Michele Levrino
Michele Levrino (Cumiana, 8 settembre 1880 – Carpi, 12 luglio 1944) è stato un operaio e antifascista italiano.
Biografia
modificaOriginario del torinese, sposato con due figli. Durante la prima guerra mondiale fu arrestato, perché attivista socialista, e inviato al fronte da dove tornò ferito. Nel 1919 si trasferì a Sesto San Giovanni (Milano) per lavorare come manovale alla Breda.
Partecipò agli scioperi del 1944. Come testimoniato dal figlio Giuseppe, fu arrestato per attività antifasciste nella propria abitazione il 5 marzo 1944 e portato a San Vittore. Successivamente, il 27 aprile, venne trasferito a Fossoli. Il 12 luglio dello stesso anno venne fucilato nel famigerato eccidio di Cibeno.
Di lui si ha un'ultima lettera, scritta a Fossoli, di cui non si conosce la data, pubblicata nella raccolta Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza Italiana.
Il comune di Sesto San Giovanni gli ha dedicato un largo e un'epigrafe.[1][2]
Note
modifica- ^ Lastra a Michele Levrino, su pietredellamemoria.it. URL consultato il 29 settembre 2019.
- ^ Michele Levrino, su chieracostui.com. URL consultato il 29 settembre 2019.
Bibliografia
modifica- Anna Maria Ori, Carla Bianchi Iacono, Metella Montanari Uomini nomi memoria Fossoli 12 luglio 1944 Comune di Carpi Fondazione ex -Campo Fossoli
- Giuseppe Valota, Dalla fabbrica ai lager testimonianze di familiari di deportati politici dall'area industriale di Sesto San Giovanni, Mimesis
- Giuseppe Valota, Streikertransport la deportazione politica nell'area industriale di Sesto San Giovanni 1943-1945
Collegamenti esterni
modifica- Scheda biografica da "Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana, su ultimelettere.it. URL consultato il 14 settembre 2019.