Michael Swanwick
Michael Swanwick (Schenectady, 18 novembre 1950) è uno scrittore statunitense, autore di fantascienza e fantasy.
Biografia
modificaHa iniziato la sua carriera di scrittore nei primi anni ottanta. Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi premi tra cui un premio Nebula come miglior romanzo. Tra le sue opere più note si ricorda anche un racconto apparso nella raccolta La notte che bruciammo Chrome scritto a quattro mani con William Gibson, Duello (Dogfight, 1985). Nel suo romanzo Jack Faust (inedito in Italiano), l'autore rivede in chiave fantascientifica il popolare racconto tedesco Faust. Nei suoi romanzi, Swanwick spazia dal fantasy alla fantascienza, passando per sottogeneri come il New Weird e lo steampunk.
Vive a Filadelfia in Pennsylvania con la moglie, Marianne Porter. I due hanno un figlio di nome Sean.
Riconoscimenti
modifica- Premi Hugo
- 1999: miglior racconto breve - La pulsazione della macchina (The Very Pulse of the Machine)
- 2000: miglior racconto breve - Scherzo con il tirannosauro (Scherzo with Tyrannosaur)
- 2002: miglior racconto breve - Il cane che diceva: "Bau" (The Dog Said Bow-Wow)
- 2003: miglior racconto - Vita lenta (Slow Life)
- 2004: miglior racconto - Legions in Time
- Premi Nebula 1991: miglior romanzo - Domani il mondo cambierà (Stations of the Tide)
- Premi Alex 2009: I draghi di Babele (The Dragons of Babel)
Opere
modifica(parziale)[1]
Romanzi
modificaI draghi del ferro e del fuoco
modifica- La figlia del drago di ferro o Cuore d'acciaio (The Iron Dragon's Daughter, 1993)
- I draghi di Babele (The Dragons of Babel, 2008), Premio Alex 2009
Altri romanzi
modifica- Il tempo dei mutanti (In the Drift, 1984)
- L'intrigo Wetware (Vacuum Flowers, 1987)
- Domani il mondo cambierà o Stazioni delle maree (Stations of the Tide, 1991), Premio Nebula
- Jack Faust (1997)
- Ossa della Terra (Bones of the Earth, 2002)
- Gli Dei di Mosca (Dancing with Bears, 2011)
- Caccia alla Fenice (Chasing the Phoenix, 2015)
Racconti
modifica- Pomeriggio da Schrafft's ( Afternoon at Schrafft's, 1984), con Gardner Dozois e Jack Dann
- Gli dei di Marte (The Gods of Mars, 1985), con Gardner Dozois e Jack Dann
- Duello (Dogfight, 1985), con William Gibson
- Preveggenza (Foresight, 1987)
- Il margine del mondo (The Edge of the World, 1989)
- L'uovo di grifone (Griffin's Egg, 1991)
- In concerto (In Concert, 1992)
- Picasso decostruito. Undici nature morte (Picasso Deconstructed: Eleven Still-Lifes, 1993)
- Ferro freddo, cuore d'acciaio (Cold Iron, 1993)
- The Dead (1996)
- La saggezza della vecchia Terra (The Wisdom of Old Earth, 1997)
- Porte radianti (Radiant Doors, 1998)
- La pulsazione della macchina (The Very Pulse of the Machine, 1998)
- Motori antichi (Ancient Engines, 1999)
- Scherzo con il tirannosauro (Scherzo with Tyrannosaur, 1999)
- Il cane che diceva: "Bau" (The Dog Said Bow-Wow, 2001)
- Il gioco di Under (Under's Game, 2001)
- Vita lenta (Slow Life, 2002)
- Coyote alla fine dei tempi (Coyote at the End of History, 2003)
- 'Hello,' Said the Stick (2002)
- Legions in Time (2003)
- Tin Marsh (2006)
- Urdumheim (2007)
Note
modifica- ^ Una lista completa delle sue opere in lingua originale si trova nella pagina web dell'autore.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Michael Swanwick
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Michael Swanwick
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su michaelswanwick.com.
- (EN) Michael Swanwick, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere di Michael Swanwick, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Michael Swanwick, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Michael Swanwick, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Michael Swanwick, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Michael Swanwick Online Archiviato il 10 ottobre 2007 in Internet Archive. (home page ufficiale)
- Cronache di un sole lontano: Intervista italiana a Michael Swanwick, su cronachediunsolelontano.blogspot.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85327702 · ISNI (EN) 0000 0001 1681 2407 · Europeana agent/base/62200 · LCCN (EN) n86145110 · GND (DE) 1246065150 · BNF (FR) cb12087313z (data) · J9U (EN, HE) 987007313916705171 · NSK (HR) 000187022 · NDL (EN, JA) 00475841 |
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