Megabizo
Megabizo, figlio di Zopiro (in greco antico: Μεγάβυζος?, Megàbyzos; in latino Megabyzus; VI secolo a.C. – V secolo a.C.), è stato un satrapo persiano.
Megabizo | |
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Satrapo di Siria | |
In carica | V secolo a.C. |
Predecessore | Zopiro |
Padre | Zopiro |
Coniuge | Amytis |
Figli | Zopiro II Artifio |
Biografia
modificaMegabizo, menzionato probabilmente per errore come Megabazo in una citazione di Ctesia, era uno dei comandanti della spedizione in Grecia ordinata da Serse (480 a.C.).[1] In seguito fu comandante dell'esercito sconfitto da Cimone nella battaglia dell'Eurimedonte (466 a.C.).[2] Quando gli Ateniesi fecero la loro spedizione in Egitto, Megabizo comandava il grande esercito mandato contro di loro: dopo averli scacciati da Menfi, li confinò nell'isola di Propitide, che prese dopo diciotto mesi di assedio (457 a.C.).[3] Nel 447 si ribellò al re, con il quale tuttavia si riconciliò; caduto in disgrazia presso Artaserse, fuggì in esilio, ma in seguito fu richiamato dal re.
Ctesia sostiene che era genero di Serse, avendo sposato sua figlia Amytis; afferma inoltre che fu Megabizo a prendere Babilonia dopo che si era ribellata a Serse, e non suo padre Zopiro come dice Erodoto.[4] Ctesia, inoltre, riporta anche molti altri avvenimenti della sua vita[5] e, tra le altre cose, menziona due suoi figli, Zopiro (citato anche da Erodoto)[6] e Artifio.[7]
Note
modificaBibliografia
modifica- Fonti primarie
- Ctesia, Persica.
- Diodoro Siculo, Bibliotheca historica. (qui)
- Erodoto, Le Storie. (qui)
- Fonti secondarie
- (EN) William Smith (a cura di), Megabyzus, in Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1870.
- Voce della Enciclopedia Treccani, su treccani.it.
- Jona Lendering - Voce da Livius.org