Mengele Agrartechnik

La Mengele Agrartechnik fu un'azienda di macchine agricole nata nel 1871 a Günzburg in Germania.

Mengele Agrartechnik AG
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StatoGermania (bandiera) Germania
Forma societariaAktiengesellschaft
Fondazione1871
Chiusura2010 acquisita dalla Lely
Sede principaleGünzburg
Settoremacchine agricole
Sito webmengele.lely.com/de/home
 
Annuncio pubblicitario della filiale tirolese di Bolzano del 1952

Nel 1871 Andreas Eisenlauer crea una officina per macchine agricole. Nel 1907 Karl Mengele la compra, era il padre del futuro medico e ufficiale tedesco Josef Mengele.[1] Con gli anni iniziò la produzione di macchinari agricoli, oltre che di riparazione. Durante gli anni '30 il prodotto di punta fu una trebbiatrice. l'11 ottobre 1932 l'azienda Mengele mise a disposizione di Adolf Hitler il sito per la sua campagna elettorale.[1]

Dopo la seconda guerra mondiale, l'azienda si ingrandì e nel 1949 i figli Karl Mengele jun. e Alois Mengele condussero l'azienda. Venne creata una filiale in Südtirol. La società raggiunse i 2.000 dipendenti. Nel 1958 venne commercializzato uno spandiletame. Fino al 1963 ne produssero circa 50.000. Si aggiunse alla produzione un autocaricante. Dopo la morte del padre, nel 1959, Alois Mengele diresse la società. A morte di questi nel 1974, il figlio Dieter Mengele e il nipote Karl-Heinz Mengele proseguirono l'attività di famiglia.

Nel 1978 la Mengele comprò la Faun-Frisch-Baumaschinen GmbH poi ceduta alla O&K nel 1986.[2]

 
Autocaricante Mengele LAW 350 Quadro

Nel 2009 la società Mengele entrò in società con la olandese Lely. L'anno successivo la acquisì in toto. L'11 novembre 2011 dopo 140 anni finì l'era della società originaria. La Lely Agrartechnik GmbH[3] Nel 2017 la nuova società venne acquisita dalla AGCO.

  1. ^ a b Sven Keller: Günzburg und der Fall Josef Mengele: Die Heimatstadt und die Jagd nach dem NS-Verbrecher, Oldenbourg Wissenschaftsverlag, 2003, ISBN 3-486-64587-0
  2. ^ Ulf Böge: Jahrbuch Baumaschinen 2020. Podszun-Verlag, 2019, ISBN 978-3-86133-934-2, Seite 104 ff.
  3. ^ Lely stellt Kipperproduktion ein, auf www.topagrar.de, abgerufen am 30. September 2016