Mercedes Prat
María Mercedes Prat y Prat, in religione Maria della Mercede del Sacro Cuore (Barcellona, 6 marzo 1880 – Barcellona, 24 luglio 1936), è stata una religiosa spagnola della Compagnia di Santa Teresa di Gesù. Venne fucilata dai repubblicani durante la guerra civile spagnola ed è stata beatificata come martire da papa Giovanni Paolo II nel 1990.
Beata Maria delle Mercede del Sacro Cuore | |
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Religiosa, vergine e martire | |
Nascita | Barcellona, 6 marzo 1880 |
Morte | Barcellona, 24 luglio 1936 (56 anni) |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 29 aprile 1990 da papa Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 24 luglio |
Biografia
modificaMaría Mercedes Prat y Prat apparteneva a una famiglia cristiana (un fratello era sacerdote). Frequentò, sin dalla più tenera età, le religiose della Compagnia di Santa Teresa di Gesù nella cui casa-madre ricevette la prima comunione per poi comunicarsi ogni giorno. Rimasta orfana, intraprese gli studi nelle Belle Arti, dedicandosi allo stesso tempo a opere di carità e mortificazione; fu anche catechista per le giovani operaie e le domestiche alle quali insegnava a leggere e scrivere.[1]
Nel 1904 entrò nel noviziato della Compagnia di Santa Teresa di Gesù a Tortosa, facendo la sua professione di fede il 10 maggio 1907. Insegnò in vari collegi della Compagnia e nel 1913 fu assegnata alla comunità di Sant Celoni dove si dedicò all'insegnamento dei bambini e al servizio della sacrestia.
Nel 1920 fu trasferita alla casa madre di Barcellona e qui il 19 luglio 1936 la comunità fu costretta a lasciare la scuola e fuggire. Rifugiatasi con un gruppo di consorelle in una casa privata, il 23 luglio ebbe l’ordine di raggiungere la casa di una sorella insieme a suor Joaquina Miguel. Per la strada, lei e la consorella furono riconosciute come religiose e vennero portate in una residenza dove erano stati imprigionati altre religiose e un giovane religioso. Fu sottoposta a simulazione di fucilazione e subì molti maltrattamenti. Nella notte del 24 luglio fu portata insieme agli altri prigionieri sulla strada dell'Arrabassada (alla periferia nord di Barcellona) e lì vennero fucilati.
Mercedes morì sul colpo[2] mentre suor Joaquina Miguel riuscì a sopravvivere e a diventare così una testimone del martirio, rivelando che le ultime parole di Mercedes furono "Gesù, Giuseppe e Maria" e "Perdonaci come noi li perdoniamo".[2] Secondo altre fonti, Mercedes sarebbe sopravvissuta diverse ore, pur gravemente ferita, e avrebbe continuato a recitare il "Padre nostro", finendo per essere udita da alcuni miliziani nei paraggi che le spararono il colpo di grazia.[3]
È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 29 aprile 1990. La memoria liturgica è stata fissata al 24 luglio.[4]
Note
modifica- ^ Maria Mercedes Prat, su causesanti.va.
- ^ a b González Rodríguez, pp.75-76.
- ^ Antonio Borrelli, Beata Mercedes del Sacro Cuore (Mercedes Prat Y Prat) Martire, su santiebeati.it, 3 settembre 2001.
- ^ Beata Mercedes del Sacro Cuore (Mercedes Prat Y Prat), Vergine e martire, su santiebeati.it.
Bibliografia
modifica- (ES) María Encarnación González Rodríguez, Los primeros 479 santos y beatos mártires del siglo XX en España, Madrid, Edice, 2008, ISBN 978-84-7141-664-3.
Altri progetti
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