Medaglia di benemerenza per i Pionieri dell'Aeronautica

La medaglia di benemerenza per i Pionieri dell'Aeronautica fu istituita dal Regno d'Italia con Regio decreto n. 429 del 1941[1], allo scopo di dare un attestato di benemerenza nazionale a coloro che per primi avevano prestato la loro opera per la conquista del cielo.

Medaglia di benemerenza per i Pionieri dell'Aeronautica

Regno d'Italia
TipoMedaglia di benemerenza
Statuscessato
IstituzioneZona di operazioni, 18 aprile 1941
Concessa aPionieri iscritti nell'Albo ufficiale dell'associazione «Pionieri dell'Aeronautica».
Concessa perdare un attestato di benemerenza nazionale a coloro che per primi hanno dato la loro opera per la conquista del cielo.
Totale delle concessionipoco più di 300
Prodotta daJohnson
IncisoreCarlo Feroci (?)
Firma incisoreCF (?)
ModellistaErnesto Monti (?)
Firma modellistaME (?)
Diametro34 mm.
Gradiargento
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Nastro della medaglia.

La benemerenza fu istituita dopo che con il Regio decreto n. 2369 del 1925[2], la Fratellanza «Pionieri dell'Aeronautica»[3] era stata eretta in ente morale.

Conferimento

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Il Ministro Segretario di Stato per l'aeronautica conferiva la medaglia e rilasciava il relativo brevetto ai Pionieri iscritti nell'Albo ufficiale dell'associazione «Pionieri dell'Aeronautica», in base alle proposte inoltrate dall'associazione stessa, che dovevano essere corredate dell'attestato di iscrizione nell'Albo ufficiale dei Pionieri dell'Aeronautica.

La medaglia poteva essere concessa alla memoria.

Insegne

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La medaglia ha il diametro di 34 millimetri e reca:

sul recto
l'insegna dei Pionieri e la vista di un aerostato, di un dirigibile e di un aeroplano contornati dalla dicitura «Pionieri dell'Aeronautica»;
sul verso
all'intorno il motto: «primi per auras» e inciso il nome di colui al quale era stata concessa la medaglia con l'indicazione della data del fatto che ha dato luogo alla qualifica di Pioniere.

Anche se il provvedimento istitutivo prevedeva l'argento la medaglia originale fu coniata in zama argentata.

La medaglia era è sostenuta da un nastro di seta azzurro avente nel centro un palo rosso di 11 millimetri che a sua volta ha, nel proprio centro, un palo nero di 3,5 millimetri. Il nastrino poteva essere portato sul petto in luogo della medaglia.

All'atto del conferimento il Ministro Segretario di Stato per l'aeronautica rilasciava un brevetto indicante il nome del decorato con l'autorizzazione a fregiarsi della medaglia.

Il Ministero dell'aeronautica curava la pubblicazione, con inserzione nel proprio Foglio d'ordini, dei singoli conferimenti della benemerenza e ne dava comunicazione al Comune di nascita del decorato, il Comune aveva l'obbligo di portare a conoscenza della popolazione la concessione con apposita affissione nell'albo pretorio, con l'iscrizione in eventuali pubblicazioni e con ogni altro mezzo ritenuto opportuno.

  1. ^ Regio decreto 18 aprile 1941, n. 429, in materia di "Istituzione della medaglia di benemerenza per i Pionieri dell'Aeronautica", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 129 del 3 giugno 1941, p. 2156.
  2. ^ Regio decreto 2 novembre 1925, n. 2369, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 10 del 14 gennaio 1926.
  3. ^ Ercole Morelli, I Pionieri dell'Aeronautica (PDF), in Rassegna marittima e aeronautica, 50, 51 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).

Bibliografia

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  • Giuseppe Morittu, Guerre e decorazioni 1848 - 1945, Padova, Bolzonella s.n.c, 1982.
  • Costantino Scarpa, Paolo Sézanne, Le decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia, (due volumi), Uffici storici Esercito - Marina - Aeronautica, 1982-1985.
  • Roberto Manno, Duecento anni di medaglie. I segni del valore e della partecipazione ad eventi storici dal 1793 al 1993, Hobby & Work Publishing, 1995, ISBN 88-7133-191-5, , 9788871331911.
  • Alessandro Brambilla, Le medaglie italiane negli ultimi 200 anni, (due tomi), Milano, 1997 [1985].
  • Ercole Ercoli, Le Medaglie al Valore, al Merito e Commemorative - Militari e Civili nei Regni di Sardegna, d'Italia e nella Repubblica Italiana - 1793-1976, Milano, I.D.L., 1976.