Michail Nikolaevič Romanov

viceré del Caucaso

Michail Nikolaevič Romanov (in russo Михаил Николаевич Романов?; Peterhof, 25 ottobre 1832Cannes, 18 dicembre 1909) era l'ottavo figlio dello zar Nicola I (1825-1855) e della zarina Aleksandra Fёdorovna[1].

Michail Nikolaevič Romanov
Ritratto fotografico del granduca
Granduca di Russia
Stemma
Stemma
Nome completoin russo Михаил Николаевич Романов?
TrattamentoSua Altezza Imperiale
NascitaPeterhof, 25 ottobre 1832
MorteCannes, 18 dicembre 1909 (77 anni)
Luogo di sepolturaCattedrale dei Santi Pietro e Paolo
DinastiaRomanov
PadreNicola I di Russia
MadreCarlotta di Prussia
ConsorteCecilia di Baden
FigliNikolaj
Anastasija
Michail
Georgij
Aleksandr
Sergej
Aleksej
Religioneortodossa russa
Michail Nikolaevič Romanov
Il granduca Michail Nikolaievič Romanov nel 1903
NascitaPeterhof, 25 ottobre 1832
MorteCannes, 18 dicembre 1909
Cause della morteictus
Luogo di sepolturaCattedrale dei Santi Pietro e Paolo
Religioneortodossa russa
Dati militari
Paese servitoRussia (bandiera) Impero russo
Forza armataRussia (bandiera) Esercito imperiale russo
ArmaArtiglieria a cavallo della Guardia imperiale russa
Anni di servizio1852 - 1909
GradoFeldmaresciallo dell'armata imperiale russa
Guerre
Comandante di
  • 2ª brigata di cavalleria leggera della Guardia
  • Armata del Caucaso
Altre cariche
  • Governatore del Caucaso
  • Ispettore d'artiglieria
  • Presidente del Consiglio dell'Impero
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Il granduca di Russia Michail servì con fedeltà sotto gli ultimi quattro imperatori russi (Nicola I, Alessandro II, Alessandro III e Nicola II). Durante la guerra russo-turca, fu comandante delle truppe imperiali del Caucaso, territorio di cui era viceré (dal 1862 al 1882). Nel 1878 fu promosso a feldmaresciallo dell'armata imperiale; fu poi nominato ispettore d'artiglieria. Nel 1881 il nipote Alessandro III lo nominò presidente del Consiglio di Stato, carica che mantenne fino alla sua morte.

Biografia

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Infanzia

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Il giorno in cui Michail fu battezzato, il padre Nicola I decorò il neonato con gli ordini di Sant'Andrea, d'Alexandr Nevskij, dell'Aquila Bianca, di Sant'Anna (I classe) e di San Stanislao (I classe); inoltre gli diede il comando di un battaglione di un reggimento di granatieri a cavallo.

Michail crebbe in una famiglia armoniosa, lontano dalla stretta etichetta imposta alla corte imperiale di San Pietroburgo, e una grande intesa regnava tra fratelli e sorelle.

Carriera militare

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Il granduca Michail nel 1852.

Come la tradizione familiare voleva, Michail studiò al corpo dei cadetti insieme al fratello maggiore, il granduca Nikolaj Nikolaevič; nel 1846 terminò gli studi e uscì dalla scuola con il grado di sottotenente, l'anno successivo fu promosso a tenente. Nel 1848 divenne capitano della IIª brigata del reggimento di artiglieria della guardia, dove nel 1850 divenne colonnello; il 6 maggio dello stesso anno divenne aiutante di campo e ammesso al seguito dello zar. Nel dicembre 1852 divenne maggior generale, gli fu dato il comando di una brigata di artiglieria a cavallo.

Michail insieme al fratello Nikolaj partecipò alla guerra di Crimea (1853-1856), furono impiegati nell'assedio di Sebastopoli, ma il primo scontro a cui presero parte fu la battaglia di Inkerman (5 novembre 1854), in cui Michail si distinse e per questo, il 20 novembre, fu insignito dell'Ordine di San Giorgio di IV classe.

