Microhouse
Per microhouse si intende uno stile di musica house. Il termine venne coniato dal DJ e giornalista Philip Sherburne in un articolo pubblicato nel 2001 sulla rivista britannica The Wire.[1]
Microhouse | |
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Origini stilistiche | Deep house, minimal techno |
Origini culturali | Ultimi anni novanta |
Strumenti tipici | tastiera, campionatore, drum machine, sequencer |
Popolarità | bassa, con un picco di notorietà nei primissimi anni duemila |
Caratteristiche
modificaLa microhouse si caratterizza per le sonorità minimali che fanno combaciare influenze deep house e minimal techno.[1] Fra i ritmi più comuni della stilistica vi sono i "kick" e gli "hi-hat" mentre altro elemento ricorrente sono i campionamenti di brevissima durata che includono quelli di strumenti ad arco sintetizzati e di tastiere.[2] Gli artisti microhouse sono perlopiù tedeschi e includono Isolée, Losoul, Sascha Funke, Michael Meyer, Farben, Luomo e Akufen. Alcune delle etichette specializzate di microhouse sono la Kompakt, la Traum Schallplatten e la Klang Elektronik.
Note
modifica- ^ a b (EN) Christoph Cox, Daniel Warner, Audio Culture: Readings in Modern Music, A&C Black, 2004, p. 319.
- ^ (EN) A Bullshitter's Guide to Microhouse, su thump.vice.com. URL consultato il 18 maggio 2018.
Bibliografia
modifica- (EN) Simon Reynolds, Energy Flash: A Journey Through Rave Music and Dance Culture, Faber & Faber, 2013.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) The Wire Issue 209 - July 2001, su thewire.co.uk. URL consultato il 18 giugno 2018.
- (EN) Microhouse, su allmusic.com. URL consultato il 18 giugno 2018.