandiera) Guyana francese

Essi sono i discendenti dei cimarroni, schiavi africani fuggiti dalle piantagioni e rifugiatisi nella foresta pluviale, dove hanno mantenuto le proprie abitudini di vita resistendo agli attacchi delle truppe coloniali ed organizzandosi in vere e proprie società tribali, sviluppando un forte spirito identitario.
I Matawai rappresentano una delle ultime comunità cimarrone createsi in ordine di tempo, attestando la propria comparsa attorno al XVIII secolo: essi risiedono lungo il medio corso del fiume Saramacca e la loro consistenza numerica è stimata attorno alle 2000 unità[1].

La loro storia rimane oscura, in quanto i Matawai, a differenza di altre comunità cimarrone (come gli Aluku o i saramaccani), sono sempre stati piuttosto pacifici nei confronti dei coloni, dimodoché le autorità coloniali hanno lasciato che essi vivessero indisturbati nella foresta, e anzi stipulando con loro un patto basato su ricompense in denaro e beni di prima necessità in cambio di ogni schiavo fuggito dalle piantagioni ad esse riconsegnato: spesso, gli schiavi venivano forniti dalla comunità Kwinti, che non poteva esigere direttamente la ricompensa in quanto ostile alle autorità olandesi[2]. Pare inoltre che i rapporti fra Kwinti e Matawai fossero particolarmente amichevoli durante la seconda metà del XVII secolo, tanto che spesso per cercare rifugio dai raid delle truppe coloniali e degli schiavi interi villaggi Kwinti si unissero a quelli Matawai, neutrali nei confronti degli olandesi[2].

I Matawai parlano una propria lingua creola, il matawai, considerabile un dialetto del saramaccano parlato dall'affine comunità dei saramaccani.

  1. ^ Society-BUSH-NEGROES Archiviato il 12 marzo 2014 in Internet Archive.
  2. ^ a b Wim Hoogbergen, Origins of the Suriname Kwinti Maroons, in New West Indian Guide / Nieuwe West-Indische Gids, vol. 66, n. 1/2, 1992, p. 27-59.
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