Matteo Meschiari
Matteo Meschiari (Modena, 28 novembre 1968) è un saggista italiano, rappresentante della tendenza degli anni 20 del XXI secolo dell'antropologia ad esprimersi attraverso la narrativa[1]. Con il romanzo Artico nero ha introdotto in Italia il genere della "antropofiction"[2][3].
Biografia
modificaProfessore associato all'Università di Palermo, dal 2015 insegna Geografia e Antropologia della comunicazione. Precedentemente è stato ricercatore in Beni Demoetnoantropologici ed è stato docente di Antropologia culturale e Antropologia del paesaggio. Ha inoltre insegnato in Francia nelle università di Digione, Lione, Avignone e Lille[4].
Ricerca
modificaDal 1990 svolge ricerche sul paesaggio in arte, letteratura, etnologia e geografia. In ambito antropologico e geografico si occupa più in generale di dinamiche spaziali, svolge ricerche sull'immaginario americano, con particolare riferimento alla Wilderness e ai processi di domesticazione spaziale, studia i modelli abitativi dalla preistoria all'epoca attuale[5] e analizza le dinamiche tra ilp ruedo e il pubblico nella corrida[6].
Dal 2008 al 2012 ha fatto parte del workgroup di ricerca Paleolithic Continuity Paradigm for the Origins of Indo-European Languages diretto da Mario Alinei[7].
Ambiti artistici e letterari
modificaNel 2019 il suo romanzo L'ora del mondo[8][9] è stato selezionato fra i dodici finalisti del "Libro dell'anno" della piccola e media editoria scelti dalla trasmissione radiofonica Fahrenheit di Rai Radio 3[10].
Opere
modificaSaggistica
modifica- Sistemi selvaggi. Antropologia del paesaggio scritto, Palermo, Sellerio, 2008.
- Dino Campana. Formazione del paesaggio, Napoli, Liguori, 2008.
- Terra sapiens. Antropologie del paesaggio, Palermo, Sellerio, 2010.
- Nati dalle colline. Percorsi di etnoecologia, Napoli, Liguori, 2010.
- Spazi Uniti d'America. Etnografia di un immaginario, Macerata, Quodlibet, 2012.
- Terre Animali Uomini. Cosmografie di Gino Covili, Pavullo, Coviliarte 2012.
- Uccidere spazi. Microanalisi della corrida, Macerata, Quodlibet, 2013[11]
- Less is Home. Antropologie dello spazio domestico, Bologna, Compositori, 2014.
- Geofanie. La Terra postmoderna, Roma, Aracne, 2015.
- Artico Nero. La lunga notte dei popoli dei ghiacci, Roma, Exòrma, 2016 [12]
- Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica, Roma, Armillaria 2017.
- Disabitare. Antropologie dello spazio domestico, [13], Milano, Meltemi, 2018.
- Bambini. Un manifesto politico, Roma, Armillaria, 2018.
- Nelle terre esterne. Geografie, paesaggi, scritture, Modena, Mucchi, 2018.
- Paleodesign. Sopravvivenza delle cose, con Maurizio Corrado, Milano, Milieu, 2019.
- La grande estinzione. Immaginare ai tempi del collasso, Roma, Armillaria, 2019.
- Neogeografia. Per un nuovo immaginario terrestre, Milano, Milieu, 2019[14].
- Antropocene fantastico. Scrivere un altro mondo, Roma, Armillaria, 2020.
- Landness. Una storia geoanarchica, Meltemi, 2022 [15].
Narrativa
modifica- I fogli e il sentiero. Abbozzi di un viandante in Appennino, con Francesco Benozzo, Ballestri, 1994.
- Tre montagne, Saluzzo, Fusta editore, 2015.
- Neghentopia, Roma, Exòrma, 2016.
- L'ora del mondo, Matelica, Hacca, 2019[16]
- Imperium, con Antonio Vena, Modena, Zona42, 2020.
- Tina. Storie della grande estinzione, Perugia, Aguaplano, 2020.
Poesia
modifica- Poetica del terreno, Modena, Anemone Vernalis, 1999.
- Bláserk, Firenze, Gazebo, 2003.
- Appenninica, Salerno, Oèdipus, 2017. [17]
- Finisterre, Introduzione di Laura Pugno, [18]Torino, Aragno, 2019.
- C’era la taiga c’era un incendio, con Rocco Lombardi, Modena, #logosedizioni, 2022 [19]
Note
modifica- ^ Dialoghi. La Cecla, Meschiari e l’antropologia capace di narrazioni, su www.avvenire.it, 1º febbraio 2023. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ De Vivo, Erika, Voci dal Nord: riflessioni sul libro di Matteo Meschiari Artico Nero, la lunga notte dei popoli dei ghiacci, Critica sociologica: 207, 3, 2018.
- ^ Il libro del giorno del 23/01/2016, su Rai. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ (EN) Siamo ancora fermi a diecimila anni fa, su il manifesto, 1º marzo 2019. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ art scrive, E' appena uscito Less is home, Matteo Meschiari, per una antropologia dello spazio, su L'architetto nella foresta. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ di Marco Mondino, Uccidere Spazi. Microanalisi della corrida, su il lavoro culturale, 16 giugno 2014. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ The Paleolithic Continuity Paradigm for the Origins of Indo-European Languages, su www.continuitas.org. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ Matteo Meschiari, L'ora del mondo, su raicultura.it. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Matteo Meschiari – L’ora del mondo, su lindiceonline.com. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ Redazione Il Libraio, Fahrenheit premia la Piccola e Media Editoria: i 12 finalisti del "Libro dell’anno", su ilLibraio.it, 13 novembre 2019. URL consultato il 15 marzo 2023.
- ^ Recensione di Eleonora Adorni su "Il manifesto", 6 marzo 2014
- ^ Recensione di Gianfranco Marrone su "Doppiozero, 15 Aprile 2017
- ^ Prefazione di Andrea Cortellessa
- ^ Recensione di Marco Tagliaferri su "Atlante" Treccani, 2 marzo 2020
- ^ Recensione di Maurizio Corrado su "Doppiozero", 9 Ottobre 2022
- ^ Recensione di Mauro Maraschi su "L'Indice dei libri del mese", 9 marzo 2020
- ^ Recensione/Intervista di Maurizio Corrado su "Repubblica" Design, 11 agosto 2016
- ^ Scheda ed estratti del libro su "Nazione Indiana", 13 gennaio 2020
- ^ Fahrenheit | S2022 | Matteo Meschiari, Rocco Lombardi, C'era la taiga, c'era un incendio, Logos Edizioni | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound, su RaiPlaySound. URL consultato il 15 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2023).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Matteo Meschiari
Collegamenti esterni
modifica- (EN) John Lane e Dorinda Dallmeyer, Bewildered: An Invitation to the Reading of James Kilgo - Interview with Matteo Meschiari, su The Southern Nature Project, 5 settembre 2007. URL consultato l'8 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19012775 · ISNI (EN) 0000 0000 7142 2957 · SBN CFIV163273 · ORCID (EN) 0000-0003-1018-3026 · LCCN (EN) n99034492 · GND (DE) 1265208689 · BNF (FR) cb16144544z (data) |
---|