Michele Griffa
Michele Griffa (Rimini, 28 ottobre 1915 – Adi Acheiti, 13 febbraio 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].
Michele Griffa | |
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Nascita | Rimini, 28 ottobre 1915 |
Morte | Adi Acheiti, 13 febbraio 1936 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Grado | Sergente in s.p.e. |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
Battaglie | Battaglia dell'Amba Aradam |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Biografia
modificaNacque a Rimini il 28 ottobre 1915, figlio di Gioacchino e Caterina Bergia.[3] In tenera età segue la famiglia che per ragioni di lavoro si trasferisce a Torino, dove frequenta le scuole medi e si interì nelle organizzazioni sportive e patriottiche della città dapprima come balilla e poi come avanguardista.[3] Iniziato a lavorare come operaio viene chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito, frequentando, dietro sua domanda, la scuola sottufficiali di Rieti venendo promosso sergente.[3] Assegnato alla 46º Reggimento fanteria della 30ª Divisione fanteria "Sabauda", all'approssimarsi dello scoppio della guerra d'Etiopia la divisione parte da Cagliari per l'Africa orientale sbarcando a Massaua il 21 giugno 1935, schierandosi poi nella zona tra Asmara e Decameré.[4] Dopo lo scoppio della guerra egli prende parte alle operazioni militari, distinguendosi nella battaglia sull'Amba Aradam.[4] Il 12 febbraio le truppe italiane conquistarono l'importante posizione di Dansà, uno dei gradoni sulle pendici dell'Amba Aradam, cosa che scatenò un violento contrattacco etiopico.[4] Alle 5:00 del mattino le truppe etiopi attaccarono le posizioni tenute dal I Battaglione del 46º Reggimento fanteria, investendo le posizioni della 4ª Compagnia.[4] Mentre svolgeva le funzioni di comandante di plotone e capo arma ricevette l'ordine di ripiegamento quando i nemici riuscirono a penetrare nel caposaldo, cosa che fece ordinatamente.[4] Raggiunta una nuova posizione fece attestare i suoi uomini, resistendo agli attacchi nemici.[1] Cadde in combattimento alle 14:00, colpito da una pallottola al cuore.[5] Per onorarne il coraggio fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]
Onorificenze
modifica— Regio Decreto 1 luglio 1937.[7]
Note
modificaAnnotazioni
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Fonti
modifica- ^ a b Combattenti Liberazione.
- ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 149.
- ^ a b c Rossi 2010, p. 6.
- ^ a b c d e Rossi 2010, p. 7.
- ^ Rossi 2010, p. 8.
- ^ Medaglia d'oro al valor militare Griffa, Michele, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 7 agosto 1937, guerra registro 32, pagina 66.
Bibliografia
modifica- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 149.
- Periodici
- Caduti torinesi per l'Impero, in Rivista Mensile della Città, n. 4, Torino, Tipografia Litografica Carlo Accame, aprile 1937, p. 70.
- Gaetano Rossi, I nostri eroi: Michele Griffa (PDF), in ARIMINUM, n. 6-9, Rimini, Grafiche Garattini s.r.l., luglio-agosto 2010, p. 72.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Griffa, Michele, su Combattenti liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.
- Griffa, Michele [collegamento interrotto], su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.