Medaglia interalleata della vittoria (Francia)
La medaglia interalleata della vittoria in Francia fu istituita con legge del 20 luglio 1922, implementata da Istruzioni Ministeriali emanate il 7 ottobre 1922, che prevedevano la sua concessione a tutti i soldati che avevano prestato servizio nella zona di guerra tra il 2 agosto 1914 e l'11 novembre 1918 per tre mesi anche non consecutivi, alle infermiere ed infermieri civili, a civili e militari stranieri che avevano servito direttamente agli ordini del comando francese, ai marescialli e generali che avevano avuto un comando per almeno tre mesi, ai prigionieri di guerra ed ai volontari dell'Alsazia-Lorena che avevano fatto parte di una unità di combattimento per un qualsiasi periodo di tempo ed a coloro che potevano dimostrare di aver disertato i ranghi tedeschi. L'articolo 10 della legge del 1920 specifica che:
Medaglia interalleata della vittoria (Francia) | |||
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Médaille de la Victoire | |||
Terza Repubblica francese | |||
Tipo | Medaglia Commemorativa | ||
Istituzione | 20 luglio 1922 | ||
Campagna | Prima Guerra mondiale | ||
Totale delle concessioni | circa 2.000.000 | ||
Prodotta da | Monnaie de Paris | ||
Modellista | Pierre Alexandre Morlon | ||
Firma modellista | A.MORLON (sul diritto) | ||
Diametro | 36 mm. | ||
Onorificenze francesi | |||
Nastro della medaglia. | |||
«Le droit de la médaille est également acquis aux militaires qui ont été tués à l'ennemi ou qui sont morts des suites de blessure de guerre (....) et à ceux qui sont morts de maladies ou blessures contractées en service.»
«Il diritto alla medaglia è concesso anche ai militari uccisi dal nemico o morti in seguito a ferite di guerra (....) e a quelli che sono morti per malattie o lesioni subite servizio.»
Lo scultore, scelto attraverso un concorso pubblico riservato ad artisti-combattenti francesi, fu Pierre Alexandre Morlon, la versione ufficiale della medaglia fu coniata dalla Monnaie de Paris (Zecca di Parigi).
Insegne
modificaMedaglia
modificaLa medaglia è costituita da un disco di bronzo del diametro di 36 mm[1]; la versione ufficiale reca:
- sul diritto
la vittoria alata in piedi, di fronte a braccia levate, con un ramo d'olivo nella mano destra ed una corona d'alloro nella mano sinistra; sull'orlo in basso, accanto ai piedi della figura, è presente il nome dello scultore "A. Morlon"
- sul rovescio
le iniziali "R F" ai lati di un berretto frigio che sormonta la scritta "LA GRANDE GUERRE POUR LA CIVILISATION 1914-1918"; sull'orlo in basso il marchio della zecca e la sigla BR (bronzo).
Nastro
modificaIl nastro, largo 37 mm, presenta i colori di due arcobaleni affiancati per il rosso, con il viola ai lati, come quelli delle altre nazioni alleate ed associate che istituirono la medaglia.
Versioni non ufficiali
modificaMentre si attendeva la promulgazione della legge e poi la conclusione del concorso per il disegnatore, varie versioni non ufficiali della medaglia furono coniate per iniziativa privata, tra le altre una versione "uniface" della Medaglia interalleata belga ed una disegnata da C. Charles, il cui dritto è uguale a quello della Medaglia interalleata cubana e che come questa fu prodotta dalla fabbrica parigina degli "Establissements Andrean Chobillon". Per un'altra versione non ufficiale, il cui dritto fu disegnato da M. Pautot, si adottò il verso disegnato da Louis Octave Mattei, utilizzato anche per viarie altre medaglie modificando solo la scritta[2].
Attestato
modificaOgni destinatario della medaglia ha ricevuto un certificato che autorizzava l'uso della decorazione e attestava che gli apparteneva.
Note
modifica- ^ Champenois.
- ^ Laslo, pg. 36.
Bibliografia
modifica- (EN) Alexander J. Laslo, The Interallied Victory Medals of World War I, II edizione revisionata, Albuquerque, Dorado Publishing, 1992, ISBN 0-9617320-1-6.
- (FR) Jacques Demougin, Jean-Philippe Douin, Les décorations françaises, Parigi, Trésor du Patrimoine, 2003, ISBN 2-911468-99-6.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (FR) Marc Champenois, Médaille Interalliée dite "Médaille de la Victoire", su FRANCE PHALERISTIQUE. URL consultato il 23 aprile 2024.