Memoria dell'acqua
La memoria dell'acqua sarebbe la presunta proprietà dell'acqua di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto. Alcuni affermerebbero che, per produrre tale effetto, l'acqua debba essere agitata ("succussa") a ogni diluizione di nuova sostanza con cui entra in contatto.[1]
Non esiste alcuna prova scientifica che supporti l'esistenza del presunto fenomeno.[2] Sebbene siano stati pubblicati studi che sembrano comprovare il fenomeno, in realtà tali studi non hanno superato la prova del doppio cieco: essi mancano quindi della ripetibilità necessaria per dare attendibilità ai risultati vantati.[3]
Storia
modificaIl concetto di memoria dell'acqua fu proposto per la prima volta da Jacques Benveniste, (1988)[4] ipotizzando un meccanismo che spiegasse il presunto funzionamento dei rimedi omeopatici, la cui efficacia è, a loro volta, indimostrata. Tali rimedi, chimicamente composti di acqua e zucchero, vengono preparati miscelando più volte il principio attivo in acqua a diluizioni così spinte da perdere ogni presenza di molecole del principio attivo originario con cui vengono messi a contatto. Le ricerche di Benveniste risultarono false e manipolate: la rivista scientifica Nature illustrò la scoperta del falso pubblicando una relazione[5], smentendo i risultati del medico francese. Nessuno studio successivo condotto in doppio cieco produsse risultati apprezzabili.
Il concetto di memoria dell'acqua è quindi pseudoscientifico e privo di fondamento.[6][7] Anche da un punto di vista chimico-fisico l'acqua non mantiene alcuna relazione con altre molecole se non per qualche decina di femtosecondi.[8]
Nel 2011 una sezione della rivista scientifica Journal of Physics (la Conference Series, che gode di una blanda peer review[9]) ha pubblicato uno studio di Luc Montagnier et al., intitolato DNA waves and water,[10] nel quale è illustrato come soluzioni acquose altamente diluite di sequenze di DNA del virus HIV, di altri virus e di batteri produrrebbero segnali elettromagnetici di bassa frequenza caratteristici del DNA in soluzione. Secondo i sostenitori dell'omeopatia, tale studio, pur non essendo finalizzato a ricerche sull'omeopatia, avrebbe potuto aprire nuove prospettive di approfondimento sul tema.[11][12] In seguito il lavoro è stato additato internazionalmente come privo di validità scientifica, poiché carente relativamente al protocollo sperimentale, alle apparecchiature usate, e perfino per l'incoerenza delle sue stesse basi teoriche.[13][14][15][16][17]
Note
modifica- ^ E. Dayenas, F. Beauvais, J. Amara , M. Oberbaum, B. Robinzon, A. Miadonna, A. Tedeschit, B. Pomeranz, P. Fortner, P. Belon, J. Sainte-Laudy, B. Poitevin and J. Benveniste, Human basophil degranulation triggered by very dilute antiserum against IgE (PDF), in Nature, vol. 333, n. 6176, 30 giugno 1988, pp. 816–818, DOI:10.1038/333816a0, PMID 2455231. URL consultato il 5 giugno 2007.
- ^ Anonymous [John Maddox], When to believe the unbelievable, in Nature, vol. 333, n. 6176, 1988, pp. 787–787, DOI:10.1038/333787a0, PMID 3386722.
- ^ Si vedano mole e molecola per informazioni più dettagliate su come si può calcolare il numero originale di molecole.
- ^ Bernard Poitevin, Jacques Benveniste: a personal tribute, in Homeopathy, vol. 94, n. 2, 2005, pp. 138–139, DOI:10.1016/j.homp.2005.02.004.
- ^ (EN) Hirst SJ1, Hayes NA, Burridge J, Pearce FL e Foreman JC, Human basophil degranulation is not triggered by very dilute antiserum against human IgE, su ncbi.nlm.nih.gov, PubMed, 9 dicembre 1993. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 2 agosto 2017).
- ^ (EN) John Langone, The Water That Lost Its Memory, Time Magazine, 8 agosto 1988. URL consultato il 5 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2008).
- ^ P. Ball, Here lies one whose name is writ in water, in Nature, 8 agosto 2007, DOI:10.1038/news070806-6. URL consultato il 13 febbraio 2011 (archiviato il 25 maggio 2011).
- ^ Cowan ML, Bruner BD, Huse N, J. R. Dwyer, B. Chugh, E. T. J. Nibbering, T. Elsaesser e R. J. D. Miller, Ultrafast memory loss and energy redistribution in the hydrogen bond network of liquid H2O, in Nature, vol. 434, n. 7030, 2005, pp. 199–202, DOI:10.1038/nature03383, PMID 15758995.
- ^ Stefano Dalla Casa, Luc colpisce ancora, su oggiscienza.it, OggiScienza, 27 luglio 2011. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 5 ottobre 2015).
- ^ (EN) L. Montagnier, J. Aissa, E. Del Giudice, C. Lavallee, A. Tedeschi e G. Vitiello, DNA waves and water (abstract), Journal of Physics: Conference Series. URL consultato il 27 dicembre 2019 (archiviato il 4 dicembre 2019).
- ^ Medicinali Omeopatici: dimostrata la riproducibilità in laboratorio, su lastampa.it. URL consultato il 26 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2011).
- ^ Mario Pappagallo, Memoria dell’acqua, si riaccende il dibattito sull’omeopatia, su corriere.it, Corriere della Sera, 24 luglio 2011. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
- ^ (EN) Andy Lewis, Why I am Nominating Luc Montagnier for an IgNobel Prize, su quackometer.net, 20 ottobre 2009. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 14 febbraio 2010).
- ^ Flying Spaghetti Monster's Italian Church, su spaghettovolante.wordpress.com, 9 giugno 2010. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato il 21 giugno 2010).
- ^ (EN) Andy Coghlan, Scorn over claim of teleported DNA, su newscientist.com, New Scientist, 12 gennaio 2011. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato l'8 ottobre 2016).
- ^ (EN) PZ Myers, It almost makes me disbelieve that HIV causes AIDS!, su scienceblogs.com, Pharyngula, 24 gennaio 2011. URL consultato il 27 dicembre 2019 (archiviato il 24 ottobre 2012).
- ^ (EN) Why we have to teleport disbelief, su newscientist.com, NewScientist, 12 gennaio 2011. URL consultato il 27 dicembre 2019 (archiviato l'8 gennaio 2016).
Voci correlate
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