Metal Gear Solid: The Twin Snakes

videogioco del 2004

Metal Gear Solid: The Twin Snakes (メタルギアソリッド ザ・ツインスネークス?, Metaru Gia Soriddo: Za Tsuin Sunēkusu) è un videogioco stealth sviluppato da Silicon Knights e Konami per GameCube e pubblicato nel marzo 2004[4]. È un remake accresciuto del campione d'incassi Metal Gear Solid del 1998 per PlayStation[5], il terzo gioco sul canone della serie Metal Gear[6].

Metal Gear Solid: The Twin Snakes
videogioco
Titolo originaleメタルギアソリッド ザ・ツインスネークス
PiattaformaGameCube
Data di pubblicazioneGiappone 11 marzo 2004
9 marzo 2004
Zona PAL 26 marzo 2004
GenereAzione, stealth
TemaFantascienza
OrigineCanada
SviluppoSilicon Knights, Konami
PubblicazioneKonami
DirezioneCarey Murray
ProduzioneHideo Kojima, Denis Dyack
DesignHideo Kojima
SceneggiaturaHideo Kojima, Tomokazu Fukushima
MusicheNorihiko Hibino, Steve Henifin, Toshiyuki Kakuta, Shuichi Kobori, Waichiro Ozaki
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputGameCube Controller
Supporto2 Nintendo Optical Disc
Fascia di etàBBFC15 · CEROC · ESRB: M[1] · PEGI: 16[2] · USK: 16[3]
SerieMetal Gear
Preceduto daMetal Gear Solid 2: Substance
Seguito daMetal Gear Solid 3: Snake Eater
Logo ufficiale

Modalità di gioco

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In The Twin Snakes vengono modificate la grafica e il gameplay dell'originale Metal Gear Solid, inserendo elementi da Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, tra cui visuali di mira in prima persona[7] e la funzionalità di sospensione. Sono state mantenute tutte le aree del gioco originale, così come i nemici. È stata anche migliorata l'intelligenza artificiale del gioco e ora le guardie nemiche cooperano in modo intelligente fra di loro alla ricerca di Snake[8]. Per contro alcuni aspetti dell'originale PS1 sono stati mantenuti quasi inalterati (i personaggi nelle conversazioni via codec).

Tutti i filmati sono stati rifatti, sotto la direzione di Kitamura. L'intera colonna sonora è stata sostituita[8] ad eccezione di The Best is Yet to Come e di un remix del Main Theme nella fase di allerta.

Le principali differenze nella meccanica del gioco:

  • La modalità Boss Survival è stata aggiunta nelle modalità speciali (originariamente introdotta in Metal Gear Solid 2).
  • La difficoltà Very Easy è stata aggiunta.
  • Non sono state incluse le Missioni VR. In un'intervista[senza fonte], Dennis Dyack ha commentato che le Missioni VR dovevano essere incluse, ma hanno preferito alla fine concentrarsi sulla rifinitura del gioco principale.
  • Molti elementi ambientali da Metal Gear Solid 2 sono stati introdotti nel remake, come armadietti, estintori, e altri. Inoltre, molti oggetti sullo sfondo possono essere distrutti o rotti, come gli specchi. Snake può nascondersi negli armadietti, o nasconderci dei corpi.
  • Sono state aggiunte la M9 e il PSG1-T, come pure la barra della Stamina, che permette di sconfiggere alcuni boss addormentandoli.
  • Il giocatore può ora "trattenere il respiro" in aree dove non è possibile respirare.

Sviluppo

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The Twin Snakes fu annunciato nel 2003 da Nintendo of America, che confermò che gli sviluppatori Silicon Knights stavano lavorando a un remake di Metal Gear Solid sotto la guida di due sviluppatori d'eccezione: Hideo Kojima e Shigeru Miyamoto[9].

Il gioco fu prodotto quasi interamente da Silicon Knights, solo i video "cutscene" furono sviluppati da Konami[10] e diretti dal famoso regista giapponese Ryūhei Kitamura, riflettendo il suo stile, quello di utilizzare la tecnica del bullet time già apprezzata nella trilogia di Matrix.

Pubblicazione

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The Twin Snakes fu pubblicato in Nord America il 9 marzo del 2004[11]. La versione europea uscì qualche settimana dopo[12] e la copertina presentava un artwork raffigurante i "gemelli" Liquid e Solid Snake realizzato per l'occasione.

In Giappone il gioco uscì l'11 marzo 2004 anche nella speciale versione premium. La versione premium includeva una copia del gioco, uno speciale GameCube grigio col logo FOX-HOUND, un libro di 44 pagine contenente foto, schizzi e artwork e un "Disco Speciale" contenente la versione originale di Metal Gear per NES e un trailer dello stesso The Twin Snakes[13].