Il 2 marzo 1855 morì il padre di Michail, suo fratello Alessandro II divenne zar, questi fece entrare Michail nel Consiglio di Stato, inoltre gli affidò il comando dell'artiglieria della Guardia e un corpo di cavalleria di riserva. Il 7 febbraio 1856, fu promosso aiutante generale, ad aprile Alessandro II lo nominò vicepresidente della Commissione per il miglioramento della vita dei soldati e del servizio nelle forze armate; Michail prese anche parte a una commissione per la creazione di un'accademia di cavalleria. Nell'agosto 1856 fu promosso al grado di tenente generale e gli venne dato il comando della 2ª brigata di cavalleria leggera della Guardia.

 
Il palazzo del granduca Michail.

Nel 1857 il granduca Michail fece costruire a San Pietroburgo, il nuovo palazzo Michail (in russo: Hово-Михайловский дворец на Дворцовой набережной) dall'architetto Andreï Ivanovitch Stackenschneider, l'opera fu terminata nel 1862; statue di David Jensen decorano all'interno l'edificio.

Nell'aprile 1859 Michail divenne membro della Commissione incaricata del controllo delle fortificazioni del mar Baltico e mar Nero. Il 9 febbraio 1860 fu nominato comandante delle scuole militari; il 25 agosto fu promosso a generale di artiglieria. Nel 1862 ricevette per i servizi resi alla Corona l'Ordine di San Vladimiro di 1ª classe, tale decorazione fu raramente assegnata a un membro della famiglia imperiale.

Il granduca Michail era un uomo gentile che godeva di grande popolarità tra i russi, ma non solo, la regina Vittoria (1837-1901) ricordò il granduca come un uomo: "Molto molto affascinante, molto dolce e allegro... ci ha sedotto, e capisco che ovunque voi andiate, giovani e meno giovani, tutti vi amino.. "[2]

Matrimonio

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La moglie di Michail, la granduchessa Ol'ga Fëdorovna ritratta da Franz Xaver Winterhalter.

Il 28 agosto del 1857, a San Pietroburgo nella cappella del Palazzo d'Inverno, sposò Cecilia di Baden[1], la figlia più giovane del granduca Leopoldo I di Baden (1830-1852) e della principessa Sofia Guglielmina di Svezia. Cecilia si era già convertita al credo ortodosso, mutando - come era usuale - il proprio nome in Ol'ga Fëdorovna Romanova. I coniugi ebbero sette figli.[1]

Michail fu fedele alla moglie, Ol'ga Fëdorovna, anche dopo la sua morte avvenuta nel 1891; i loro sette figli ricevettero una formazione eccellente e una rigida disciplina, in conformità con i suoi desideri, i sei figli maschi fecero una carriera militare.

Viceré del Caucaso

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Il 6 dicembre 1862 il granduca Michail fu nominato governatore (viceré) del Caucaso e comandante dell'esercito della regione, con il quale prese parte ad una campagna militare di pacificazione in Cecenia, Daghestan e Caucaso occidentale. Il 15 giugno 1864 fu decorato con l'Ordine di San Giorgio di II classe, per il servizio reso alla Corona durante la conquista del Caucaso occidentale. Michail come governatore apportò radicali riforme, già intraprese nel resto dell'impero: la liberazione dei mužik, la riforma per i contadini e per l'esercito; ci furono profondi cambiamenti nella gestione del potere giudiziario, e fu migliorato il funzionamento della finanza e delle comunicazioni.

Michail partecipò alla guerra russo-turca (1877-1878) come comandante dell'esercito del Caucaso. Secondo le testimonianze dell'epoca il granduca non era un comandante militare esperto, la sua energia e talento nell'arte della guerra erano carenti, le grandi vittorie dell'armata del Caucaso furono merito delle grande capacità dei generali Mikhail Tarielovich Loris-Melikov, Nikolaj Nikolaevič Obrouchev e Ivan Lazarev Davidovich. Con il manifesto del 22 ottobre 1877, promulgato dallo zar Alessandro II, il granduca fu insignito dell'Ordine di San Giorgio di I classe, per i successi ottenuti alla testa delle truppe del Caucaso, in quanto aveva costretto Ahmed Muhtar Pascià a ritirarsi verso Kazum Zevin.