Doppiaggio

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Il doppiaggio fu rifatto da zero, con la maggior parte del cast originale tornato per l'occasione[7], con unica eccezione l'attore che prestava la voce a Gray Fox. Nel gioco per PlayStation, Gray Fox e Donald Anderson erano entrambi doppiati da Greg Eagles. Nel remake, Eagles riprende il ruolo di Anderson, ma il ruolo di Gray Fox venne dato a Rob Paulsen. Il gioco non venne doppiato in Giappone, infatti la versione giapponese del gioco utilizza lo stesso doppiaggio delle versioni nord americana ed europea.

Doppiatore Pseudonimo Personaggio
David Hayter Sean Barker* Solid Snake
Cam Clarke James Flinders Liquid Snake / Master Miller
Debi Mae West Mae Zadler Meryl Silverburgh
Paul Eiding Paul Otis Roy Campbell
Jennifer Hale Carren Learning Naomi Hunter
Kim Mai Guest Kim Nguyen Mei Ling
Renee Raudman Renne Collette Nastasha Romanenko
Christopher Randolph Christopher Fritz Hal Emmerich
Rob Paulsen No Ninja
Patric Zimmerman Patric Laine Revolver Ocelot
Peter Lurie Chuck Farley Vulcan Raven
Doug Stone no Psycho Mantis
Tasia Valenza Julie Monroe Sniper Wolf
Computer Voice
Greg Eagles George Byrd Donald Anderson
Allan Lurie Bert Stewart Kenneth Baker
Wiliam Bassett Frederick Bloggs Jim Houseman
Dean Scofield Dino Schofield Johnny Sasaki
Granville Van Dusen
Steven Blum
Scott Menville
Scott Bullock
Scott Dolph
N/A Vari soldati del Corpo Speciale "Next Generation"

Accoglienza

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Valutazioni professionali
Testata Giudizio
GameRankings (media al 1-2-2019) 85%[14]
Metacritic (media al 1-2-2019) 85/100[15]
IGN 8.5/10[16]
GameSpot 8.2/10[8]
Eurogamer 8/10[17]
Gaming Age A[18]
Game Informer 9.25/10[19]

The Twin Snakes ha anch'esso ricevuto un 85% da GameRankings[14] e un punteggio di 85 su 100 su Metacritic[15]. IGN dona al gioco 8.5 su 10, lodando la sua grafica superiore e paragonando la presentazione a un film epico[16]. GameSpot dà un 8.2 su 10[8], Eurogamer quota il gioco con un 8/10[17], e Gaming Age gli dà una A[18]. Game Informer dona a The Twin Snakes un 9.25/10, citando il suo gameplay e grafica migliorati, e anche la sua rivisitazione fedele dell'originale storia di Metal Gear Solid[19].

  1. ^ (EN) Sito ufficiale dell'ESRB, su Entertainment Software Rating Board, esrb.org. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  2. ^ (EN) Sito ufficiale PEGI, su Pan European Game Information, pegi.info. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  3. ^ (EN) Sito ufficiale dell'USK, su Unterhaltungssoftware Selbstkontrolle, usk.de. URL consultato il 2 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2012).
  4. ^ (EN) Metal Gear Solid: The Twin Snakes, su GameSpot. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  5. ^ Tutte le scaglie del serpente, in Play Generation, n. 85, Edizioni Master, novembre 2012, pp. 20-21, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  6. ^ Nella pelle del serpente, in Play Generation, n. 72, Edizioni Master, novembre 2011, p. 74, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  7. ^ a b (EN) MGS: Old Versus New, in IGN, 13 febbraio 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  8. ^ a b c d (EN) Brad Shoemaker, Metal Gear Solid: The Twin Snakes Review, su GameSpot, 8 marzo 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  9. ^ (EN) Metal Gear Solid Official, in IGN, 1º maggio 2003. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  10. ^   (EN) How Silicon Knights Made a Metal Gear Game, su YouTube, IGN, 2 novembre 2014, a 4 min 30 s. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  11. ^ (EN) Snake Gets a Date, in IGN, 26 gennaio 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  12. ^ (EN) Twin Snakes Late in Europe, in IGN, 23 gennaio 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  13. ^ (EN) Hirohiko Niizumi, Twin Snakes to come bundled, in GameSpot, 29 gennaio 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  14. ^ a b (EN) Metal Gear Solid: The Twin Snakes for GameCube, su GameRankings. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).
  15. ^ a b (EN) Metal Gear Solid: The Twin Snakes for GameCube Reviews, su Metacritic. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  16. ^ a b (EN) Matt Casamassina, Metal Gear Solid: The Twin Snakes, su IGN, 8 marzo 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  17. ^ a b (EN) Tom Bramwell, Metal Gear Solid: The Twin Snakes, su Eurogamer, 30 marzo 2004. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  18. ^ a b (EN) Brian Peterson, Metal Gear Solid: The Twin Snakes, su Gaming Age. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2011).
  19. ^ a b (EN) Andrew Reiner, Metal Gear Solid: The Twin Snakes, su Game Informer. URL consultato il 1º febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2009).

Collegamenti esterni

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