Il 29 aprile 1879 Michail fu promosso, al più alto grado, di maresciallo di artiglieria, dopo di lui nessun membro della famiglia imperiale raggiunse tale grado.

Ultimi anni e morte

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Il granduca Michail ritratto da Valentin Serov nel 1900.

Il 13 marzo 1881 Alessandro II venne assassinato, gli successe il figlio Alessandro III, che il 27 luglio richiamò dal Caucaso lo zio Michail, per nominarlo presidente del Consiglio di Stato, in sostituzione del fratello, il granduca Konstantin Nikolaevič. Con questa carica Michail fu coinvolto attivamente nella politica imperiale, così gli fu permesso di sedere nel Consiglio dei ministri nel maggio 1883; poi nel 1892 divenne presidente della Commissione imperiale sui feriti di guerra; nel luglio 1894 lo zar gli diede la direzione di un Comitato per la difesa delle coste della Russia imperiale.

Negli ultimi anni la salute del granduca Michail si fece critica, si trasferì in Francia a Cannes, dove morì il 18 dicembre 1909 a causa di un ictus. Il 5 gennaio 1910 fu sepolto con tutti gli onori nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a San Pietroburgo.

Discendenza

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Il granduca Michail e la granduchessa Cecilia di Baden ebbero sette figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Pietro III di Russia Carlo Federico di Holstein-Gottorp  
 
Anna Petrovna Romanova  
Paolo I di Russia  
Caterina II di Russia Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst  
 
Giovanna di Holstein-Gottorp  
Nicola I di Russia  
Federico II Eugenio di Württemberg Carlo I Alessandro di Württemberg  
 
Maria Augusta di Thurn und Taxis  
Sofia Dorotea di Württemberg  
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt Federico Guglielmo di Brandeburgo-Schwedt  
 
Sofia Dorotea di Prussia  
Michail Nikolaevič Romanov  
Federico Guglielmo II di Prussia Augusto Guglielmo di Prussia  
 
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Federico Guglielmo III di Prussia  
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
Carlotta di Prussia  
Carlo II di Meclemburgo-Strelitz Carlo Ludovico Federico di Meclemburgo-Strelitz  
 
Elisabetta Albertina di Sassonia-Hildburghausen  
Luisa di Meclemburgo-Strelitz  
Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
 
Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
 

Onorificenze e riconoscimenti

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Onorificenze russe

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«Conferito nel 1832
«Conferito nel 1832
«Per essersi distinto nella battaglia di Inkerman; conferito il 20 novembre 1854
«Per i servizi resi alla Corona; conferito nel 1862
«Per la conquista del Caucaso occidentale; conferito il 15 giugno 1864
«Per i successi ottenuti nella guerra russo-turca (1877-1878); conferito il 22 ottobre 1877

Onorificenze straniere

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— 28 maggio 1852
  1. ^ a b c Darryl Lundy, Genealogia del granduca Michail Nikolaevič Romanov, su thepeerage.com, thePeerage.com, 10 maggio 2003. URL consultato il 14 settembre 2009.
  2. ^ Charlotte Zeepvat, Une fenêtre sur un monde perdu - L'Album de la famille Romanov, p. 64.

Bibliografia

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Alexander Michailowitsch Romanow, Einst war ich Großfürst, Paul List Verlag, Leipzig, 1932, Lizensausgabe Weltbild Verlag, Augsburg, 2000, ISBN 3-8289-6816-3

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN15580655 · ISNI (EN0000 0004 4886 1918 · CERL cnp00556290 · LCCN (ENn86127451 · GND (DE119459280 · BNF (FRcb14977830j (data)